Dopo una pausa lunga un mese, la categoria elettrica torna in pista questo weekend, e lo farà sul circuito di Puebla con un double header. Andiamo a scoprire tutti i segreti del Puebla E-Prix.
C’eravamo lasciati l’8 maggio tra le stradine di Montecarlo, con la stupenda vittoria di Antonio Felix Da Costa con la DS Techeetah, che nel Principato ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per difendere il titolo conquistato la scorsa stagione e diventando il sesto vincitore in sette gare. Dopo una lunga pausa per ricaricare le batterie (metaforicamente, s’intende), il mondiale elettrico tornerà a calcare le piste internazionali, e, per la prima volta dopo un anno e mezzo, lo farà fuori dall’asse Europa – Medio Oriente. Infatti, la Formula E tornerà nel continente americano, e precisamente in Messico, dove l’ultima gara si era disputata il 15 febbraio 2020. Da lì sono cambiate tante cose, prime tra tutte il circuito: non sarà infatti il tracciato dedicato ai fratelli Rodriguez, teatro delle quattro gare disputate in America Centrale, ad ospitare le due corse, ma queste si sposteranno di circa un centinaio di chilometri, fino ad arrivare ad Amozoc, nei pressi di Puebla, sul circuito dedicato a Miguel E. Abed.
Se questo nome non vi è nuovo, avete ragione: qui tra il 2005 e il 2009 si sono disputate quattro gare del WTCC, il Campionato Mondiale Turismo. Per la terza volta quindi, dopo Città del Messico e Valencia, la FE va a correre su un circuito permanente. La scelta è stata fatta per motivi legati al Covid: attualmente, infatti, l’Hermanos Rodriguez attualmente è un ospedale da campo, e sarebbe stato impossibile farci correre le monoposto elettriche. In ogni caso, il tracciato di Amozoc è comunque molto impegnativo: ricavato da un ovale (nella classica tradizione americana), questo si trova a 2324 metri sul livello del mare, rendendolo molto faticoso a livello fisico per i piloti. Delle diciotto combinazioni possibili, i Puebla E-Prix si disputeranno su una versione leggermente rivisitata dell’International Short Course: leggermente, perché curva 7 e curva 8 saranno leggermente modificate, portando il tracciato dai 2.93 km ai 2.98 della configurazione elettrica. Comunque, la pista presenta 15 curve, 6 a destra e 9 a sinistra, compresa l’ultima curva, il curvone dell’ovale, lasciato integro senza chicane in mezzo. Le vetture inizieranno e termineranno la gara nello stesso punto, cosa non scontata in Formula E. Infine, l’Attack Mode sarà posto all’esterno di curva 8.
Per quanto riguarda record e albo d’oro, ovviamente non c’è nessuno di questi per il Puebla E-Prix. Per le gare in Messico, tuttavia, ci sono le cinque corse disputate nella capitale, che ovviamente possono contare: in terra americana il più vincente è Lucas Di Grassi, vincitore nel 2017 e nel 2019. Proprio la gara del 2019 fu una delle più memorabili della storia della categoria: la pole fu conquistata da Pascal Wehrlein, che sembrava avviato verso una facile prima vittoria in carriera al volante della sua Mahindra; nel cercare di mantenere la leadership, però, il tedesco consumò troppa energia, con la sua macchina che si spense proprio all’ultima curva, consegnando un’incredibile vittoria al fotofinish al pilota brasiliano. Resta però difficile che i due possano avere occasioni di riscatto questo weekend: Wehrlein è infatti dodicesimo in classifica, mentre Di Grassi è addirittura diciannovesimo. Ma, in fondo, mai dire mai in Formula E. Da segnalare, in merito alle vittorie, anche i successi nel 2016, di Sebastien Buemi, nel 2018 di Jean Eric Vergne e nel 2020 di Mitch Evans.
Infine, è necessaria un’analisi del campionato: per quanto riguarda i piloti, dopo sette gare a guidare la classifica è Robin Frijns, su Virgin. Il pilota olandese è primo a 62 punti senza aver mai vinto neanche una gara, ma è stato autore di una stagione regolare finora, ottenendo due secondi, un quarto e un sesto posto, più una pole position. A seguire, ci sono ben dieci piloti a meno di una gara di distacco, che, ricordiamo, assegna 30 punti: De Vries a 57, Evans a 54, Da Costa a 52, Bird a 49, Vandoorne a 48,Vergne a 46, Rast a 39, Rowland a 35, Dennis a 33 e Mortara a 32, tutti che teoricamente potrebbero affiancarsi o superare Frijns sabato sera. Sul fronte costruttori, invece, si arriva al Puebla E-Prix con una classifica altrettanto serrata: la Mercedes comanda con 105 lunghezze, ma nel raggio di una gara (48 punti) ci sono la Jaguar a 103, la DS a 98 e la Virgin a 81. Arrivati al giro di boa della stagione, le ultime otto gare si preannunciano incandescenti per la lotta per il titolo, e gli appuntamenti di Puebla potrebbero darci più di un indizio sul prossimo campione del mondo. O forse potrebbero confonderci ancora di più le idee. Per scoprirlo, non vi resta che guardare le due gare messicane.
Gli orari.
Come sempre, il Puebla E-Prix sarà visibile sia su Sky che sulle reti Mediaset.
-
Sabato 19 giugno
FP1: 15.00 (45 minuti) (Sportmediaset.it, YouTube, FormulaE.com, Formula E App)
FP2: 17.15 (30 minuti) (Sportmediaset.it, YouTube, FormulaE.com, Formula E App)
Qualifiche: 19.00 (Gruppi + Superpole) (Sportmediaset.com, Sky Sport Action)
E-Prix: 23.00 (45 minuti + 1 giro) (Sky Sport Collection, Sky Sport 1, Canale 20 Mediaset; differita su Italia 1 alle 00.00)
-
Domenica 20 giugno
FP3: 16.15 (45 minuti) (Sportmediaset.it, YouTube, FormulaE.com, Formula E App)
Qualifiche: 19.00 (Gruppi + Superpole) (Sportmediaset.com, Sky Sport Action)
E-Prix: 23.00 (45 minuti + 1 giro) (Sky Sport Collection, Sky Sport 1, Canale 20 Mediaset; differita su Italia 1 alle 00.00)