Dakar: un rally, un nome, una parola che riporta subito alla mente sabbia, fango, imprese apparentemente impossibili, leggende del motorsport.

Ma quanti conoscono davvero tutto sulla Dakar? In quanti sanno quali categorie di veicoli vi partecipano? Quante persone conoscono la ragione per cui quest’anno si corre in Perù? Perché è così insidiosa per i temerari drivers che sfidano i deserti?
Siamo sicuri che nessuno sappia rispondere correttamente a queste domande; ma state tranquilli, pensiamo noi a risolvere ogni vostro dubbio o perplessità, dato che vi stiamo per presentare 10 cose che nessuno vi ha mai detto sul Rally Dakar, il più celebre dei Rally Raid.
- La tipologia della competizione è definita come “Rally Raid”, diventando così la disinfestazione di mosche e zanzare più lunga ed organizzata del mondo.
- Da ormai qualche anno si svolge, su pressioni del main sponsor Red Bull, in America Lattina.
- Quella di quest’anno si snoderà per soli 5.500 km contro gli oltre 8.000 km della scorsa edizione, ma ricordiamoci che non è importante la lunghezza bensì come la si usa.
- Ogni errore dei piloti sarà punito duramente grazie alla presenza di sole vie di fuga interamente in sabbia.
- La tappa numero 8 si porterà i drivers ad un’altitudine di ben 3.500 m s.l.m., motivo per cui le marce di tutti i mezzi avranno problemi in scalata.
- Per ripararsi dal sole scottante, tifosi ed addetti ai lavori utilizzano degli appositi ombrally.
- Dato che si correrà nell’habitat di lama, si capirà chi è davvero tagliato per questo tipo di competizione.
- La competizione è aperta a Auto, Moto, Quad, UTV e Camion; per l’edizione 2020, tuttavia, si prospetta l’inserimento della categoria Kart, andando così a creare la Dakart.
- Il nome originale, “Parigi – Dakar”, deriva dalle città tra cui si svolgeva il raid. La proposta di trasferire la gara su territorio italiano è stata bocciata a causa delle condizioni proibitive e della pericolosità e lunghezza del percorso su cui si sarebbe svolta: il nome sarebbe stato “Salerno – Reggio Calabria”.
- Il percorso è stato pensato per raggiungere i posti più belli e caratteristici del Perù; praticamente luoghi Dakartolina.