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La penalità di Magnussen aiuta Hamilton: il #44 partirà 4° nel GP d’Austria





La griglia di partenza del GP d’Austria ha subito un nuovo cambiamento nel corso della tarda serata di ieri. Lewis Hamilton infatti, inizialmente destinato a scattare dalla 5^ casella a seguito delle tre posizioni di penalità comminategli per l’impedimento causato a Kimi Raikkonen durante il Q1 delle qualifiche, prenderà il via dalla 4^ posizione per via di una norma presente nel regolamento della F1.

© Steven Tee / LAT Images / Pirelli F1 Press Image
© Steven Tee / LAT Images / Pirelli F1 Press Image

Era stata la Formula 1 stessa, nel comunicato con cui veniva data l’ufficialità della penalità imposta al #44, a confermare quello che la semplice matematica sembrava suggerire: il 5 volte Campione del Mondo, terminato nel Q3, dovendo scontare 3 posizioni di penalità si sarebbe dovuto accomodare in 5^ posizione sullo schieramento di partenza. Tuttavia, intorno alle 20:00 di ieri sera, la griglia di partenza ufficiale diramata dalla FIA raccontava di un Lewis Hamilton al 4° posto, esattamente al fianco del suo compagno di team Valtteri Bottas ed alle spalle di Max Verstappen.

La spiegazione di un simile cambiamento è presto detta. La FIA e la F1, nell’assegnare le penalità sulla griglia di partenza, procedono in ordine cronologico: il primo pilota a cui è stata comminata la sanzione verrà fatto scalare indietro per primo, il secondo verrà spostato per secondo e così via. Il Circus, tuttavia, ad ogni cambiamento di posizione non fa corrispondere immediatamente lo spostamento del resto della griglia, anzi: i piloti non penalizzati vengono mantenuti fermi nelle proprie posizioni, e solamente dopo aver assegnato l’ultima penalità prevista viene fatta scalare la griglia in modo tale che tutti i “buchi” presenti nello schieramento siano riempiti. 

Ergo, cosa è successo nel caso specifico di Lewis Hamilton? Il #44, ricevute le tre posizioni di penalità in griglia, è effettivamente stato fatto scalare al 5° posto, ma davanti a sé (e dunque al 4° posto) non ha trovato…nessuno, dato che Kevin Magnussen era già “scomparso” – anche lui per via di una penalità – lasciando libera la 5^ casella dello schieramento. A questo punto, su una griglia di partenza che, lo ricordo, provvede a tappare i propri vuoti solamente a penalità assegnate, la situazione era la seguente: Charles Leclerc occupava la Pole Position avendo al proprio fianco uno spazio vuoto, Max Verstappen apriva la seconda fila venendo affiancato da Valtteri Bottas e Lewis Hamilton si ritrovava da solo in 3^ fila data la predetta assenza di Kevin Magnussen (che non era ancora stato rimpiazzato proprio a causa della regola che vuole che la griglia scali solo dopo che l’ultima penalità è stata assegnata). A questo punto, i Commissari non hanno dovuto far altro che riempire i due vuoti che si erano creati sulla griglia: Verstappen ha dunque preso il posto lasciato vuoto da Hamilton, ma l’inglese a propria volta ha preso il posto lasciato vacante da Magnussen, che sarebbe dovuto partire 4°. Esattamente come partirà il #44.  

Semplice, no?





Tags : f1f1 2019gp austrialewis hamiltonRed Bull Ring
Stefano Nicoli

The author Stefano Nicoli

Giornalista pubblicista, innamorato dal 1993 di tutto quello che è veloce e che fa rumore. Admin e fondatore di "Andare a pesca con una LMP1", sono EXT Channel Coordinator e Motorsport Chief Editor di Red Bull Italia, voce nel podcast "Terruzzi racconta", EXT Social Media Manager dell'Autodromo Nazionale Monza e Digital Manager di VT8 Agency. Sono accreditato FIA per F1, WRC, WEC e Formula E e ho collaborato con team e piloti del Porsche Carrera Cup Italia e del Lamborghini SuperTrofeo, con Honda HRC e con il Sahara Force India F1 Team. Ho fondato Fuori Traiettoria mentre ero impegnato a laurearmi in giurisprudenza e su Instagram sono @natalishow