Martoriata dalle Safety Car: questa la sintesi della gara lunga di Formula 2 a Baku. A svettare sotto la bandiera a scacchi è Aitken, inseguito da De Vries. Ma dietro di loro è davvero accaduto di tutto. Basti dire che sono ben sette i piloti costretti al ritiro. (Talmente di tutto che, all’ultimo momento, Ghiotto viene penalizzato e perde tre posizioni dopo una gran rimonta).
Aitken era terzo nelle fasi iniziali della corsa, costretto a difendersi dagli attacchi di Nicolas Latifi e Sergio Sette Camera. Ma oggi la Dea bendata l’ha baciato più e più volte. Prima Matsushita ha subito un problema tecnico che l’ha costretto al ritiro. Poi De Vries ha subito un pit-stop lentissimo e ha perso la leadership. Da quel momento in poi Aitken ha mantenuto la prima piazza senza problemi. De Vries ha provato ad attaccarlo dopo aver riconquistato l’argento: ma non c’è stato verso. Il vincitore incassa anche il giro più veloce (o meglio, quello valido per i punti). Unica ombra, le sue ripartenze dopo Safety Car, un po’ troppo lente e quindi un po’ confusionarie. Basti dire che a fine gara sia Sette Camara sia Deletraz sono andati a muro nel tentativo di schivare Ghiotto e Boccolacci.
Nicky De Vries sembrava il predestinato. E invece non era così. Il pilota olandese aveva firmato una prima fase di corsa aurea, con oltre 6” di vantaggio di Matsushita. Un capitale dilapidato al box per colpa di una gomma anteriore non proprio simpatica. Rientrato dietro Latifi, al giro 11 lo ha sorpassato e ha strappato un secondo ad Aitken. Ma il pilota Campos non ci ha pensato due volte a rispondergli e stabilizzare il distacco. Nonostante l’abbia marcato a uomo in ripartenza, De Vries non ha perfezionato il sorpasso. Peccato, ma l’argento non è certo da buttare.
Che invece il bronzo sia andato a Jordan King è invece una sorpresa inaspettata. Le posizioni al margine del podio erano state affar privato di Nicolas Latifi e Sergio Sette Camara. Ma nella seconda metà della corsa il trenino Ghiotto-Boccolacci-Hubert-King è stato più volte sconvolto. E da questo quartetto è emerso King, capace all’ultimo giro (complice la seconda Safety Car) di strappare la piazza più bassa del podio a Latifi.
SAFETY CAR DEPLOYED (LAP 21/29)
Collision on the restart! ????
The pack bunches up, and Deletraz can't avoid the back of Boccolacci, with Sette Camara crashing into the wall after contact with Ghiotto ????#AzerbaijanGP ???????? #F2 pic.twitter.com/2fXVLoYbjS
— Formula 2 (@FIA_F2) April 27, 2019
Sfortunata ma meravigliosa la corsa di Luca Ghiotto. L’italiano partiva terzo ma era stato scagliato da Mick Schumacher a metà griglia: in fase di partenza Schumi junior ha sbagliato il punto di frenata e l’ha costretto a uscire di pista. Qui è partita una lunga rimonta di Ghiotto, sempre costretto a guardarsi le spalle e al tempo stesso a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Tanto per capirci: è stato lui a guidare a lungo il trenino che coinvolgeva anche Boccolacci, Hubert e King. Ed è stato sempre lui a essere coinvolto nell’incidente di Sette Camera in ripartenza. Un’occasione che ha sfruttato per montare le gomme viola e inanellare giri veloci su giri veloci. Risalendo dall’11^ piazza fino alla 6^. E solo perché al fotofinish non è riuscito a sottrarre a Boccolacci la Top 5. Peccato che venga poi penalizzato, imputandogli 5 secondi di penalità e retrocedendo fino alla 9^ piazza. Grande sfortuna, perché fuoriesce pure dal limite della griglia invertita di domani…
Deludente invece la corsa di Mick Schumacher. Il figlio d’arte ha inanellato una serie di errori. In partenza ha colpito Luca Ghiotto (che partiva terzo) dopo aver cannato la frenata. Subito dopo era riuscito a strappare la 6^ piazza a Hubert, campione GP3. Ma al giro 8 è andato in testacoda in uscita di curva, e la sua gara è finita lì. Con lui è stata attivata la VSC. A inizio gara c’era stata invece la prima safety, mandata in pista non da Schumacher bensì da Alesi. Il pilota Trident aveva colpito infatti Boschung, suo compagno di squadra, menando scompiglio nelle posizioni di rincalzo. Una seconda safety è entrata in pista perché Zhou è andato a muro mentre provava a sorpassare Correa (durante questa fase anche la Calderon si è ritirata: era l’unica partita con gomme gialle). Per tacere dell’ultima safety, mandata in pista dopo i crash di Camara e Deletraz.
Tra i piloti adesso svetta Nicolas Latifi con 47 punti. Lo insegue Luca Ghiotto a quota 41. Jack Aitken sale fino in 3^ piazza (33), inseguito da De Vries (30), Sette Camara (27), King (16) e Deletraz (16).
NB: La classifica che segue è anteriore alla penalizzazione di Ghiotto, che viceversa arriva 9°, dopo Mazepin e prima di Hubert. Di conseguenza incassa soli due punti anziché sei.