Sono durate poco meno di 10’ le FP1 del GP di Las Vegas 2023 di F1, 22° e penultimo appuntamento di una stagione che volge ormai al termine. La prima sessione di prove libere della chiacchieratissima gara americana è stata mutilata per motivi di sicurezza, con la FIA costretta a correre ai ripari dopo l’incidente che ha visto coinvolti Carlos Sainz e… un tombino.

Per il Gran Premio di Las Vegas di F1 era sinceramente difficile ipotizzare un inizio di weekend più complicato. Dopo le polemiche che hanno colpito la cerimonia di presentazione, infatti, il fine settimana più patinato della stagione si ritrova nuovamente a offrire il fianco alle critiche per via di quanto accaduto nel corso delle FP1 durate appena 9’ e spicci.
Here’s the moment Carlos Sainz drove over THAT drain cover ????#F1 #LasVegasGPpic.twitter.com/zBrjpPVgJH
— Autosport (@autosport) November 17, 2023
La prima sessione di prove libere era infatti da poco iniziata quando, sul lunghissimo rettilineo che da Curva 13 conduce a Curva 14, la Ferrari SF-23 di Carlos Sainz ha accostato a bordo pista causando l’esposizione di una bandiera rossa. A causare lo stop forzato della monoposto #55 non è stato un problema tecnico come inizialmente ipotizzato da tutti, bensì l’impatto piuttosto violento con il coperchio di uno dei piccoli tombini dell’acqua presenti sul manto stradale del Las Vegas Strip Circuit. A generare il problema è stato l’anello di cemento che dovrebbe occuparsi di mantenere fissata a terra la copertura metallica: progressivamente erosa in appena una manciata di giri dalle monoposto, la “cornice” che avrebbe dovuto impedire il distacco dall’asfalto ha ceduto lasciando così il pesante coperchio libero di muoversi pericolosamente. A fare le spese di un simile intoppo non è stato peraltro solamente Carlos Sainz, il cui fondo pare essere stato danneggiato piuttosto pesantemente: Esteban Ocon, che sul luogo del fattaccio era transitato pochi istanti prima dello spagnolo, ha infatti riportato danni che hanno costretto l’Alpine a optare per l’immediata sostituzione del telaio della vettura #31.
A fronte di una simile questione di sicurezza – va da sé infatti che la presenza di simili coperchi a zonzo per la pista sarebbe pericolosissima per l’incolumità dei piloti – la FIA non ha potuto fare altro che sospendere e cancellare le FP1, iniziando subito un lavoro di controllo su tutti gli altri tombini disseminati lungo gli oltre 6 km del tracciato del GP di Las Vegas. Nel momento in cui l’articolo viene scritto si è peraltro ancora in attesa di indicazioni circa eventuali modifiche al programma del weekend: data l’importanza delle prove libere in un circuito totalmente nuovo e con asfalto molto “green”, è stata infatti avanzata la richiesta di estendere di mezz’ora le FP2 in modo tale da dare ai piloti più tempo per entrare in confidenza con la pista.
Al termine dunque di un vaghissimo accenno di sessione, la classifica più inutile della stagione 2023 di F1 vede Charles Leclerc davanti a tutti in 1’40”909. Il monegasco della Ferrari ha chiuso le FP1 del GP di Las Vegas davanti alle due Haas di Nico Hulkenberg e Kevin Magnussen e alla Red Bull di Max Verstappen, staccato dalla vetta di ben 3”4. Alle spalle dell’olandese e prima di incocciare il tombino si è messo Esteban Ocon, con George Russell 6° a precedere la sventrata Ferrari di Carlos Sainz. 8° è Yuki Tsunoda, con Sergio Perez e Valtteri Bottas a completare una top ten racchiusa in appena… 6”2. I distacchi siderali, com’è facile immaginare, sono dovuti al fatto che i piloti fossero alle prese più con degli out lap che non con dei veri e propri giri cronometrati quando la bandiera rossa è stata esposta. Non devono quindi stupire gli oltre 7” di ritardo dalla vetta con cui Pierre Gasly, Lewis Hamilton, Daniel Ricciardo e Zhou Guanyu hanno chiuso la sessione, così come non devono preoccupare i tifosi della McLaren gli 8” di distacco accusati da Lando Norris al termine di queste FP1. Dopotutto c’è anche qualcuno a cui è andata peggio dato che, per via del pochissimo tempo avuto a disposizione, c’è anche chi non è neppure riuscito a completare un giro cronometrato: Lance Stroll, Oscar Piastri, Alexander Albon, Fernando Alonso e Logan Sargeant ne sanno qualcosa.