Max Verstappen è tornato al volante della sua RB18 e si vede. L’olandese, che nel corso della prima sessione di prove libere del GP di Abu Dhabi di Formula 1 aveva ceduto la sua monoposto a Liam Lawson, si prende la vetta della classifica nelle FP2 chiudendo la sessione con un 1’25”146 che per il momento fa una discreta selezione sulla diretta concorrenza.
Alle spalle del campione del mondo c’è George Russell, che a onor del vero ha incontrato non poco traffico nel terzo settore durante il giro completato in 1’25”487. Il #63, ancora matematicamente in lizza per il secondo posto nella classifica piloti, è riuscito a mettersi dietro sia Charles Leclerc – 3° in 1’25”999 – sia Lewis Hamilton, 4° dopo avere conquistato la prima posizione nelle FP1. Non va oltre la 5^ posizione Sergio Perez, in lotta con Leclerc e Russell per la piazza d’onore nel campionato, mentre Carlos Sainz rientra in possesso della sua Ferrari e chiude al 6° posto in 1’25”932. Alle spalle del #55 c’è la coppia Alpine formata da Esteban Ocon e Fernando Alonso, mentre Daniel Ricciardo – dato ormai come rientrante in Red Bull nel ruolo di terzo pilota – chiude 9° davanti a Valtteri Bottas.
Appena fuori dai primi dieci c’è Lando Norris, a precedere Sebastian Vettel (che ha vanificato il proprio tentativo di giro veloce finendo lungo alla staccata di Curva 6) e Guanyu Zhou mentre Lance Stroll chiude 14° davanti a Yuki Tsunoda e Alexander Albon, piombato al 16° posto dopo le positive FP1. Mick Schumacher, alle prese con quello che potrebbe essere il suo ultimo fine settimana di Formula 1 del suo prossimo futuro, chiude 17° davanti a Kevin Magnussen, mentre Pierre Gasly non va oltre la 19^ piazza davanti a Nicholas Latifi, ai titoli di coda della sua avventura nel Circus e ultimo in classifica anche nelle FP2 del GP di Abu Dhabi.
Per quanto riguarda il passo gara, sono Mercedes e Red Bull a fare la voce grossa nel tardo pomeriggio di Yas Marina. Verstappen e Perez, muniti di Pirelli Medium C4, sono parsi gli unici in grado di girare agevolmente – e con costanza – sul passo dell’1’30”, venendo imitati piuttosto bene tanto da Russell quanto da Hamilton: gli alfieri Mercedes solo sporadicamente sono saliti oltre la soglia dell’1’31”, dando quindi l’idea di poter rompere le uova nel paniere di Milton Keynes. Più indietro, invece, le Ferrari: sia Sainz che Leclerc hanno infatti lamentato un degrado eccessivo delle gomme, con le F1-75 che girando sul piede dell’1’31” basso sono parse più vicine alle Alpine – apparentemente nel ruolo di 4^ forza del weekend – che non a Mercedes e Red Bull.