Un’intera giornata di prove speciali all’interno del Rally più veloce del Campionato, da molti considerato come la gara più ostica in Calendario, e i distacchi tra i primi 4 piloti si possono contenere all’interno di una forbice spaventosamente limitata. Questo è lo spettacolo che ci sta regalando, fino a questo momento, la presente edizione del Rally di Finlandia, gara meglio conosciuta come Rally dei 1000 Laghi per via della spettacolare conformazione geografica dei luoghi toccati dal percorso di gara.
Precariamente in testa alla gara, possiamo trovare la Toyota di Jari-Matti Latvala, ancora a secco di vittorie in questa difficile stagione, la peggiore da quando è diventato pilota professionista. L’esperto #10 ha approfittato della profonda conoscenza che ha della gara di casa, da lui vinta già in 3 occasioni, per fare un minimo di differenza rispetto agli altri. Tuttavia, come già menzionato, gli inseguitori sono numerosi e poco lontani. Dopo l’ultima prova speciale di giornata si è detto soddisfatto del suo passo e contento di essere riuscito a lottare durante tutta la giornata, nonostante alcuni suoi piccoli errori.
“Il primo giro di prove della giornata di domani sarà diverso dalla cruciale per definire quella che sarà la vera anima di questo 1000 Laghi, le prove sono molto diverse da quelle di oggi e solo li si avranno chiare tutte le forze in gioco.”
Kris Meeke si trova infatti a soli 1.2 secondi, in seguito ad una giornata che lo ha visto anche incappare in una foratura lenta, abilmente gestita minimizzando il tempo perso. Il nordirlandese, nonostante abbia mostrato un ottimo passo in diverse gare, non è ancora stato in grado di salire sul podio pur trovandosi a bordo della stessa vettura che un compagno di team sta portando in testa al Mondiale, ragion per cui arrivare in top 3 è assolutamente necessario per dare una scossa al morale.
A fine giornata, ha dichiarato:
“Stamattina me la sono fatta un po’ sotto. Avevo una grande paura di sbagliare e di buttare tutto al vento. Mi rendevo conto di avere un buon ritmo ed in questi casi è fondamentale rimanere concentrati e non lasciare nulla al caso. Nel pomeriggio ero molto più calmo, tutto mi sembrava sotto controllo e i risultati sono comunque arrivato. Sono molto contento di questa giornata.”
In terza piazza troviamo il giovane beniamino di casa Esapekka Lappi (+2.4), che ha qui ottenuto l’unica vittoria in carriera 2 anni fa. Come altri componenti del gruppetto di testa, anche il pilota Citroen sta cercando un’inversione di tendenza rispetto ad una stagione fino a qui insufficiente, e si trova meritatamente sul podio provvisorio in seguito ad una prestazione molto costante, non essendo riuscito a vincere nessuna prova (contro le 6 di Latvala).
Tuttavia, il vero protagonista del pacchetto di mischia è certamente Ott Tanak (+2.6), essendo l’unico tra costoro a trovarsi in piena lotta per il Titolo Iridato. Il leader della Classifica Mondiale ha sorpreso tutti, facendo segnare tempi in linea con i più veloci nonostante la prima posizione nell’ordine di partenza, che lo costringe a pulire la strada per chi segue. Un risultato che impressiona anche i rivali Ogier e Neuville, che hanno invece patito il secondo e terzo posto allo start.
Sorpresa delle sorprese in quinta posizione: la migliore Hyundai in graduatoria è quella appartenente a Craig Breen (+14.2), qui all’esordio stagionale e alla prima gara disputata sulla vettura coreana! Un grande segnale quello del pilota irlandese che, dopo aver disputato con ottimi risultati alcune gare del Campionato Italiano Rally, è finalmente ritornato alla dimensione che gli compete.
Sono veramente soddisfatto della mia giornata, ritrovarmi quinto alla fine della prima vera giornata di gara è decisamente molto più di quello che mi aspettavo. La macchina è super, mi ha dato subito confidenza, i ragazzi del team hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Voglio continuare con il mio passo e spero di portare a casa un buon risultato per la squadra.
Il nord irlandese, “neo-assunto” dal team di Alzenau, a microfoni spenti ha rivelato ad un giornalista inglese che si sente davvero bene, soprattutto per il fatto di non avere alcuna pressione da parte del team ed il sorriso stampato in faccia durante tutta la giornata è sintomo del suo ottimo feeling con il pacchetto Hyundai.
Segue Andreas Mikkelsen (+14.6), che ha perso una manciata di secondi in un paio di piccoli errori commessi in mattinata, senza poi essere in grado di esprimere il passo messo in mostra dai primi. Una prestazione nel mezzo, senza infamia e senza lode, almeno per il momento.
Sebastien Ogier (+15.3) deve accontentarsi della settima posizione della classifica provvisoria, al termine di una giornata in cui ha accumulato ritardo in mattinata, per poi girare con il ritmo di Tanak nel pomeriggio. La sua Citroen ha patito maggiormente le strade sporche e scivolose di inizio giornata, con la situazione che è andata migliorando nel secondo passaggio, quando il percorso era già stato rodato.
Va peggio a Thierry Neuville (+30.9) che, pur trovandosi solo una posizione dietro allo storico rivale, paga un ritardo pressoché doppio rispetto ai leader. Il belga ha cambiato il setup della sua vettura durante quasi in continuazione, anche se a fine giornata di essere abbastanza soddisfatto del comportamento della sua Hyundai, con qualche difficoltà nel comprendere i nuovi componenti omologati prima di questa gara che non aveva ancora testato approfonditamente.
Prima dell’ultimo parco assistenza ha dichiarato che è stata chiaramente una giornata difficile, soprattutto nella prova di apertura dove ha preso rispettivamente 7 ed 8 secondi dai suoi diretti competitor. Per il resto della giornata i suoi tempi sono stati non troppo distanti da quelli di Mikkelsen e ritiene questo “non così male”.
Completano la top 10, e con essa la graduatoria delle WRC, il deluso Teemu Suninen (+52.6) e Gus Greensmith (+1:38.3), quest’ultimo alla seconda esperienza nella massima classe. Li accomuna l’auto, una Ford che al momento sembra funzionare decisamente male, generando secondo Suninen un insufficiente carico all’anteriore che costringe il finlandese a velocità più basse, con evidenti risultati.