Dopo un inizio di sessione travagliato, George Russell è risultato il più veloce nelle FP1 del GP di Miami. L’inglese ha staccato di 2 decimi il compagno di squadra Lewis Hamilton mentre 3a (con 4 decimi di distacco) si è posizionata la prima Ferrari, quella di Charles Leclerc. É invece 4° il leader del Mondiale Max Verstappen, che non ha però cercato il tempo nel momento di maggiore evoluzione della pista.
La Florida non ha tradito il suo appellativo di Sunshine State, con un gran sole che ha infatti baciato la prima sessione del weekend portando ben 50° sull’asfalto del circuito semipermanente realizzato attorno all’Hard Rock Stadium. FP1 a Miami che, pronti via, ci mostrano un George Russell in difficoltà nel condurre al meglio la sua Mercedes W14. L’inglese si apre in radio dopo pochi istanti per segnalare fastidiose vibrazioni sul suo volante; meccanici al lavoro all’interno del garage, con il britannico costretto a saltare la prima metà della sessione a causa della sostituzione della scatola dello sterzo. Primi giri della FP1 che, in verità, risultano problematici per chiunque, con un livello di grip molto basso a causa del nuovo asfalto posato negli scorsi mesi lungo i 5,412 km del Miami International Autodrome. A farne maggiormente le spese Tsunoda e Magnussen, autori rispettivamente di un testacoda nella stretta Curva 12 e di un gran bloccaggio alla 17.
Solo dopo 35′ i piloti iniziano ad avvicinare i tempi siglati nelle FP1 dello scorso anno, con Verstappen il primo dei big ad indossare le gomme a mescola Soft e a timbrare un 1:31:054 (non senza qualche evidente correzione nel primo settore). Ma quando tutto sembra procedere per il meglio, ecco il primo colpo di scena di serata: a 26′ dal termine Nico Hulkenberg (al momento 2° nella tabella dei tempi) commette un errore in percorrenza di Curva 3, perdendo il retrotreno della sua Haas e lanciandola contro il muro di cemento all’esterno. Bandiera rossa, la VF-23 incidentata va ricoverata in sicurezza.
Bandiera verde che viene sventolata nuovamente quando sul cronometro mancano 18′ al termine, con i due alfieri RedBull a rompere gli indugi per continuare il proprio lavoro su gomme a mescola morbida. Il vincitore di Baku Sergio Perez sembra essere però impegnato in un lavoro differente rispetto al compagno di squadra. Fino a questo momento, oltre alle RedBull solamente le due Haas e le due Williams hanno provato la gomma Soft. E mentre Max Verstappen continua a migliorare i suoi crono (siglando ora 1’30″549), è finalmente il momento per l’intero field (eccezion fatta per i due Mercedes) di scendere in pista con le Soft per tentare quantomeno un primo – timido – approccio ad una simulazione di qualifica che, sicuramente, sarà più agevole e significativa nelle FP2. Sono Pierre Gasly ed Alexander Albon gli ultimi piloti a commettere errori in questa travagliata FP1 a Miami, con il francese a controllare uno snap ad altissima velocità e l’inglese a compiere un testacoda al tornante di Curva 17.
A 5′ dalla fine fa capolino la Ferrari, con Charles Leclerc che stampa un buon 1:30:802 al primo tentativo con la mescola morbida; il #16 paga 2 decimi dal miglior tempo di Verstappen, con l’altro ferrarista Carlos Sainz ancora a lottare contro le difficoltà nel fermare la propria SF-23 in Curva 1. Negli ultimi minuti si concentrano però una serie di giri veloci, con George Russell ed Hamilton a mettere le Mercedes W14 davanti a tutti grazie ad una grande evoluzione del tracciato e alle nuove gomme Soft appositamente montate. Russell ha infatti fermato il cronometro sul 1’30″125, che rappresenta il benchmark questo inizio di weekend americano. Migliora il suo crono Charles Leclerc che, al terzo giro su gomma Soft, abbassa di 4 decimi il suo precedente riferimento e porta il suo distacco dalla vetta a 324 millesimi. Chiude 4° Max Verstappen, il cui crono di riferimento rimane quello messo a segno a 15′ dal termine; attenzione, perché il #1 sul Miami International Autodrome sembra gestire al meglio le Pirelli a mescola Hard. É buono il tempo di Galsy, 6° a 1″ dalla vetta, mentre più in difficoltà sono parse le due Aston Martin di Alonso (7°) e Lance Stroll (8°) rispettivamente a 1″1 e 1″2.