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Formula E, Cassidy vince a Monaco e sale in testa al campionato





Due settimane dopo la vittoria a Berlino, Nick Cassidy sbanca anche a Montecarlo, vincendo il Monaco E-Prix. Il pilota neozelandese della Envision motorizzata Jaguar ha preceduto il connazionale Mitch Evans della Jaguar factory, mentre terzo è Jake Dennis. Con l’undicesimo posto di Wehrlein, Cassidy è ora salito in testa al mondiale, con ventuno punti di vantaggio.

Nick Cassidy
Credits to: FIA Formula E

Le qualifiche

Al termine delle qualifiche Sacha Fenestraz fa segnare sia il giro più veloce in assoluto in semifinale (1:28.773, 1.1 secondi meglio della pole dello scorso anno) che il più veloce in finale. Tuttavia, il francese viene escluso dalla finale per essere andato oltre la potenza complessiva, e pertanto la pole viene assegnata a Jake Hughes, che conquista la seconda partenza al palo in stagione e in carriera. Fenestraz parte comunque secondo, davanti a Nato e Gunther. Il primo dei contendenti al titolo è Mitch Evans, sesto dietro Ticktum, mentre più staccati gli altri: nono Cassidy, undicesimo Dennis e addirittura dodicesimo Wehrlein, con la Porsche che non è sembrata particolarmente a suo agio in qualifica. Disastro DS-Penske, con entrambi i piloti squalificati nella fase a gruppi per un’irregolare pressione delle gomme, e quindi Vandoorne (vincitore lo scorso anno) e Vergne partiranno dall’ultima fila.

1 Jake Hughes
2 Sacha Fenestraz
3 Norman Nato
4 Maximilian Gunther
5 Dan Ticktum
6 Mitch Evans
7 Edoardo Mortara
8 Sergio Sette Camara
9 Nick Cassidy
10 André Lotterer
11 Jake Dennis
12 Pascal Wehrlein
13 Oliver Rowland
14 René Rast
15 Sebastien Buemi
16 Sam Bird
17 Nico Muller
18 Robin Frijns
19 Antonio Felix Da Costa
20 Lucas Di Grassi
21 Stoffel Vandoorne
22 Jean Eric Vergne

Cronaca della gara

Sotto un cielo abbastanza nuvoloso la gara parte, con i primi che mantengono le posizioni, mentre Ticktum passa Gunther e si prende la quarta piazza. Chi è parecchio arrembante nei primi giri è Rowland, che da tredicesimo in due tornate sale in sesta posizione; l’inglese però è il primo ad utilizzare l’Attack Mode, e scivola in nona posizione. Così come a Berlino, sembra che l’Attack Mode sia più un handicap che un vantaggio, e i piloti cercando di usarlo subito: Gunther lo utilizza al sesto giro, mentre il leader della gara Hughes al settimo. La McLaren non sembra avere il passo delle altre vetture, e al giro seguente Fenestraz con l’overcut lo sopravanza quando usa lui la potenza extra. Intanto Cassidy e Dennis, partiti rispettivamente nono e undicesimo, si fanno largo fino ad arrivare in top 5. Addirittura, Cassidy al nono giro per il valzer degli Attack Mode sale al comando, prima di andare anche lui largo al Massenet per scivolare in quinta piazza. Al giro 10 tocca a Dennis andare sull’Attack Mode, mentre all’undicesimo lo fa Evans. Al termine della prima tornata di “soste” c’è al comando Cassidy, che ha sfruttato la strategia alla grande, davanti a Evans e Dennis.

Proprio l’inglese è il primo ad andare per la seconda volta ad usare per la potenza extra, già al dodicesimo giro, scivolando in quarta posizione. Lo stesso fa Cassidy nella tornata seguente, finendo dietro Evans, il quale prova a prendere un vantaggio. Non ci riesce, e quando al giro 14 va a prendere il suo secondo Attack Mode finisce terzo dietro anche Dennis. Il pilota della Jaguar però non molla, e prima attacca l’Andretti nello stesso giro, e poi, dopo aver ricevuto per radio l’ordine di rimanere in scia, supera anche Cassidy alla Sainte Devote. I due connazionali continuano a lottare, e Cassidy si riprende la prima posizione già al giro seguente.

Dietro comunque il gruppo è molto compatto (ci sono diciotto piloti in sette secondi!) e questo può causare dei problemi. Al ventunesimo giro le due Maserati si toccano al tornantino, con Mortara che rompe l’ala anteriore; al giro seguente c’è poi un contatto prima tra Ticktum e Nato, e poi tra lo stesso inglese e Gunther: il pilota della NIO distrugge l’ala anteriore, e anche Nato non se la passa bene, e scivola in fondo. Tutti questi contatti e i detriti lasciati in pista costringono la direzione gara a far entrare in pista la Safety Car al ventitreesimo passaggio, che resta in pista per un giro. Si riparte al giro 25, e viene comunicato che non ci saranno giri extra. Se questo da un lato permette ai piloti di spingere tanto da abbassare un secondo al giro, dall’altro annulla il piccolo vantaggio di Evans, che era sì dietro rispetto a Cassidy, ma aveva più energia. I due comunque lottano aspramente, ma al giro 27 Muller viene mandato a muro da Bird. Altra SC e gara che a questo punto finisce così, senza possibilità di appello. Cassidy ottiene così la sua seconda vittoria di fila, la terza in carriera.

Risultato agrodolce per Evans, secondo come un anno fa, ma che probabilmente si aspettava dei giri extra per sfruttare la sua miglior gestione dell’energia. Terzo è Dennis, decisamente ritrovato dopo una serie di zeri e che può rientrare in lotta per il titolo. L’inglese ottiene anche il punto addizionale per il giro veloce. A punti anche Fenestraz, miglior risultato in carriera, Hughes, che nonostante non avesse il passo dei primi sfrutta il suicidio Maserati per entrare in top 5, Ticktum, Vergne (partito 22esimo!), Buemi, Vandoorne e Bird, anche se quest’ultimo potrebbe rischiare qualcosa per il contatto con Muller.

Cassidy sale così in testa al campionato con 121 lunghezze, sfruttando lo zero di Wehrlein, fermo a 100. Dennis torna sotto e sale terzo a 96 punti, davanti a Evans a 94 e Vergne a 87. Anche la classifica costruttori conferma l’inversione di tendenza, con la Envision prima con 182 punti, mentre la Porsche è rimasta ferma a 168 e la Jaguar, che come powertrain ha vinto le ultime quattro gare, a 157. Il prossimo round sarà il double header di Giacarta, in Indonesia, nel weekend tra il 2 e il 4 giugno.





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Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.