Quando le Prove Speciali della giornata iniziano alle ore 7 per terminare dopo le 19, un pilota del WRC capisce che quella che lo attende sarà una giornata durissima. Ed il venerdì del Rally del Galles non ha fatto eccezione, presentando ai piloti la bellezza di 9 PS, 8 delle quali lunghe più di 10 km, senza tuttavia mai sforare quota 20 km.
Uno stormo di prove piuttosto brevi ha messo alla prova la capacità dei piloti di trovare immediatamente il ritmo, con i protagonisti che si sono ritrovati a correre su prove sempre entro il limite dei 12 minuti. Ed il migliore in ciò, quest’oggi, è stato sicuramente Ott Tanak, leader del Mondiale e della gara odierna a 2 giornate dal termine dell’evento.
Il talentuoso estone ha dovuto affrontare diverse sfide per ottenere un simile risultato: alcune comuni a tutti, come la strada molto fangosa nonostante il sole abbia fatto capolino da metà mattinata, altre invece proprie della sua Toyota, come il guasto tecnico alle luci che stava per costargli caro prima della PS 10, prova da disputarsi dopo il calar delle tenebre. Fortunatamente #8 è riuscito a cavarsela anche grazie ad una buona illuminazione stradale, ed è stato in grado di concludere la giornata senza prendersi rischi.
Colui che, invece, ha rischiato e non poco, è stato Sebastien Ogier (+3.4), che chiude secondo ma vicinissimo alla vetta. Il 6 volte Campione del Mondo ha infatti rischiato di buttare nel fosso la sua Citroen C3 WRC lungo la PS 5, ma è riuscito a tenere l’auto in strada ed a non perdere la concentrazione. Il francese mantiene così lo sguardo fisso in direzione del rivale per il titolo, che nella Classifica Iridata dista solo 17 punti.
Segue la seconda Toyota, guidata da un Kris Meeke (+3.6) primo in classifica per 9 delle 10 speciali disputate tra giovedì e venerdì ma costretto a cedere la leadership lungo la PS 10 in seguito ad un marcato aquaplaning che lo ha indotto ad un approccio più conservativo. Rimane positiva la prestazione del nordirlandese, che è decisamente stato il più veloce in strada in mattinata e promette di dare battaglia ad Ogier e di comportarsi da bravo compagno di team con Tanak.
Thierry Neuville (+8.4) insegue poco lontano, pagando prevalentemente un lungo nella PS 3 in cui ha perso circa 6 secondi. Eccezion fatta per quell’evento, il belga ha guidato senza commettere errori e mantenendosi costantemente a livello con i primi. È tuttavia imperativo vincere per poter realisticamente sperare di avere chance di titolo, dal momento che i punti che lo separano da Tanak in Classifica sono ben 30 con 90 punti in palio tra questa e le prossime 2 gare.
La gara di Andreas Mikkelsen (+25.7) procede secondo quello che sembra ormai essere un copione predefinito: il norvegese parte piano, si lamenta della manovrabilità del mezzo il venerdì mattina, attua delle correzioni al Parco Assistenza e, uscìtone, è in grado di mantenere il formidabile ritmo dei primi, passando contestualmente dall’ottavo al quinto posto. Quello del setup è un problema che spesso ha afflitto l’ex pilota Volkswagen fin dal suo approdo in Hyundai, con la quale, in molte gare, necessita di qualche prova per ambientarsi.
Positiva la gara di Craig Breen (+33.5), alla seconda uscita in carriera sulla i20 WRC, che riesce a far segnare tempi più che dignitosi per tutta la durata del venerdì. Unica nota negativa, l’incidente sfiorato lungo la PS 4, in cui, verso fine prova, è finito sull’erba andando ad evitare un albero per un soffio.
Che peccato per Teemu Suninen (+37.4)! Il finlandese compromette una giornata altrimenti positiva perdendo 15 secondi in un testacoda avvenuto lungo la PS 4. I tempi di diverse sue prove sono tuttavia interessanti, e rivelano una Ford che, sul fango gallese, non è poi così indietro rispetto agli altri.
L’altra vettura del team M-Sport, guidata dal beniamino di casa Elfyn Evans (+51.8), paga invece a caro prezzo un taglio eccessivo lungo la PS 3, in occasione del quale ha lesionato la sospensione venendo costretto ad usare massima cautela per portare il mezzo a fine prova.
Due i ritiri nel corso di questo venerdì: il primo è stato quello di Esapekka Lappi, finito fuori strada lungo la PS 6 ed impossibilitato a riportare la sua C3 WRC sul percorso di gara.
È poi stato il turno di Jari-Matti Latvala, che già aveva rischiato 2 volte: nella PS 2 quando ha messo 2 ruote in un fosso e nella PS 5, in cui ha nuovamente rischiato di uscire dal percorso. Infine il finlandese è andato a sbattere lungo la PS 7, mettendo la sua Yaris sul fianco e costringendo l’equipaggio a fermarsi.