E’ stato un ritorno sui…banchi di scuola piuttosto interlocutorio, quello che ha visto protagonista la Formula 1 sull’asfalto del Red Bull Ring. Il Circus, alle prese con la prima sessione di prove libere della stagione 2020, ha ricominciato a ritrovare automatismi e meccanismi con discreta calma, complice anche un meteo incerto ed un asfalto ancora vagamente umido dopo le scroscianti piogge di ieri.
Al termine delle prime FP1 dell’anno davanti a tutti si è messo Lewis Hamilton, che con la sua W11 di nero vestita ha chiuso il proprio miglior giro in 1’04″816. Ad oltre tre decimi e mezzo di ritardo dal #44, a bordo dell’altra Mercedes munita di quel DAS il cui utilizzo è già stato stigmatizzato ufficialmente dagli uomini Red Bull, si è piazzato Valtteri Bottas, con il gradino più basso del podio virtuale che è invece occupato da un Max Verstappen protagonista di un testacoda senza conseguenze in uscita della curva Lauda. 4^ posizione – ad oltre 6 decimi dalla vetta – per Carlos Sainz, con Sergio Perez che al volante della RP20 si insinua tra le due McLaren scese spesso in pista con vernice flow-viz: il messicano si tiene stretta la propria 5^ piazza davanti a Lando Norris, con Alexander Albon che chiude la prima sessione di FP1 dell’anno al 7° posto. 8^ posizione e crono messo a segno con gomme Medium poi per Daniel Ricciardo, primo dei piloti ad accusare oltre 1″ di ritardo dal crono di Hamilton , con Kevin Magnussen ad inseguire e Charles Leclerc – anche lui autore del proprio miglior giro con gomme Medium – a chiudere la Top 10.
Il monegasco è la prima di due Ferrari che, per il momento, non hanno dato l’idea di cercare – per quanto vagamente – la prestazione: le SF1000 non sono parse infatti estremamente “cattive” sul giro secco, rivelandosi però piuttosto competitive per quanto riguarda il passo gara. 11° è Stroll, molto distante per il momento da un Sergio Perez particolarmente in forma, mentre 12° è Vettel, che precede a propria volta Esteban Ocon: il francese, 13° ad oltre 1″4 da Hamilton, ha oltretutto incolpevolmente causato la prima VSC dell’anno dopo aver perso un pezzo della propria monoposto sul rettilineo d’arrivo. 14^ e 15^ posizione per le due Alfa Romeo: Antonio Giovinazzi precede di soli 5 millesimi Kimi Raikkonen, con Pierre Gasly che si accontenta per il momento di un 16° posto e di aver fatto prendere un bello spavento a George Russell (17°) finendogli in testacoda davanti proprio mentre il #63 affrontava l’ultima curva del circuito. 18^ piazza invece per il debuttante Nicholas Latifi – primo dei piloti ad accusare oltre 2″ di ritardo dalla vetta -, mentre l’ultima fila virtuale è occupata da Daniil Kvyat e Romain Grosjean. Le FP1 del #8, in particolare, non sono filate via senza intoppi: il francese è stato infatti costretto a trascorrere più tempo del previsto ai box a causa di un problema ai freni occorso alla sua Haas.
Per quanto riguarda il passo gara – ed al netto di temperature che cambieranno già nel corso delle FP2 e che sono state diverse da quelle che verranno incontrate domenica -, occhi puntati come sempre sulle due Mercedes, sin dall’inizio apparse veloci e piuttosto costanti. Alle loro spalle bene la Racing Point di Sergio Perez, in alcuni frangenti capace di essere addirittura più veloce di Bottas, ma nei long run sembrano poter dire la loro tanto Max Verstappen quanto le due Ferrari.
Ecco la classifica completa al termine delle FP1: