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Verstappen: “L’incidente? Causato anche dal vento. Le sensazioni sono buone, mentre quei ‘panettoni’…”





Si sono concluse contro le barriere posizionate all’esterno di Curva 10 le FP2 austriache di Max Verstappen. Il giovane olandese, che lo scorso anno è riuscito a trionfare su quello che per Red Bull è l’asfalto di casa, è infatti finito a muro all’altezza dell’ultima curva riportando danni alla sospensione posteriore destra ed all’alettone posteriore e venendo così costretto a rientrare in anticipo ai box.

© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool

“Qual è stata la causa dell’incidente? Le barriere, sono tutte troppo vicine alla pista – scherza il #33 nelle interviste alla fine della sessione – “E’ sempre difficile capire subito quali siano state le cause di un incidente, ma erano già diversi giri che mi stavo lamentando del vento. Era molto difficile, in alcuni punti perdevo completamente il posteriore dell’auto e non appena sono entrato in quella curva il retrotreno ha deciso di girarsi. Non so se la causa sia stata proprio quella, ma di sicuro questo vento non ci ha aiutato. La pista oggi la definirei burrascosa: avevi raffiche che colpivano frontalmente, altre che arrivavano dai lati, altre ancora che spingevano l’auto da dietro, non era affatto semplice per noi. Le auto di quest’anno sono molto più sensibili al vento, e basta vedere come l’abbia persa anche Bottas per farsi un’idea di come le raffiche oggi ci abbiano influenzati”. 

“Il danno fortunatamente non è così grave – minimizza Verstappen – “Sia perché ho rotto parti che si sostituiscono abbastanza spesso sia perché è ancora venerdì, dunque non abbiamo ancora elementi punzonati. Credo inoltre che la macchina fosse già a buon punto per quel che riguarda il set up: ho avuto buone sensazioni, si tratterà solamente di rimettere assieme i pezzi e di trovare il giusto compromesso tra la velocità di percorrenza e quella di punta. Il distacco in classifica attualmente non ci preoccupa, perché in quello che alla fine è stato il mio giro più veloce ho trovato un po’ di traffico e quindi potrei essere più vicino a Leclerc”.

© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool
© Mark Thompson / Getty Images / Red Bull Content Pool

Il giovane olandese è però convinto che possano essere ancora le Mercedes il punto di riferimento durante il weekend, e pur dimostrandosi piuttosto ottimista per lo stato di forma palesato finora dalla Red Bull non si aspetta un GP disputato alla pari con le Frecce d’Argento. “Sì è vero, ho avuto buone sensazioni” – ha infatti proseguito il #33 – “Ma lottare con le due Mercedes quest’anno è davvero difficile. Cercheremo però di pensare positivo, perché le sensazioni iniziali sono buone”. Sensazioni buone che, tuttavia, non riguardano per nulla i cordoli gialli – i famigerati “panettoni” – che anche quest’anno hanno dato origine a non poche polemiche nel paddock del Red Bull Ring. “Per me sono orribili. Potrei tollerare una soluzione che ti spinga a non commettere errori perché ti costringe ad alzare il piede o a cambiare traiettoria, ma quei…cosi sembra che servano solamente a distruggere ali anteriori“, ha concluso infatti il #33.





Tags : f1f1 2019formula 1gp austriaMax VerstappenRed Bull Ring
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow