La notizia è una di quelle che ti spingono a controllare in quale giorno di aprile tu sia. Ma oggi è 12, non è il 1° del mese, quindi il comunicato stampa della McLaren, per quanto inaspettato, dev’essere vero. “After an absence of 38 years” – recita il sito del team di Woking – “McLaren is to return to the Indianapolis 500 next month, using Honda engines.”
Dopo 38 anni di assenza, dunque, McLaren tornerà a calcare l’asfalto dello storico catino dell’Indiana. Il 28 maggio 2017 una monoposto del team inglese prenderà parte alla 101^ edizione della 500 Miglia di Indianapolis, una della più importanti e storiche corse del panorama automobilistico mondiale. Lo farà con una vettura gestita dal Team Andretti Autosport, il cui proprietario Michael Andretti – figlio della leggenda Mario Andretti – ha mantenuto buoni rapporti con McLaren sin da quando, al fianco di Senna, corse in F1 con il team di Woking nella stagione 1993. Honda, a conferma della partnership che lega il colosso giapponese alla scuderia inglese, fornirà invece il motore biturbo V6 da 2.200 cc che verrà installato sul telaio Dallara DW12, che è in dotazione a tutte le vetture di IndyCar.
E al volante della Dallara marchiata McLaren-Honda-Andretti chi ci sarà? Proprio lui. Proprio Fernando Alonso, la punta di diamante della scuderia di Woking, da ormai tre stagioni confinato in posizioni di rincalzo in F1 e che tante indiscrezioni volevano interessato alla formula americana o al Mondiale Endurance. L’asturiano ha perfettamente compreso che anche questo 2017 sarà un anno difficile per la McLaren in F1, e ha quindi deciso di non precludersi questa esperienza nonostante un’importante concomitanza. La 500 Miglia di Indianapolis, infatti, avrà luogo il 28 maggio di quest’anno, come scritto poco più sopra. Lo stesso weekend in cui il Circus della F1 farà tappa a Montecarlo, un’altra grande classica del Motorsport. La scelta però, visto il livello di competitività della sua MCL32, non dev’essere stata così difficile per Alonso, che ha ricevuto il permesso dai vertici della scuderia e che, tra le stradine del Principato, sarà sostituito con ogni probabilità – e a scanso di sorprese dell’ultima ora – da Jenson Button, ufficialmente terzo pilota del team di Woking.
“Sono immensamente felice di correre nella Indy 500 di quest’anno con McLaren, la Honda ed Andretti Autosport” – ha detto il due volte campione del mondo di F1 – “La Indy 500 è una delle gare più famose del mondo, alla pari con la 24 Ore di Le Mans ed il GP di Monaco. Mi dispiace non poter essere al via del Gran Premio quest’anno, ma Monaco sarà l’unica gara del 2017 che salterò, e sarò di nuovo al volante della MCL32 per il GP del Canada”. “Non ho mai corso con una IndyCar finora, e non ho neppure mai guidato in un super speedway, ma sono fiducioso che prenderà confidenza in fretta” – ha proseguito l’asturiano – “Volerò ad Indianapolis subito dopo il GP di Barcellona, e mi eserciterò alla guida dell’auto dal 15 di maggio in poi, sperando di accumulare parecchi km ogni giorno. So bene quanto siano bravi gli uomini di Andretti Autosport, e sarà un onore per me correre con loro”. La “bomba” Fernando la tiene poi per la frase di chiusura del suo comunicato: “Ho vinto due volte il GP di Monaco, e uno dei miei sogni è di ottenere la “Triple Crown” (vittoria nel Gran Premio di Monaco, nella Indy 500 e nella 24 Ore di Le Mans, ndr), una cosa che nella storia è riuscita solamente a Graham Hill. E’ una sfida difficile, ma posso farcela. Non so ancora quando andrò a correre a Le Mans, ma ho intenzione di farlo un giorno. Ho solo 35 anni: ho un mucchio di tempo per riuscirci”.
Inutile dire quanto sia stata importante, nell’organizzazione di questo storico ritorno, la presenza ai vertici McLaren dell’americano Zak Brown: “Da americano che si è innamorato da giovanissimo della F1, ho sempre reputato la Indy 500 una gara fantastica. Per questo motivo sono particolarmente felice di essere riuscito a riportare la McLaren ad Indianapolis nel mio primo anno da Direttore Esecutivo della McLaren.“ Sarà facile riconoscere la vettura di Alonso, dice Brown: “La macchina di Fernando correrà con la livrea in ‘Papaya Orange’ resa famosa dal fondatore, Bruce McLaren, e con la quale Johnny Rutherford ha portato la McLaren alla vittoria nella Indy 500 nel 1974 e nel 1976″. Il nuovo Direttore Esecutivo di Woking non si esime poi dal ringraziare Honda, quel motorista che tanti patemi d’animo sta creando in F1 (“Questo progetto non sarebbe mai stato possibile senza il supporto della Honda”), prima di lanciarsi in una previsione: “Fernando potrà vincere la Indy 500 di quest’anno? Non sono così sciocco da dirlo con certezza, ma mi aspetto che possa essere in lotta. Mettiamola così: il team in cui andrà a correre ha vinto la gara l’anno scorso, utilizzando lo stesso motore Honda, e lui è uno dei piloti migliori del mondo. E’ una combinazione interessante”.
Avevate dubbi sul fatto che valesse la pena guardare la Indy 500 2017? Direi che McLaren, la Honda, Andretti Autosport e soprattutto Fernando Alonso vi abbiano appena dato un motivo in più per stare incollati alla TV, la sera del 28 maggio…