Dopo più di due mesi d’assenza, questo weekend la F2 tornerà per il round finale sul circuito di Yas Marina, a contorno del GP di Abu Dhabi. Con Felipe Drugovich già incoronato campione a Monza, l’attenzione si sposta tutta su Logan Sargeant, chiamato a conquistare la Superlicenza per confermare il suo posto in Williams per la prossima stagione: ecco cosa deve fare l’americano per riuscirci.
Il circuito
Il circuito di Yas Marina è posto sull’omonima isola, a trenta minuti dalla città di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi Uniti. Inaugurato nel 2009 per ospitare la Formula 1, sorge accanto al Ferrari World, parco a tema dedicato alla Lamborghini Ferrari (ma dai?). Il bellissimo layout è stato modificato lo scorso anno a seguito di alcune critiche volte al disegno di Hermann Tilke, accusato di essere poco spettacolare e con poche possibilità di sorpasso, e alle quali si è risposto togliendo uno dei pochi che c’erano: nella sua versione attuale, la pista misura 5281 metri, ruota in senso antiorario (uno dei pochi del calendario F2 insieme a Baku e Imola) e presenta 16 curve, 8 a destra e altrettante a sinistra. Due le zone DRS, la prima sul lungo rettilineo tra curva 5 e curva 6, che rappresenta praticamente l’unica possibilità di sorpasso (e in cui si trova anche la Speed Trap), e l’altra nel rettilineo seguente tra le curve 7 e 9: il Detection Point è lo stesso, ed è posto prima di curva 5. La principale caratteristica di questo circuito, piatto e senza particolari variazioni altimetriche, oltre al fatto che si corra in notturna, è la corsia box, che passa sotto il rettilineo del traguardo andando a ricongiungersi alla pista in curva 3. Infine, per quanto riguarda il record della pista, questo è stato stabilito lo scorso anno dal re del mercato estivo Oscar Piastri con la sua Prema, che girò in 1:37.077 ad una media di 199.960 km/h, tempo che gli valse la pole position.
Nel corso del weekend arabo, i piloti di F2 dovranno disputare due gare, la prima, la Sprint del sabato, da 23 giri (121.348 km), e la seconda, la Feature della domenica, da 33 (174.158 km); in quest’ultima ci sarà il pit stop obbligatorio, e a questo proposito è bene ricordare che la Pirelli porterà gomme Soft a banda rossa e Medium a banda gialla, una scelta più conservativa di quella dello scorso anno, quando al posto delle morbide vennero portate le Supersoft a banda viola. Nonostante la mescola molto morbida, lo scorso anno Piastri fece 24 giri sulle gomme più tenere, prima di passare a quelle più dure per concludere la Feature Race. Le altre due gare, invece, vennero vinte da Jehan Daruvala sulla Carlin e da Guanyu Zhou sulla Uni Virtuosi.
Analisi del campionato: cosa deve fare Sargeant per ottenere la Superlicenza
Come già detto, Felipe Drugovich (che tra l’altro questo weekend proverà l’Aston Martin nelle FP1) ha vinto il titolo a Monza; tutta l’attenzione si sposta quindi su Logan Sargeant, che deve ottenere la Superlicenza per poter correre in Williams il prossimo anno, squadra che l’ha già confermato nel weekend di Austin prima ancora della matematica certezza che potesse correre. L’americano in questo momento è messo bene in classifica: è infatti terzo a 135 punti dietro Drugovich (241) e Pourchaire (164), con ancora la possibilità di andare a prendere il francese. Dietro il pilota della Carlin c’è però un gruppetto molto agguerrito, composto da Doohan, Daruvala e Fittipaldi a 126, Lawson a 123, Vesti a 117, Iwasa a 114 e Vips a 110: per ottenere la Superlicenza, Sargeant deve chiudere almeno in quinta posizione in classifica, cosa che gli garantirebbe i 12 punti necessari per arrivare a 40; anzi, in realtà potrebbe chiudere anche sesto, a patto che non prenda nessuna penalità, perché in tal caso avrebbe due punti extra per aver disputato un intero campionato FIA senza prendere punti di penalità. Con 39 punti ancora a disposizione, in linea teorica gli bastano due piazzamenti in top 5, ma deve stare attento che la pressione non gli giochi brutti scherzi.
Oltre al discorso Sargeant, c’è ancora in ballo il titolo squadre: MP e ART sono appaiate in testa alla classifica a 281 lunghezze, ma anche la Carlin (258) e la Prema (224) hanno ancora residue chance di giocarsela, con un sistema di punteggio che lascia ancora 65 punti sul tavolo.
Infine, novità del weekend sarà l’esordio del vicecampione della F3 Zane Maloney, promosso dalla Trident nella categoria maggiore al posto di Calan Williams: per il pilota nativo delle Barbados sarà un buon banco di prova per la prossima stagione, in cui, nonostante non sia ancora stato confermato, probabilmente correrà per la squadra italiana. Chi invece è già stato confermato per il 2023 è il terzo classificato della F3 2022, Oliver Bearman, che resterà in Prema facendo il salto di categoria, mentre Dennis Hauger passerà da quest’ultima alla MP Motorsport al posto del campione uscente (nel vero senso della parola, visto che esce dalla categoria) Felipe Drugovich.
Orari
Tutte le sessioni saranno visibili come sempre su Sky Sport F1, canale 207 del digitale terrestre.
Venerdì 18 novembre
- Prove Libere: 08.35 (45 minuti)
- Qualifiche: 12.30 (30 minuti)
Sabato 19 novembre
- Sprint Race: 13.20 (23 giri o 45 minuti + 1 giro)
Domenica 20 novembre
- Feature Race: 10.00 (33 giri o 60 minuti + 1 giro)