Sono Oscar Piastri e la sua McLaren MCL39 i più veloci al termine delle FP3 del GP d’Australia 2025, round di apertura di una stagione di Formula 1 che sembra preannunciarsi estremamente incerta e combattuta. Il #81 della McLaren precede George Russell, Max Verstappen e Charles Leclerc, ma la lotta per la pole position potrebbe davvero rivelarsi serratissima.

Con una classifica cortissima e in assenza di un chiaro favorito per la conquista delle prime qualifiche di questa stagione 2025 di Formula 1: ecco come si sono chiuse le FP3 del Gran Premio d’Australia, le ultime prove libere di un fine settimana di gara che sembra pronto a raccontare più di una storia interessante. A chiudere davanti a tutti è stato Oscar Piastri, che in 1’15”921 ha siglato la migliore prestazione della sessione, ma i distacchi contenuti accusati nei suoi confronti da tutti gli inseguitori parrebbero poter rassicurare i tanti che temevano un monopolio griffato Woking all’indomani dei test del Bahrain.
Alle spalle dell’australiano, galvanizzato tanto dall’essere nel suo circuito di casa quanto dall’avere recentissimamente firmato un importante prolungamento di contratto con la McLaren, si sono messi George Russell e Max Verstappen. Il #63 ha dato decisamente forma concreta al potenziale sul giro secco della Mercedes W16, solamente intravisto nella giornata del venerdì, chiudendo a 39 millesimi di ritardo da Piastri, mentre il #1 ha fatto capire di poter essere ancora della partita arrivando a 81 millesimi dal crono del #81 della McLaren.
Assolutamente vicini alle posizioni che contano anche Charles Leclerc, 4° in 1’16”188 con una Ferrari SF-25 che è parsa funzionare bene pur dando ancora la sensazione di avere bisogno di qualche affinamento, e Andrea Kimi Antonelli. Il giovanissimo italiano è riuscito non troppo sorprendentemente ad artigliare la 5ª posizione in 1’16”206, chiudendo davanti al dinamico duo Williams formato da Carlos Sainz e Alexander Albon: alla guida di una FW47 che pare davvero essere nata piuttosto bene il #55 e il #23 si sono spartiti rispettivamente la 7ª e l’8ª posizione, contenendo a poco più di tre decimi il loro ritardo dalla vetta della classifica.
In 1’16”378 ha invece concluso le FP3 del GP d’Australia Lewis Hamilton, che non è riuscito a mettere insieme tutti i tasselli del suo giro veloce ma che è parso già più a proprio agio rispetto alle sessioni del venerdì. 9° è Yuki Tsunoda, che dopo l’exploit di ieri ha ceduto qualche posizione in classifica, mentre è solo 10° Lando Norris, che ha chiuso la propria sessione in 1’16”597. Nonostante si sia classificato ai margini della top ten, guai a non considerare il #4 come uno dei protagonisti della lotta per la pole position: il vero potenziale della McLaren è quello che ha espresso Oscar Piastri, e qualche sbavatura commessa qua e là nel corso delle simulazioni di qualifica di queste FP3 non può bastare per escludere l’inglese dal novero dei piloti in grado di lottare per le primissime posizioni della griglia di partenza.
Buona è stata la prestazione del rookie Gabriel Bortoleto che, in barba alle parole non troppo gentili riservategli da Helmut Marko, ha conquistato l’11ª posizione davanti a Pierre Gasly e Isack Hadjar, mentre Lance Stroll ha chiuso al 14° posto in 1’16”948 una sessione di prove libere che ha consegnato al mondo della Formula 1 una Aston Martin apparentemente ancora in grossa difficoltà. Alle spalle del canadese si è poi messo Jack Doohan con la seconda delle Alpine, mentre Nico Hulkenberg in 1’17”146 ha portato la sua Sauber #27 davanti alla AMR25 #14 di Fernando Alonso, disperso nelle retrovie in un anno che rischia di trasformarsi in una sorta di calvario. Solamente 18° ha chiuso Esteban Ocon, ma peggio è andata al suo compagno di squadra Oliver Bearman e a Liam Lawson. Se quest’ultimo è stato fermato da un problema tecnico occorso alla sua RB21, il weekend australiano del #87 si sta trasformando in un vero e proprio incubo: Bearman, che già aveva saltato le FP2 per via dei danni riportati dalla sua Haas nell’incidente di cui si era reso protagonista durante le FP1, è infatti finito in ghiaia dopo pochissimi minuti dall’inizio delle FP3 venendo così nuovamente costretto ad alzare bandiera bianca mentre i commissari sventolavano la bandiera rossa.