In testa nelle FP2, in testa nelle FP3, in Pole Position al termine delle qualifiche: è sintetizzabile così, in estrema sintesi, il weekend belga di Charles Leclerc, autore dell’1’42″519 che consente a lui di conquistare la terza partenza dal palo della sua carriera ed alla Ferrari di centrare una prima fila in virtù anche della 2^ posizione di Sebastian Vettel. Ad inseguire, ovviamente, ci sono le due Mercedes e Max Verstappen, con le Renault sugli scudi ed un Raikkonen in gran spolvero. Deludono invece le McLaren, Stroll e le Toro Rosso. Ecco la cronaca completa.
La Q1 si apre con l’enorme fumata bianca che si solleva dal posteriore della Williams FW42 di Robert Kubica: il polacco viene abbandonato infatti dalla propria Power Unit Mercedes Spec 3 – la seconda a dare grossi problemi dopo il principio d’incendio divampato sulla RP19 di Perez – sulla lunga piega sinistrorsa di Blanchimont, e questo inconveniente (che causa una bandiera rossa) è una manosanta per Lewis Hamilton.
Sono infatti quei minuti in più involontariamente regalati agli uomini Mercedes dal guasto di Kubica a consentire al #44 – che ad inizio sessione era addirittura fuori dall’abitacolo – di disputare con relativa tranquillità la prima manche, che comunque si chiude così come sono terminate le ultime due sessioni di prove libere: Charles Leclerc si prende infatti ancora una volta la prima posizione, fermando il cronometro sull’1’43″587 e rifilando oltre mezzo secondo a Sebastian Vettel nonostante qualche momento di concitazione dovuto ad un improvviso assembramento di uomini Ferrari proprio nel garage della monoposto del monegasco. 3°, non senza qualche difficoltà, è poi Max Verstappen, che continua a lamentare problemi di potenza sulla sua PU Honda ma che comunque riesce a siglare un 1’44″622 che non solo gli permette di finire davanti ad entrambe le Mercedes – con Bottas a precedere Hamilton -, ma gli consente anche di evitare per una manciata di secondi la decisiva sospensione della sessione causata dalla bandiera rossa provocata dalla rottura della PU Ferrari sull’Alfa Romeo Racing di Antonio Giovinazzi, classificato al Q2 grazie alla sua 8^ posizione ma costretto ad alzare bandiera bianca nel corso di questa qualifica. A rimanere esclusi – anche per via della sopracitata sospensione – sono Pierre Gasly, Carlos Sainz, Daniil Kvyat e George Russell, oltre ovviamente a Robert Kubica che non è riuscito a mettere a segno neppure un tentativo cronometrato.
Ecco la classifica completa al termine della Q1:
Nella Q2 di Spa nessuno si azzarda a montare le gomme Medium, quelle che in ottica passo gara avevano dato l’impressione di essere più efficienti in condizioni di pieno carico e che si ipotizzava qualcuno potesse dunque utilizzare per qualificarsi al Q3. E’ ancora Charles Leclerc a mettersi davanti a tutti, con la sua Ferrari SF90 che chiude la seconda manche di qualifica in 1’42″938, appena 99 millesimi più rapido rispetto al crono di Sebastian Vettel. Ad inseguire le due Rosse sono le Mercedes di Hamilton e Bottas che però, nonostante un settore centrale velocissimo, accusano rispettivamente 6 decimi ed 1″ di ritardo dalla vetta della classifica. Buon 5° è Daniel Ricciardo, mentre Max Verstappen continua a non brillare e si accontenta di una 6^ piazza davanti all’Alfa Romeo Racing superstite di Kimi Raikkonen. Esclusi dalla Q2 sono poi Romain Grosjean – che vede invece Kevin Magnussen approdare alla Q3 -, Lando Norris, Lance Stroll (mentre Perez è 9°), Alexander Albon che dovrà partire dal fondo dello schieramento per via delle posizioni di penalità comminategli a seguito della sostituzione della Power Unit ed Antonio Giovinazzi, che non è ovviamente riuscito a prendere parte alla Q2 per via del guasto occorso alla sua C38.
Ecco la classifica completa al termine della Q2:
La terza e decisiva manche delle qualifiche si apre con un discreto caos nel corso del primo Out Lap, dato che nel tentativo di ritrovarsi con pista libera davanti tutti i piloti si rendono protagonisti di una melina che non solo rischia clamorosamente di far entrare in contatto Hamilton e Bottas, ma costringe anche i 10 attori della Q3 a rientrare ai box “tirando” dopo aver effettuato il proprio primo tentativo per evitare di ritrovarsi senza il tempo necessario per chiudere il secondo giro veloce. Al termine dei due giri veloci la vetta della classifica non cambia: è infatti Charles Leclerc a conquistare la Pole Position del GP del Belgio, fermando il cronometro su un 1’42″519 che gli consente di scavare un solco di ben 7 decimi sia su Sebastian Vettel – autore di un giro non perfetto nel tentativo decisivo – sia su Lewis Hamilton, 3° davanti a Valtteri Bottas e Max Verstappen. Buona è poi la prestazione delle due Renault, che si piazzano 6^ e 7^ rispettivamente con Ricciardo ed Hulkenberg, mentre la Top Ten di queste qualifiche è completata da Raikkonen, Perez e Magnussen.
Ecco la griglia di partenza del GP del Belgio, al netto delle penalità: