FP3 del GP d’Arabia Saudita che premiano nuovamente Max Verstappen, autore della migliore prestazione con il tempo di 1’28″485. Sergio Perez completa un altro 1-2 RedBull, precedendo ancora un ottimo Alonso su Aston Martin.
Max Verstappen ha deciso di proseguire nella sua campagna di candidatura ad assoluto dominatore del GP d’Arabia Saudita con un giro monstre che lascia il compagno di squadra Perez staccato di ben 6 decimi. Dopo una sessione FP2 disputatasi con poca potenza motore e con molta benzina, in Ferrari hanno ripetuto il lavoro del venerdì dimostrandosi nuovamente molto solidi sul passo gara. Ancora molto bene le due Aston Martin – con Alonso e Stroll rispettivamente 3° e 4° – mentre Ocon si è giocato un immenso jolly in curva 10 a 21′ dal termine. Hamilton è il più stato il più veloce delle due Mercedes (5°), precedendo la SF-23 di Leclerc che, nel finale, ha effettuato un – non troppo convinto – attacco al tempo pagando 1″103 dalla vetta.
I due alfieri Aston Martin sono stati i primi ad uscire per calcare l’asfalto di Jeddah nelle FP3 illuminate luce del sole; qualche prova di pit-stop per Alonso e Stroll, per rodare le gomme a mescola Hard che verosimilmente verranno usate in gara. FP3 in cui Nyck De Vries non ha avuto la possibilità di scendere in pista a causa della sostituzione della PU sulla sua AT04; non una bella notizia per il giovane olandese, ancora in cerca della giusta confidenza sul giro secco. Alpine subito con gomme Soft, mentre Max Verstappen è stato l’unico (nella prima parte di sessione) a montare gomme a mescola dura inanellando una serie di passaggi in vista della gara; incredibile il tempo fatto segnare del #1 con la Hard (1’29″882, solo 3 decimi più lento della migliore prestazione fatta segnare con le Soft nelle FP2). Inizio di sessione su gomma a mescola media per le Ferrari, con Leclerc e Sainz a compiere cinque passaggi lungo il Jeddah Corniche Circuit prima di fermarsi ai box a 30′ dal termine per montare gomme della stessa mescola – ma usate – sulle proprie SF-23; continua dunque il lavoro in ottica gara per gli uomini di Maranello, con un passo che si dimostra ancora una volta molto competitivo. Come prevedibile, è stata l’ultima parte di FP3 a vedere in pista la stragrande maggioranza dei piloti dotati di gomme a banda rossa sulle proprie vetture; una simulazione di qualifica che ha dimostrato una volta di più la superiorità della RedBull RB19 sul resto del gruppo.
Classifica finale al termine delle FP3 che, al netto dei leader, vede anche McLaren fare capolino in Top-10, con Norris (7°) a precedere Oscar Piastri. Solo 10° Carlos Sainz, che non ha avuto nella ricerca del tempo il focus del lavoro svolto nella sulla pista saudita. Prove di setup in vista di domenica anche per George Russell, 11° a 243 millesimi dal compagno di squadra Hamilton. Haas e Williams sembrano in lotta per la migliore posizione fuori dai primi dieci, mentre in grossa difficoltà è parsa una AlphaTauri ultima, con il solo Tsnunoda in pista.