Sarà la notte del deserto del Bahrain a fare da scenario al primo appuntamento stagionale del Mondiale di F1 del 2021. Tra le dune dell’autodromo di Sakhir, illuminati a giorno dai riflettori disseminati attorno al nastro d’asfalto arabo, Lewis Hamilton e compagni si daranno battaglia sullo stesso asfalto che poche settimane fa ha visto andare in scena la sessione di test pre-stagionali.
Un giro di pista del Bahrain International Circuit, disegnato dallo studio di progettazione che fa capo ad Hermann Tilke e parte integrante del Mondiale di F1 dal 2004, è lungo 5,412 km, ed al termine dei 57 passaggi previsti i piloti avranno percorso una distanza di 308,238 km. Sono 15 le curve del circuito, delle quali 9 a destra e 6 a sinistra, ed il tracciato di Sakhir può essere considerato veloce dato che i piloti trascorrono il 67% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato. Il consumo medio registrato nel 2020 è stato di 1,93 kg/giro, mentre sono stati 72 i cambi marcia registrati in media durante ciascun giro nel corso della passata edizione.
Particolarmente stressato è invece l’impianto frenante, con Brembo che assegna a Sakhir un indice di difficoltà pari a 4 (su scala da 1 a 5). I freni vengono utilizzati dai piloti solamente per circa 15″8 a giro – vale a dire il 18% del tempo di gara –, ma sono le elevate temperature e l’alto valore di decelerazione media (pari a 4,2 G) ad imporre agli impianti della ditta italiana uno sforzo non indifferente. Le staccate più impegnative in Bahrain sono quelle di Curva 1, Curva 14 e Curva 4: nella prima i piloti – che subiscono una decelerazione di 5,5 G – passano in 2″4 ed in 122 m da 337 km/h ad 83 km/h, nella seconda si aggrappano ai freni per 1″72 e 97 m – subendo 4,8 G di decelerazione – ed infine nella terza subiscono 4,4 G di decelerazione mentre perdono 168 km/h di velocità in appena 105 m ed 1″96. Le velocità massime dovrebbero essere nell’ordine dei 330 km/h anche se i team in Bahrain preferiscono optare per un pacchetto aerodinamico a medio-alto carico, mentre la forza G più elevata in curva i piloti la subiranno durante la percorrenza di Curva 7, dove verranno sottoposti a 4,1 G.
Durante il GP del Bahrain ci saranno tre zone DRS, posizionate sul lunghissimo rettifilo di partenza, nell’allungo che da Curva 3 porta a Curva 4 ed infine sul rettilineo opposto all’arrivo, quello che da Curva 10 porta a Curva 11. Tre saranno quindi pure i Detection Point, uno piazzato poco prima dell’ingresso di Curva 14, un altro posizionato 50 m di Curva 1 e l’ultimo situato tra Curva 8 e Curva 9. La presenza di questa tripla zona d’utilizzo dell’ala mobile dovrebbe favorire i sorpassi, mentre il pit stop più rapido lo scorso anno – compreso di tempo di percorrenza della pit lane, lunga qui 426 m – è stato effettuato in 24″302. Bassa è, infine, la possibilità di veder scendere in pista la Safety Car, che si attesta infatti al 33%. Per quanto riguarda i record, quello di Sakhir appartiene ancora oggi a Pedro De La Rosa, che con la McLaren-Mercedes MP4-20 nel 2005 riuscì a fermare il cronometro sull’1’31″447. Nel 2020 a trionfare in quello che è stato il 15° appuntamento stagionale fu Lewis Hamilton, che riuscì ad avere la meglio sulle due Red Bull di Max Verstappen e Alexander Albon.
Pirelli per il GP del Bahrain ha messo a disposizione di piloti e Team gomme Hard C2, Medium C3 e Soft C4, ovverosia le mescole intermedie della gamma. Sakhir è un circuito che sottopone i pneumatici a forze longitudinali piuttosto importanti, e vista l’elevata abrasività dell’asfalto – a detta di Pirelli la più alta della stagione – si prevede che i team possano optare per una strategia a più soste. “A soli quattro mesi dalle due gare in Bahrain e a due settimane dai tre giorni di test pre-season, torniamo a Sakhir per il primo appuntamento stagionale” – ha detto Mario Isola – “Durante i test abbiamo visto molti Team concentrarsi sulle mescole nominate per questa gara, ma le condizioni incontrate quindici giorni fa potrebbero non essere completamente rappresentative. I Team hanno dovuto portare avanti programmi diversi nell’unica sessione di test a loro disposizione, mentre in passato la seconda sessione era particolarmente incentrata sui pneumatici. È piuttosto difficile trarre conclusioni nette. Dopo soli pochi mesi dalla fine del campionato 2020 e con nuovi pneumatici e monoposto, la competizione è più aperta rispetto alle precedenti edizioni, considerate anche le caratteristiche del tracciato di Sakhir che in passato hanno dato vita ad un’ampia varietà di strategie e ad alcune interessanti sfide in pista”. Intermedie e FullWet, ovviamente a disposizione delle squadre, dovrebbero poter tranquillamente rimanere nelle loro termocoperte: le previsioni meteo parlano di sole per tutto l’arco del weekend, con temperature medie che si aggireranno attorno ai 28° nonostante lo sapuracchio di una tempesta di sabbia nella giornata di domenica aleggi nel paddock.
Il GP del Bahrain sarà una diretta esclusiva di Sky Sport F1 (canale 207), mentre su TV8 andranno in onda le repliche di qualifiche e gara. Ecco tutti gli orari del weekend di Formula 1, mentre per quelli della Formula 2 potete cliccare qui.
Venerdì 26 marzo
- 12:30 – 13:30 -> FP1 | diretta su Sky
- 16:00 – 17:00 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 27 marzo
- 13:00 – 14:00 -> FP3 | diretta su Sky
- 16:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:00
Domenica 28 marzo
- 17:00 -> GP Bahrain | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 18:00