Sarà la notte del deserto del Bahrain a fare da scenario al primo appuntamento stagionale del Mondiale di F1 del 2022. Tra le dune dell’autodromo di Sakhir, illuminati a giorno dai riflettori disseminati attorno al nastro d’asfalto arabo, Max Verstappen e compagni si daranno battaglia sullo stesso asfalto che poche settimane fa ha visto andare in scena la sessione di test pre-stagionali.
Un giro di pista del Bahrain International Circuit, disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke e parte integrante del Mondiale di F1 dal 2004, è lungo 5,412 km, ed al termine dei 57 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza di 308,238 km. Sono 15 le curve del circuito, delle quali 9 a destra e 6 a sinistra, ed il tracciato di Sakhir può essere considerato veloce dato che i piloti trascorrono il 64% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato. Mercedes definisce “High” il consumo medio di carburante, mentre sono stati 68 i cambi marcia registrati in media durante ciascun giro nel corso della passata edizione.
Particolarmente stressato è invece l’impianto frenante, con Brembo che assegna a Sakhir un indice di difficoltà pari a 4 (su scala da 1 a 5). I freni vengono utilizzati dai piloti solamente per circa 16″5 a giro – vale a dire il 19% del tempo di gara –, ma sono le elevate temperature e l’alto valore di decelerazione media (pari a 4,2 G) ad imporre agli impianti della ditta italiana uno sforzo non indifferente. La staccata più impegnativa di Sakhir è quella di Curva 1: lì i piloti passano da 328 a 80 km/h in 2”95, percorrendo 131 m e subendo una decelerazione pari a 4,6 G. Le velocità massime dovrebbero essere nell’ordine dei 330 km/h nonostante i team in Bahrain non adottino pacchetti aerodinamici particolarmente scarichi, mentre la forza G più elevata in curva i piloti la subiranno durante la percorrenza di Curva 6, dove verranno sottoposti a 4,3 G.
Durante il GP del Bahrain ci saranno tre zone DRS, posizionate sul lunghissimo rettifilo di partenza, nell’allungo che da Curva 3 porta a Curva 4 ed infine sul rettilineo opposto all’arrivo, quello che da Curva 10 porta a Curva 11. Tre saranno quindi pure i Detection Point, uno piazzato poco prima dell’ingresso di Curva 14, un altro posizionato a 50 m dall’ingresso di Curva 1 e l’ultimo situato tra Curva 8 e Curva 9. La presenza di questa tripla zona d’utilizzo dell’ala mobile dovrebbe favorire i sorpassi (lo scorso anno ne sono stati portati a termine 61), mentre per percorrere i 421 m della pit lane dovrebbero essere necessari circa 19”. Dal 2017 fino alla passata stagione, invece, la probabilità di vedere scendere in pista la Safety Car è stata dell’80%.
Per quanto riguarda i record, quello di Sakhir appartiene ancora oggi a Pedro De La Rosa, che con la McLaren-Mercedes MP4-20 nel 2005 riuscì a fermare il cronometro sull’1’31″447. Nel 2021 a trionfare in quello che è stato il 1° appuntamento stagionale fu Lewis Hamilton, che riuscì ad avere la meglio sulla Red Bull di Max Verstappen e sull’altra Mercedes di Valtteri Bottas.
Pirelli per il GP del Bahrain ha messo a disposizione di piloti e Team gomme Hard C1, Medium C2 e Soft C3, ovverosia le mescole più dure della gamma. Sakhir è un circuito che sottopone i pneumatici a forze longitudinali piuttosto importanti, e vista l’elevata abrasività dell’asfalto – a detta di Pirelli la più alta della stagione – si prevede che i team possano optare per una strategia a più soste. “Per questo primo Gran Premio abbiamo optato per le mescole più dure della gamma considerati il layout pista, le caratteristiche dell’asfalto e le temperature ma anche perché le mescole sono completamente diverse rispetto agli anni precedenti” – ha dichiarato Mario Isola – “I team hanno già avuto la possibilità di familiarizzare con la gamma pneumatici da 18 pollici 2022 avendo effettuato un totale di sei giorni di test con tutte le mescole, anche se non sempre in condizioni rappresentative. Sappiamo dal passato che le temperature della pista possono svolgere un ruolo importante in Bahrain, influendo sul degrado dei pneumatici, e questo lo abbiamo notato anche nei recenti test. Durante la gara le temperature dovrebbero essere più miti rispetto a quelle di FP1 e FP3, quindi i team dovranno concentrarsi sui dati che riusciranno a raccogliere in FP2 e nelle qualifiche. È ancora difficile prevedere la strategia di gara: in passato il Bahrain è stata una gara con più soste, ma sarà interessante vedere se qualcuno proverà qualcosa di diverso quest’anno”. Intermedie e FullWet, ovviamente a disposizione delle squadre, rimarranno tranquillamente nelle loro termocoperte: le previsioni meteo parlano di sole per tutto l’arco del weekend, con temperature medie che si aggireranno attorno ai 28°.
Il GP del Bahrain sarà una diretta esclusiva di Sky Sport F1 (canale 207), mentre su TV8 andranno in onda le repliche di qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di Formula 1, mentre per quelli della Formula 2 potete cliccare qui.
Venerdì 18 marzo
- 13:00 – 14:00 -> FP1 | diretta su Sky
- 16:00 – 17:00 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 19 marzo
- 13:00 – 14:00 -> FP3 | diretta su Sky
- 16:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30
Domenica 20 marzo
- 16:00 -> GP Bahrain | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30