La Formula E è tornata in pista per il secondo E-Prix del weekend a Jakarta. Gara 1 era stata vinta da Wehrlein con una difesa che aveva scatenato le polemiche di Jake Dennis mentre la seconda ha visto Günther e Dennis volare via in prima e seconda posizione. Buon podio per Evans mentre Cassidy tampona Wehrlein e perde la leadership del campionato proprio ai danni del tedesco.
La domenica della Formula E a Jakarta è iniziata con le prove libere seguite dalle qualifiche dell’undicesimo E-Prix stagionale. Günther e la Maserati, che solo ieri erano riusciti a conquistare la loro prima pole nella categoria, sono stati in grado di replicare l’impresa nella giornata odierna con un incredibile 1:07.753, un tempo oltre mezzo secondo più veloce di quello dell’altro finalista Jake Dennis. Il tedesco della Maserati è stato anche l’unico in grado di scendere sotto l’1:08 durante le qualifiche. In semifinale sono stati sconfitti Evans, che ha conquistato la terza posizione in griglia, e Edoardo Mortara, battuto dal compagno di squadra di Maserati nel derby in semifinale. Un po’ più indietro i due leader del Mondiale piloti: Wehrlein è stato eliminato ai quarti venendo relegato al quarto posto mentre Cassidy non è neanche riuscito ad accedere alla fase finale ed è quindi scattato dalla decima posizione. La griglia di partenza completa viene riportata nella tabella sottostante. Sette Camera e Sam Bird, che sarebbero dovuti scattare dalla 14° e 15° casella, non sono partiti per problemi tecnici alle loro Jaguar e Nio 333 Racing.
Posizione | Pilota | Team |
P1 | Maximilian Günther | Maserati MSG Racing |
P2 | Jake Dennis | Avalanche Andretti |
P3 | Mitch Evans | Jaguar TCS Racing |
P4 | Edoardo Mortara | Maserati MSG Racing |
P5 | Stoffel Vandoorne | DS Penske |
P6 | Pascal Wehrlein | TAG Heuer Porsche |
P7 | Sacha Fenestraz | Nissan Formula E Team |
P8 | Jake Dennis | NEOM McLaren |
P9 | Jean-Eric Vergne | DS Penske |
P10 | Nick Cassidy | Envision Racing |
P11 | Antonio Felix Da Costa | TAG Heuer Porsche |
P12 | Norman Nato | Nissan Formula E Team |
P13 | Sebastien Buemi | Envision Racing |
P14 | Sam Bird (box) | Jaguar TCS Racing |
P15 | Sergio Sette Camara (box) | Nio 333 Racing |
P16 | Rene Rast | NEOM McLaren |
P17 | Nico Müller | ABT Cupra |
P18 | David Beckmann | Avalanche Andretti |
P19 | Lucas Di Grassi | Mahindra Racing |
P20 | Dan Ticktum | Nio 333 Racing |
P21 | Roberto Merhi | Mahindra Racing |
P22 | Robin Frijns | ABT Cupra |
Il secondo E-Prix della Formula E sul circuito di Jakarta ha visto una novità: i giri di gara infatti sono passati da 36 a 38, motivo per cui i team hanno dovuto gestire maggiormente l’energia nel corso della gara. Anche la strategia di utilizzo dell’Attack Mode è stata diversa: se ieri quasi tutti avevano provato a liberarsi della potenza extra nei primi giri, oggi gli Attack Mode sono stati utilizzati in modo molto più distribuito durante la gara.
Alla partenza Günther, Dennis e Evans hanno mantenuto le loro posizioni mentre Fenestraz è riuscito con un ottimo primo giro a passare dalla settima posizione alla quarta. Piazza riguadagnata due giri dopo da Vandoorne che ha attaccato e superato il francese nel corso del terzo giro. Nel corso del quarto giro è iniziata la girandola degli Attack Mode: il primo tra i piloti di testa è stato Günther, che ha optato per l’attacco da due minuti che lo ha fatto scivolare in terza posizione dietro Dennis e Evans. Dennis al giro dopo lo ha copiato ed è riuscito a rimanere davanti al tedesco della Maserati e salire al comando della corsa al giro ancora successivo quando anche Evans è andato a utilizzare il suo Attack Mode, scivolando in terza posizione.
A centro gruppo si sono visti diversi contatti: nel corso del settimo giro Beckmann si è dovuto ritirare a seguito di un contatto con la Mahindra di Mehri che lo ha fatto colpire il muro. Qualche giro dopo contatto anche tra Buemi e Hughes con lo svizzero che ha avuto la peggio danneggiando l’ala, ma non è stato costretto a sostituirla. Il pilota della Envision è stato stretto tra la McLaren di Hughes e il muro in una fase molto concitata della gara. Ala rotta anche per Vergne nel corso del 14° giro in un contatto non inquadrato dalle telecamere. Il francese è dovuto rientrare ai box per sostituire l’elemento finito sotto la vettura.
Tornando all’azione in pista, nel corso del nono giro Mortara è riuscito a superare Vandoorne in curva 1 conquistando la quarta posizione. Nello stesso istante e nella stessa curva l’altra Maserati, quella di Günther, veniva infilata dalla Jaguar di Evans per la seconda posizione. Il tedesco è poi riuscito a riconquistare la posizione sul rivale della Jaguar e riportarsi alle spalle del leader Dennis nel corso del giro successivo con un brillante attacco in curva 7. Tra il 15° e 16° giro Dennis e Günther sono andati a prendere i loro Attack Mode con il pilota Maserati che è riuscito a sopravanzare l’inglese della Andretti e portarsi in scia alla Jaguar di Evans, salita in testa. Qualche difficoltà in più per Mortara con l’altra Maserati: il pilota italo-svizzero ha provato a prendere il suo Attack Mode nel corso del 15° giro, ma non è riuscito ad attivarlo e ha perso due posizioni. Per questo motivo è stato costretto a transitare nuovamente largo in curva 16 due giri più tardi perdendo altre due posizioni, manovra che lo ha fatto cadere fino in ottava posizione.
La battaglia per la leadership si è ravvivata nel corso del 19° passaggio: Günther ha provato a conquistare la testa della corsa attaccando Evans in curva 1, ma l’inglese ha chiuso la porta. Dennis, terzo, ha provato ad approfittarne buttandosi all’esterno, ma un sovrasterzo ha permesso a Günther di mantenere la seconda piazza. La leadership della classifica Mondiale ha invece visto Cassidy cedere il comando a Wehrlein: il neozelandese ha provato ad attaccare proprio il rivale della Porsche in curva 16, ma lo ha tamponato danneggiando l’ala anteriore. Il conseguente pit stop per sostituire l’elemento danneggiato lo ha fatto scivolare abbondantemente fuori dalla zona punti e terzo in classifica Mondiale dietro Wehrlein e Dennis.
Il giro dopo ha invece visto il consolidarsi delle posizioni del podio: Evans è andato a prendere il suo Attack Mode lasciando strada libera a Günther e Dennis i quali hanno iniziato a girare con un passo irraggiungibile per tutti gli altri. I due piloti di testa sono riusciti a volare via girando circa un secondo al giro più veloci e costruendo un gap che è arrivato a 18 secondi nel corso dell’ultimo giro. Qualche giro più tardi Vandoorne ha sorpassato Wehrlein in curva 1 conquistando la quarta posizione alle spalle di Evans. Ai margini della zona punti invece Rast ha provato ad attaccare Buemi dopo che quest’ultimo era andato largo in curva 16 per prendere l’Attack Mode. I due sono andati al contatto con l’anteriore destra della McLaren finita contro il fondo della già martoriata Envision di Buemi: nessun danno. Ticktum ha provato ad approfittare della lotta infilandosi all’interno di Rast nell’ultima curva, ma senza successo. Posizioni invariate per tutti e tre.
Tornando alle posizioni di testa, nel corso del 25° giro un altro errore di Mortara: un lungo in curva 1 che lo ha fatto passare dalla sesta alla nona posizione. Cinque giri più tardi anche Wehrlein ha perso tre posizioni andando a prendere il suo ultimo Attack Mode, passando dalla quinta all’ottava piazza.
Nel finale la Nissan è tornata prepotentemente su e Vandoorne è colato a picco. Nel corso del 32° giro Fenestraz ha attaccato Vandoorne per la quarta posizione. Il francese della Nissan ha allargato il rivale della DS permettendo al compagno di squadra Nato di sopravanzare a sua volta il belga e attaccare addirittura lo stesso Fenestraz, ma senza successo. Durante il giro successivo è andata ancora peggio a Vandoorne che ha perso addirittura tre posizioni ai danni delle Porsche di Wehrlein e Da Costa e della Maserati di Mortara precipitando in nona posizione. Peggio ancora è andata a Hughes, ritirato nel corso dell’ultimo giro quando comunque era già fuori dalla zona punti.
La classifica finale ha quindi visto Günther trionfare davanti a Dennis e Evans. Il tedesco della Maserati è stato in testa in tutte le sessioni del fine settimana tranne nella gara 1 di ieri. Ottima prestazione anche per le due Nissan di Fenestraz e Nato in quarta e quinta posizione, davanti alle Porsche di Wehrlein e Da Costa. Il team di Stoccarda, dopo aver conquistato la testa della classifica a squadre ieri, è tornata in testa anche in classifica piloti grazie a Wehrlein con un margine di un punto su Dennis e sei sull’ex leader della classifica Cassidy. In zona punti anche Mortara, ottavo nonostante i numerosi errori, Vandoorne e Buemi. Giro veloce per Dennis che prende il punto addizionale.
In basso la classifica finale del secondo E-Prix del weekend sul circuito di Jakarta e della classifica del Mondiale della Formula E, campionato nel quale, con ancora 5 gare da disputare, ancora TUTTI i piloti sono matematicamente in lotta per il titolo.