Ci ha pensato Valtteri Bottas a riportare davanti a tutti una Freccia d’Argento. Nel corso delle FP2 del GP della Cina, 1000^ gara nella storia della F1, il #77 ha piazzato la W10 Hybrid in cima alla classifica grazie ad un 1’33″330 che per soli 27 millesimi gli ha permesso di tenersi dietro Sebastian Vettel, a propria volta autore del miglior crono nelle FP1 della mattinata.
Il finlandese della Mercedes, dopo una prima sessione in cui era parso sotto tono, è riuscito a regolare la diretta concorrenza sfruttando un set di Pirelli Soft, le stesse utilizzate stavolta anche dal #5 della Ferrari, protagonista peraltro in queste seconde libere di un siparietto dal sapore un po’ amarcord: resosi conto in ritardo di essere stato chiamato ai controlli dei Commissari posti all’ingresso della Pit Lane, infatti, il tedesco è stato spinto indietro dai propri meccanici al fine di sottostare alle verifiche tecniche di rito. Nonostante ciò, comunque, il suo 1’33″357 è risultato più veloce di quasi due decimi rispetto a Max Verstappen, 3° con la sua RB15 al termine di queste FP2. L’olandese è riuscito a mettersi dietro un Lewis Hamilton piuttosto falloso, che tra un paio di testacoda e bloccaggi di troppo non è andato oltre un 1’34″037, ed un Nico Hulkenberg in netta ripresa rispetto alle FP1: il #27, apparso in netta difficoltà durante la prima sessione, ha risalito la china fino alla 5^ piazza virtuale grazie ad un 1’34″096 che lo porta a meno di un decimo dalla miglior prestazione fatta registrare da Hamilton. Balzo in avanti netto poi anche per Carlos Sainz, che chiudendo in 1’34″141 non solo si prende la 6^ posizione, ma si toglie anche lo sfizio di precedere una Ferrari: è infatti solamente 7° Charles Leclerc, che oltre ad essere stato costretto ad accontentarsi di un 1’34″158 come miglior prestazione ha anche dovuto fare i conti con un problema di raffreddamento occorso alla sua Power Unit, che lo ha tradito stavolta all’inizio della simulazione di gara e lo ha relegato ai Box per tutta la seconda metà della sessione.
8° è poi un sempre positivo Lando Norris, che con il suo 1’34″296 si tiene dietro un Daniel Ricciardo scivolato leggermente indietro rispetto alle 6^ piazza occupata nel corso delle FP1 ed un Pierre Gasly che, finora, proprio non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa della sua RB15: il francese, 10° in 1’34″455, ha accusato quasi 1″ di ritardo rispetto al crono messo a segno da Verstappen.
Appena fuori dai primi dieci troviamo poi Kimi Raikkonen – anche lui in leggera risalita dopo delle FP1 piuttosto difficili per l’Alfa Romeo Racing -, che precede il duo delle Toro Rosso formato da Alexander Albon e Daniil Kvyat, rispettivamente autori di un 1’34″634 e di un 1’34″694, e la coppia delle Racing Point, con Lance Stroll a precedere Sergio Perez di soli 5 millesimi. Piuttosto indietro sono poi le Haas, con Magnussen che abbatte per poco il muro dell’1’35” e con Grosjean che invece non riesce neppure ad oltrepassare questo limite, mentre continuano le difficoltà per Antonio Giovinazzi: il #99, dopo aver perso praticamente tutta la prima sessione di libere a causa di un problema tecnico occorso sulla sua C38, si è dovuto accontentare in queste FP2 di un 1’35″914 che gli è valso la 18^ piazza, giusto davanti alle Williams di Kubica e Russell impegnate – purtroppo come sempre in questo 2019 – a chiudere lo schieramento.
Per quel che riguarda infine il passo gara, il GP della Cina parrebbe poter essere la prima gara davvero equilibrata di questo 2019. Se infatti in Australia era evidente sin da subito lo strapotere Mercedes ed in Bahrain, al netto dei drammi sportivi successivi, le Ferrari erano parse più veloci, sull’asfalto di Shanghai è difficile fare previsioni circa l’identità della monoposto più rapida. Vettel, Bottas ed Hamilton sono scesi in pista alternando pressoché tutte le mescole a disposizione, e tutti e tre si sono dimostrati capaci di mantenere per lo stesso numero di giri praticamente lo stesso ritmo, dando quindi l’idea di rapporti di forza molto livellati per questo 3° appuntamento stagionale della F1. Un po’ più staccata è poi la RB15 di Verstappen, mentre per tutti gli altri non c’è molto da fare: le prime della classe sono ancora di un altro livello.
Ecco la classifica completa al termine delle FP2: