Si è concluso nel segno argenteo di Lewis Hamilton il venerdì che ha segnato il ritorno del Circus della F1 in Francia. Dopo aver infatti chiuso davanti a tutti le FP1 di questa mattina, il #44 si è ripetuto anche durante le FP2, prendendosi la cima della classifica grazie ad un 1’32″539 – messo a segno con gomme UltraSoft – al quale nessuno dei suoi diretti avversari è riuscito ad avvicinarsi.
Daniel Ricciardo, primo degli inseguitori dell’inglese, non è difatti andato oltre un 1’33″243 che lo ha portato ad oltre 7 decimi di ritardo dal crono della Mercedes, ed a 732 millesimi dal #44 si è fermato anche Max Verstappen, 3° al termine delle FP2. Appena dietro le due RB14 si trova poi il duo Ferrari, con Kimi Raikkonen che anche nella seconda sessione di prove libere del weekend ha preceduto Sebastian Vettel: tra i due, staccati rispettivamente di 887 millesimi ed 1″1 dal tempo di Hamilton, ci sono poco meno di 3 decimi. Si conferma invece 6° – nonostante un lungo di troppo – Romain Grosjean, che ha preceduto al traguardo Valtteri Bottas: il finlandese non solo si è dovuto accontentare di un ben poco entusiasmante 1’34″156 (messo però a segno con gomme Soft), ma ha anche abbandonato la sessione anzitempo a causa di un problema di raffreddamento sulla sua W09 Hybrid. 8° è poi Fernando Alonso, risalito grazie al suo 1’35″172 messo a segno prima di incappare in un testacoda, mentre la top ten è completata da Kevin Magnussen e Pierre Gasly, entrambi a più di 1″9 dal riferimento di Hamilton.
Appena fuori dalla Top Ten ci sono le due Renault, con Hulkenberg che risale la china rispetto alle FP1 e si piazza davanti a Carlos Sainz per soli 19 millesimi, mentre 13^ è l’altra McLaren, quella affidata a Stoffel Vandoorne. 14° è poi Leclerc, che accusa oltre 3″ di ritardo dalla vetta della classifica ma che riesce a mettersi alle spalle sia Brendon Hartley che Esteban Ocon: il neozelandese, oltretutto, è stato anche costretto ad alzare bandiera bianca prima del tempo a causa di un guasto sulla PU Honda della sua Toro Rosso, che si è ammutolita all’ingresso del rettifilo del Mistral. 17° è Lance Stroll in 1’35″936, un crono che gli consente di precedere per 34 millesimi il compagno di team Sirotkin, mentre solo 19° è Sergio Perez, vittima di un problema tecnico sulla sua VJM11: al messicano si è infatti completamente staccata la posteriore sinistra mentre era in piena accelerazione nel tratto che immette sul Mistral, e solamente l’ampiezza delle vie di fuga gli ha consentito di non toccare le barriere dopo aver perso il controllo della vettura. Infine, in ultima posizione e senza neppure un giro completato, troviamo Marcus Ericsson: troppi sono stati i danni riportati in mattinata dalla sua C37 per permetterle di partecipare a queste FP2.
Come anticipato nel corso delle FP1, è stato nella parte conclusiva della seconda sessione di prove libere che i team hanno provato con un po’ di convinzione in più le simulazioni di gara, dalle quali sembra essere uscito sugli scudi Sebastian Vettel. Il ferrarista ha infatti messo in mostra un ritmo parso inavvicinabile per chiunque sia con gomme SuperSoft (con le quali riusciva a girare in 1’37″5, ovvero 2-3 decimi più rapido delle Red Bull) sia con gomme UltraSoft, con cui è riuscito addirittura a far segnare più di un 1’35″7. Un po’ più in difficoltà rispetto a quanto visto sul giro secco è apparsa invece la Mercedes, che con Hamilton ha palesato un degrado forse eccessivo dei propri pneumatici che ha costretto l’inglese ad alzare il piede in maniera cronometricamente vistosa dopo appena pochi giri. Bene anche entrambe le Red Bull, mentre come al solito più distanti sono tutti gli altri.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: