Il reclamo, alla fine, era effettivamente arrivato. La Scuderia Ferrari, al termine di un Gran Premio di Monaco che l’ha vista sciupare in modo piuttosto clamoroso la prima fila monopolizzata al sabato, ha voluto capire perché – e sulla base di quali motivazioni – non siano stati presi dei provvedimenti nei confronti di Sergio Perez e Max Verstappen. Rei, secondo il Cavallino Rampante e alla luce di quanto visto anche in diretta TV, di avere calpestato con i propri pneumatici la linea gialla che delimita la corsia di accelerazione in uscita dalla pit lane.
Partiamo dal presupposto che il caso, fino a quando gli uomini di Maranello non hanno deciso di presentare un reclamo formale, non era neppure arrivato sul tavolo della Direzione Gara. L’infrazione (peraltro del solo Perez) era stata notata, ma né era stata avviata una investigazione nei confronti del messicano né sembrava fosse stato rilevato lo stesso comportamento tenuto – in maniera peraltro ancora più evidente – dal suo compagno di squadra Max Verstappen.
Mentre vedo i primi sopraccigli inarcarsi proseguo con il racconto della vicenda. La Scuderia Ferrari, che nel proprio reclamo aveva preso come esempio la penalità comminata per lo stesso motivo a Yuki Tsunoda nel GP d’Austria 2021, ha sostenuto che il comportamento tenuto dai due piloti della Red Bull fosse in contrasto tanto con l’Articolo 16.1 del Regolamento Sportivo 2022 della Formula 1 quanto con il Capitolo 4 Sezione 5 dell’Appendice L (che al mercato mio padre comprò) del Codice Sportivo Internazionale della FIA. A risultare determinante nell’assoluzione dei due piloti Red Bull è stata proprio questa seconda norma, modificata nel corso dell’inverno: ora, stabilisce il poco più sopra citato articolo, per evitare la penalità è sufficiente che la monoposto “non oltrepassi la linea”.
“Allontanarsi dalla linea gialla”
– Letteralmente nessuno nel box della Red Bull
“Oltrepassare” – in inglese quanto in italiano – non è sinonimo di “calpestare”, ed è proprio su questa distinzione che si è basata l’interpretazione della Direzione Gara. “Tutte le parti coinvolte nel reclamo sono d’accordo nel dire che le vetture #1 e #11 avessero parti del proprio pneumatico anteriore sinistro e del proprio pneumatico posteriore sinistro sul lato sinistro della linea gialla” – si legge infatti nel documento ufficiale pubblicato dalla FIA – “Tuttavia, tutte le parti sono d’accordo nel dire che la maggior parte del pneumatico anteriore sinistro e del pneumatico posteriore sinistro siano rimaste all’interno della stessa riga gialla. In questo caso specifico, dunque, le auto non hanno ‘oltrepassato’ la linea dato che sarebbe stato necessario che tutta la gomma fosse sulla sinistra della riga gialla. Il reclamo è quindi respinto”.
Respinto e – aggiungo io – inserito nei casi in grado di generare un precedente. “Questo caso” – si legge infatti sul documento – “Sovrascrive tutte le precedenti interpretazioni di situazioni simili”. Creando così una linea, non gialla ma guida, che i piloti faranno bene a tenere a mente in futuro.