Se la prende di nuovo Max Verstappen la pole position tra i cordoli del Red Bull Ring. Il #33 della Red Bull, nonostante uno scatenato Lando Norris, conquista la vetta della classifica in un sabato che vede Hamilton “arrancare” in 4^ posizione. Bene Perez e le due AlphaTauri, benissimo un incredibile George Russell, male Daniel Ricciardo, Esteban Ocon e Kimi Raikkonen. Ecco la cronaca completa.
La prima manche di queste qualifiche scorre via senza particolari intoppi. Davanti a tutti, secondo un leitmotiv piuttosto comune sull’asfalto della Stiria, c’è ancora una volta Max Verstappen: il #33 chiude la Q1 in 1’04″249, avendo così la meglio per 96 millesimi su Lando Norris e per 223 millesimi su uno strabiliante Fernando Alonso. Fatica per Charles Leclerc (11° con Sainz invece 6° alle spalle delle Mercedes di Hamilton e Bottas), mentre è ottima la prestazione di Antonio Giovinazzi: il #99 chiude la prima manche delle qualifiche in 7^ piazza, accusando poco più di mezzo secondo di ritardo dal riferimento siglato da Max Verstappen. Come sempre accade nella Q1, la lotta infuria nelle ultime posizioni dello schieramento: a essere esclusi sono Kimi Raikkonen, Esteban Ocon, Nicholas Latifi – che sono invece spettatori del passaggio al Q2 dei rispettivi compagni di squadra – e le due Haas di Mick Schumacher e Nikita Mazepin, con il #47 che rifila quasi 6 decimi al russo.
Ecco la classifica al termine della Q1:
Anche la seconda manche delle qualifiche scorre via sui binari della linearità, con molti piloti che decidono però di scendere in pista con gomme Medium per evitare di dovere utilizzare le troppo morbide Soft nelle primissime fasi di gara. Davanti a tutti c’è ancora Max Verstappen, forte del suo 1’03″927, mentre alle spalle del #33 arrivano le Mercedes di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas e l’AlphaTauri di Pierre Gasly, primo tra coloro che hanno tentato il proprio giro veloce con le Pirelli C5. Bene anche Norris e Perez – di nuovo con mescola Medium -, mentre Vettel, Tsunoda e Stroll imitano il #10 e mettono a segno il loro tentativo con il compound più morbido del lotto. Sul #5 pende però una spada di Damocle: il tedesco dell’Aston Martin ha infatti involontariamente – ma pesantemente – ostacolato Fernando Alonso, escluso ma in quel momento in possesso di un crono che gli sarebbe valso l’accesso alla Q3. Assieme al #14 vengono eliminate anche le due Ferrari di Carlos Sainz e Charles Leclerc: le due Rosse hanno preferito non tentare un giro con le Pirelli Soft, accettando il rischio di un’esclusione (poi effettivamente sopraggiunta) già nel corso della Q2 pur di sfruttare una mescola più vantaggiosa in gara. Giustiziere delle Ferrari è uno straordinario George Russell, che entra nel Q3 a bordo di una Williams utilizzando addirittura un set di Medium, mentre a fare compagnia alle Rosse e ad Alonso provvedono Daniel Ricciardo e Antonio Giovinazzi.
Ecco la classifica al termine della Q2:
Nell’ultima e decisiva manche di qualifica, ovviamente, non c’è più spazio per la mescola Medium: tutti scendono in pista indossando le Pirelli Soft per andare alla ricerca della pole position del Gran Premio d’Austria. A spuntarla, dopo due tentativi tiratissimi, è di nuovo Max Verstappen: l’olandese della Red Bull ferma il cronometro sull’1’03″720, piegando per soli 48 millesimi la resistenza di un velocissimo Lando Norris. 3° è Sergio Perez, abile nel piazzare la propria Red Bull davanti alle Mercedes di Lewis Hamilton (4° a quasi tre decimi dalla vetta) e Valtteri Bottas. 6^ e 7^ posizione poi per Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, mentre 8° – ma in odore di penalità per quanto accaduto con Alonso in Q2 – è Sebastian Vettel. A completare la top ten provvedono uno straordinario George Russell (9° in 1’04″591) e Lance Stroll.
Ecco la griglia di partenza del Gran Premio d’Austria: