Se Lewis Hamilton si limitasse ad osservare solamente la classifica piloti di questo 2019, probabilmente non avrebbe motivi per non sorridere a 32 denti. L’inglese, già 5 volte campione del mondo, guida infatti il gruppo di contendenti all’iride di questa stagione con 284 punti, ben 63 in più rispetto ai 221 di Valtteri Bottas, suo compagno di squadra nonché primo degli inseguitori.
Lewis Hamilton, tuttavia, è una di quelle persone a cui darebbe enormemente fastidio uscire sconfitte anche in una mano di briscola al Bar dello Sport di Fontavignone. Ed è per questo che, seppur terminato con un 3° posto, il GP d’Italia 2019 ha avuto per l’inglese un sapore dolceamaro. Il #44, infatti, nonostante le abbia tentate davvero tutte per mettere le proprie ruote davanti a quelle della Ferrari SF90 di Charles Leclerc non è riuscito ad aver ragione della strenua difesa del monegasco, commettendo anzi a sua volta un errore nella staccata della Prima Variante e dovendo così accontentarsi di salire sul gradino più basso del podio alle spalle del proprio compagno di squadra.
Consapevole del fatto che sui lunghi rettifili del tracciato brianzolo la W10 abbia saputo reggere più che egregiamente il confronto con la SF90, il #44 individua nelle vicende di gara che hanno visto protagonisti lui ed il monegasco le cause del suo risultato dal retrogusto amarognolo. “Non credo che importi davvero ciò che penso io” – ha risposto infatti Hamilton a chi gli chiedeva cosa ne pensasse in merito alle due manovre (la difesa alla Variante della Roggia ed il lungo alla Prima Variante, ndr) compiute da Leclerc – “Non ho davvero nulla da dire al riguardo. Abbiamo parlato di cose simili già tante altre volte, credo sia abbastanza senza senso continuare a discuterne. Ho evitato l’incidente, dopodiché mi sono subito concentrato per tentare di avvicinarmi a lui di nuovo”. “Sembra però che la nuova generazione sia parecchio progredita in quell’ambito, nel modo in cui manovrano la vettura nei duelli, se paragonato a come agiscono quelli che definirei piloti con più esperienza” – prosegue però Hamilton, che dimostra dunque di voler aggiungere più di qualcosa sull’argomento – “Buono a sapersi: ora che so come guidano non vedo l’ora che arrivi la prossima lotta“.
Il #44 ha inoltre mosso una critica anche alla Direzione Gara, responsabile secondo lui di aver creato – per episodi che in passato venivano giudicati in maniera più o meno univoca – un nuovo e diverso metro di giudizio. “Noi chiediamo semplicemente che ci sia coerenza nelle decisioni” – ha incalzato l’inglese riferendosi all’episodio del “taglio” della Prima Variante – “C’era una regola che veniva fatta rispettare, solo che stavolta non ci si è attenuti a quella: hanno fatto sì che la violazione avesse delle conseguenze differenti, e non so per quale motivo. Immagino che i giudici stamattina si siano svegliati dal lato opposto del letto, non so cosa pensare”.
“Non sono deluso o triste. E’ ovvio che non mi piaccia finire più indietro di dove abbia iniziato, ma Charles ha fatto davvero un lavoro fantastico nonostante gli abbia messo addosso quanta più pressione potessi dargli. Abbiamo avuto un paio di situazioni al limite, e credo che di quelle potremmo parlarne assieme in privato, ma dato che non c’è stato nulla di eclatante abbiamo continuato a correre. Non vedo l’ora di lottare in altre gare con lui“, ha concluso infine Hamilton.