La luce del sole, in quel di Sakhir, sembra svelare uno scenario un po’ diverso da quello delineato dai riflettori sulla stessa pista. È vero, anche nelle FP3 del Gran Premio del Bahrain troviamo Max Verstappen e Charles Leclerc a dettare il passo, ma è altrettanto vero che le due Mercedes W13 di George Russell e di Lewis Hamilton non paiono più così impantanate all’altezza di metà classifica.
Con un 1’32”544, come anticipato poco più sopra, è ancora Verstappen a mettersi davanti a tutti. L’olandese della Red Bull, che ha siglato il proprio miglior riferimento cronometrico con un set di gomme che aveva patito un bloccaggio, per 96 millesimi è riuscito a tenersi dietro Charles Leclerc. Neppure il #16 della Ferrari è stato autore di un giro perfetto – lo stesso monegasco ha criticato il suo stesso terzo settore – ma nonostante questo il suo 1’32”640 è stato sufficiente a tenersi dietro Sergio Perez e… George Russell. L’inglese, al volante di una Mercedes ancora bizzosa in curva ma decisamente più performante sul dritto, ferma il cronometro sull’1’32”935 piazzandosi quindi davanti a Carlos Sainz – 5° in 1’33”053 – e a Lewis Hamilton, 6° a 577 millesimi di ritardo dalla vetta di Verstappen ma parso anche lui nettamente più veloce rispetto alle FP1 e alle FP2.
Si conferma ottimo lo stato di forma di Kevin Magnussen, che issa la Haas fino al 7° posto grazie al suo 1’33”437, e buona è anche la prestazione delle Alfa Romeo di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou, rispettivamente 8^ e 9^ allo sventolare della bandiera a scacchi di queste FP3. Si aggrappa al treno della top ten poi anche Lance Stroll: il canadese e la sua Aston Martin AMR22 chiudono la terza e ultime sessione di prove libere del weekend in 1’33”920, staccati di 1”3 dalla prima posizione di Verstappen.
Appena fuori dai primi dieci c’è la McLaren di Lando Norris, alle prese ancora oggi con la vernice flow-viz tanto cara ai test pre-stagionali, mentre fa – bene – quel che può Nico Hulkenberg, 12° in quello che è il weekend del suo primo contatto con questa nuova generazione di monoposto. Dopo l’exploit delle FP1 scala al 13° posto Pierre Gasly, che precede Mick Schumacher (per ora più in difficoltà quest’oggi rispetto a Magnussen) e Daniel Ricciardo: l’australiano è finalmente riuscito a macinare qualche km al volante della sua MCL36, ma nonostante questo non è andato oltre un 1’34”378 davvero poco esaltante. Fernando Alonso – che assieme al compagno di squadra Ocon non ha sfruttato le gomme Soft per mettere a segno il proprio miglior crono – chiude le FP3 al 16° posto in 1’34”628, tenendosi dietro Alexander Albon, l’altra Alpine del #31 e Nicholas Latifi. Fanalino di code di queste FP3, infine, è Yuki Tsunoda: la sua AT03 ha accusato una perdita idraulica prima ancora che il giapponese riuscisse a percorrere un solo giro, costringendolo così a trascorrere nel garage l’intera terza sessione di libere.