Charles Leclerc ha ricominciato esattamente da dove aveva concluso, non più tardi di cinque giorni fa, il Gran Premio del Bahrain. Il #16 della Ferrari ha infatti chiuso davanti a tutti le FP1 del GP dell’Arabia Saudita, secondo appuntamento stagionale del 2022 della Formula 1, avendo la meglio – ancora una volta – su Max Verstappen.
Il monegasco ha fermato il cronometro, in una sessione che ha avuto temperature di aria e asfalto molto diverse da quelle che si registreranno tanto in qualifica quanto in gara, sull’1’30”772, rifilando così 116 millesimi alla Red Bull di Max Verstappen. L’olandese, chiamato al riscatto dopo il sonoro 0 incassato in quel di Sakhir, ha portato la prima delle RB18 davanti alla sorprendente Alfa Romeo di Valtteri Bottas: il #77 ha chiuso la sessione in 1’31”084, togliendosi la soddisfazione di mettersi dietro la Ferrari di Sainz – 4° a 367 millesimi di ritardo dalla vetta – e l’AlphaTauri di Pierre Gasly. 6^ è l’altra AT03, quella di Yuki Tsunoda, mentre Sergio Perez e il suo 1’31”563 precedono la Alpine di Esteban Ocon e la Mercedes di Lewis Hamilton. Il #44, in un weekend che verosimilmente vedrà le Frecce d’Argento ancora all’inseguimento di Red Bull e Ferrari, non è andato oltre un 1’32”364 che lo ha costretto ad accusare oltre 1”5 di ritardo dalla vetta. Alle sue spalle, al volante di una A522 equipaggiata con una unità termica del tutto nuova, c’è Fernando Alonso: il suo 1’32”381 è il crono che completa la top ten di queste FP1.
Appena fuori dai primi dieci c’è Daniel Ricciardo, alla guida di una McLaren che tra i curvoni veloci di Jeddah dovrà assolutamente tentare di risalire la china, con la Aston Martin di Lance Stroll a frapporsi tra il #3 e il suo compagno di squadra. 13° in 1’32”594 è infatti Lando Norris, che con la seconda delle MCL36 si mette davanti a Guanyu Zhou e a George Russell: il #63 non è riuscito ad andare oltre la 15^ posizione in queste FP1, accusando oltre 2” di ritardo dalla vetta della classifica. 16^ piazza invece per Nico Hulkenberg, di nuovo al volante della Aston Martin per rimpiazzare l’ancora positivo Vettel, mentre Alexander Albon e Nicholas Latifi chiudono la sessione rispettivamente al 17° e 18° posto. Fanalini di coda di questa sessione, infine, sono Mick Schumacher e Kevin Magnussen: il #47 non è andato oltre un 1’34”429 che lo ha reso l’unico pilota ad accumulare oltre 3” di ritardo da Leclerc, mentre il #20 ha suo malgrado accusato un problema sulla sua VF-22 ed è dunque riuscito a mettere assieme solamente due passaggi, nessuno dei quali – peraltro – cronometrato.
Le FP1 del Gran Premio d’Arabia Saudita, inoltre, hanno visto andare in scena un episodio decisamente inquietante. Mentre le monoposto del Circus erano impegnate a prendere le misure con le curve e i cordoli di Jeddah, un missile lanciato dagli Houthi (i ribelli del vicino Yemen) ha colpito uno stabilimento Aramco sito a soli 20 km dal circuito saudita. Ben sette droni sono stati abbattuti dalle forze militari arabe, in quella che si è trattata di una vera e propria azione difensiva nei confronti di un attacco sferrato ad appena cinque giorni di distanza dal precedente. La situazione è monitorata e in continua evoluzione, ma è certo che nel paddock del tracciato arabo il clima non sia dei più distesi e tranquilla.