Non è trascorsa neppure una settimana dal weekend di gara del Paul Ricard, eppure la Formula 1 non ha proprio il tempo di rifiatare. Dopo appena 5 giorni dal GP di Francia, il Circus si prepara infatti ad accendere nuovamente i motori per il 9° appuntamento stagionale di questo 2018, pronto ad andare in scena tra le montagne della Stiria sull’asfalto del Red Bull Ring.
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Un giro del piccolo autodromo che, come il nome lascia facilmente intuire, è di proprietà della Red Bull è lungo appena 4,318 km, ed i piloti al termine dei 71 giri previsti avranno percorso complessivamente 306,452 km.
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Sono appena 10 le curve – delle quali 7 a destra e 3 a sinistra – che compongono l’A1 Ring che fu, ed a causa di questo layout non eccessivamente tortuoso la pista austriaca è una di quelle dove un ruolo importante lo giocheranno i propulsori: i piloti trascorreranno infatti il 66% del tempo sul giro con l’acceleratore completamente pigiato, con il dato sul consumo che si attesta invece su una media di 1,48 kg/giro. Mentre quello d’Austria non sarà un GP troppo impegnativo per le trasmissioni (nel corso dell’edizione 2017 sono state registrate 57 cambiate in media durante ogni giro), messi alla frusta saranno i freni, con Brembo che definisce il Red Bull Ring come un circuito altamente impegnativo per i propri impianti frenanti.
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In ogni giro i piloti trascorrono 9″5 con il pedale del freno pigiato (equivalente al 15% sul tempo totale di gara), mentre la decelerazione media fatta registrare dalla pista è pari a 4,3 G – un valore identico a quello del Montmelò – e nel corso del GP ogni auto dissiperà 147 kWh, la quantità di energia sufficiente per far funzionare contemporaneamente 49 tori da rodeo meccanici. Due sono i punti maggiormente impegnativi per i freni: la curva Castrol e la curva Remus. Nella prima staccata si passa da 317 a 144 km/h, percorrendo 106 m in 1″81 e subendo una decelerazione di 4,8 G, mentre nella seconda si scala da 313 a 110 km/h registrando lo stesso picco di decelerazione. Le velocità massime raggiunte nel corso del weekend dovrebbero essere nell’ordine dei 320 km/h, mentre la più elevata forza G i piloti la subiscono nella percorrenza di Curva 3, con punte di 5 G.
A differenza delle passate edizioni, tre saranno quest’anno le zone DRS con annessi tre Detection Point. La prima area d’utilizzo dell’ala mobile sarà posizionata sul rettifilo di partenza/arrivo, con il Detection Point piazzato in uscita di Curva 9, la seconda – introdotta per la prima volta quest’anno – sarà piazzata sull’allungo che da Curva 1 porta a Curva 3 (con il Detection Point messo poco prima dell’ingresso di Curva 1) e con la terza ed ultima zona d’utilizzo dell’ala mobile che sarà infine posizionata sul rettilineo che da Curva 3 porta a Curva 4, con il Detection Point fissato stavolta in ingresso di Curva 3.
Per quanto riguarda i record, in Austria tutti i primati appartengono all’era ibrida. In prova il più veloce è stato infatti Valtteri Bottas, che nel 2017 sulla sua W08 Hybrid è riuscito a fermare il cronometro sull’1’04″251 andandosi poi a prendere anche il record sulla distanza, siglato nello stesso anno in 1 H 21’48″523. Il più rapido in gara è stato invece Lewis Hamilton: il #44, sempre nel 2017 e sempre a bordo della W08 Hybrid, ha completato un giro in 1’07″411. L’edizione 2017, per l’appunto, è stata vinta da Valtteri Bottas, che ha chiuso il GP davanti a Sebastian Vettel e Daniel Ricciardo.
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Pirelli per l’Austria ha messo a disposizione di team e piloti le stesse mescola utilizzate a Le Castellet, vale a dire Soft, SuperSoft ed UltraSoft, con le scelte delle scuderie che come sempre si sono orientate sul compound più morbido messo a disposizione dal fornitore milanese. “Mentre la maggior parte delle curve è verso destra, le due più impegnative sono verso sinistra“ – ha poi avvisato Mario Isola – “Ciò significa che questi pneumatici subiscono carichi ‘a freddo’ dato che non vengono sollecitati in nessun’altra parte del giro”. Le pressioni minime alla partenza saranno 22,5 psi all’anteriore e 20,5 psi al posteriore, mentre il massimo angolo di camber sarà di -3,50° all’avantreno e -2,00° al retrotreno. Potrebbero tornare poi in azione anche le Intermedie e le FullWet: se infatti nelle giornate di sabato e domenica il meteo promette sole, per venerdì pare che qualche nuvola possa fare capolino tra le montagne della Stiria per regalare qualche scroscio improvviso.
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Anche il GP d’Austria sarà una diretta esclusiva di SkySport F1 (canale 207), mentre TV8 proporrà il weekend in differita. Ecco tutti gli orari del weekend, mentre quelli di F2 e GP3 li trovate qui.
Venerdì 29 giugno
- 11:00 – 12:30 -> FP1 | diretta su Sky
- 15:00 – 16:30 -> FP2 | diretta su Sky
Sabato 30 giugno
- 12:00 – 13:00 -> FP3 | diretta su Sky
- 15:00 -> Qualifiche | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 19:00
Domenica 1 luglio
- 15:10 -> GP Austria | diretta su Sky / differita su TV8 a partire dalle 21:30