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F2, Russell e De Vries si prendono la Francia, ma che spettacolo gli italiani!





A Le Castellet vincono Russell e De Vries ma Luca Ghiotto porta a casa un incredibile doppio podio. Ottimo weekend anche per Fuoco. Continuano i disastri Mecachrome e Maini scoppia a piangere accusando la squadra alla fine della Sprint Race.
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GARA 1:

La pioggia comincia a cadere proprio allo spegnimento dei semafori creando grandi problemi ai piloti, tutti partiti su gomme slick. Per la prima metà di gara il pacchetto di mischia continua a rimescolarsi garantendo grande spettacolo e numerosi errori e colpi di scena. Ne approfittano George Russell, polesitter del GP, e Sergio Sette Camara per prendere il largo.
Il duo di testa continua ad inanellare giri veloci e a strapparsi vicendevolmente centesimi di secondo ad ogni tornata. Passa primo sul traguardo proprio l’inglese, impeccabile nella gestione degli attacchi di Camara.

Dietro di loro il vuoto: Roberto Mehri conclude una solida corsa in terza posizione staccato di mezzo minuto dal duo di testa. In serata però la doccia fredda: lo spagnolo viene squalificato per irregolarità nella pressione degli pneumatici e cede il bronzo a un incredibile Luca Ghiotto. Il pilota vicentino era partito dalla quinta piazza ma lo stallo di Norris davanti a lui al via e un testacoda nel primo giro lo avevano gettato in diciasettesima posizione. Una guida magistrale sul bagnato lo aveva portato in pochi giri in ottava piazza, ma un’ulteriore perdita del posteriore lo relega nuovamente nelle retrovie. Prima che la pista si asciughi, tuttavia, Ghiotto compie una rimonta strepitosa fino a quello che sarà poi il terzo gradino del podio. Entusiasmo misto ad amarezza per lui che rimane col dubbio di cosa avrebbe potuto raggiungere senza i due errori, in quella che ha definito “la gara più pazza della mia vita”.

Grandissima prestazione anche per Antonio Fuoco che chiude quarto. Il tutto viene incorniciato dal deficit lasciatogli da un Drive-Through combinatogli per aver riacceso la macchina in griglia dopo uno stallo appena prima del giro di ricognizione.
Chiude quinto Nyck De Vries, seguito da Delétraz e Latifi. L’ottava posizione e l’annessa partenza al palo in gara due appartengono a Makino, il rookie nipponico in forza a Russian Time. Chiudono la zona punti Fukuzumi e Maini.

Continuano i problemi di affidabilità per le Dallara motorizzate Mecachrome. Le falle sono situate soprattutto nello stacco della frizione che porta le vetture allo stallo e al sensore dell’acceleratore che di fatto lascia i piloti senza potenza. Tra tutti i coinvolti, senza sorpresa innumerevoli, spiccano i nomi illustri di Norris e Markelov che potrebbero vedere la propria lotta per il titolo decisa da episodi di inaffidabilità del propulsore. Non una grande situazione per chi deve pagare più di 100.000 euro a gara per dimostrare al mondo di meritarsi la Formula 1…
Di seguito la classifica completa di Gara 1:

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GARA 2:

Sei macchine, oltre un quarto dello schieramento, si ritrovano ferme in pitlane per stalli alla partenza della Sprint Race. Neanche a dirlo, tra di loro c’è l’immancabile Paolino Paperino delle quattro ruote Artem Markelov, nonché il vincitore di Gara 1 George Russell.
Il decimato pacchetto di mischia che riesce ad avviarsi correttamente perde a gara in corso, ovviamente per problemi al motore, anche il pole-sitter Makino. Nella confusione generale Nicholas Latifi, che nelle prime curve era riuscito a prendere la testa della corsa, viene lentamente inghiottito dal gruppo lasciando così strada libera a De Vries.

L’olandese del vivaio McLaren riesce così a portare a casa saldamente la prima vittoria stagionale per il team Prema, che per la prima volta dal suo ingresso nella serie nel 2016, non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa per dominare incontrastata come nelle precedenti stagioni.
L’altro sprazzo di Italia sul podio è rappresentato da un Luca Ghiotto in stato di grazia assoluta. Riesce infatti, pur partendo sesto, a conquistare il terzo posto arrivando a soli due decimi da Delétraz che chiude secondo.

Altra prestazione superlativa anche per Antonio Fuoco che chiude come nella Feature Race in quarta posizione. Rimonta pazzesca per il Leader di classifica Lando Norris che approfitta degli zeri di Russell e Markelov per racimolare pochi ma pesanti punti, conquistando il quinto posto.
A portarsi a casa gli ultimi posti valevoli valevoli per l’iride sono Sette Camara, Albon e Latifi. Il canadese tuttavia potrebbe essere penalizzato -e dunque costretto a lasciare l’ultimo punto a Ferrucci- per aver tagliato la maggior parte delle curve dell’ultimo giro con la scusante di un grave danno all’ala anteriore ottenuto in un contatto con Norris.
Piange, urla e singhiozza nel team radio a fine gara Arjun Maini. L’alfiere Trident punta pesantemente il dito contro il proprio muretto, accusandolo di non credere in lui e di non supportarlo mai. “Non voglio più correre in questo campionato!”, tuona frustrato prima di chiudere la radio. Le motivazioni reali di questo sfogo non ci è dato saperle, non conoscendo i retroscena nel box, ma noi abbiamo comunque provato a spiegarli (clicca qui per l’articolo in questione).
Di seguito la classifica completa di Gara 2:
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CLASSIFICA:

Mentre Russell ricuce parzialmente il gap da Norris -ancora in testa al campionato-, il duo di testa si stacca dagli inseguitori in attesa del prossimo appuntamento tra una sola settimana al Red Bull Ring. Di seguito la classifica iridata:

 

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Tags : f2 2018formula 2 franciagp2
Carlo Ferraro

The author Carlo Ferraro

Classe tanta e '96, comincio a seguire la Formula 1 all'età di sette anni. Da lì la passione per le corse non smette di crescere, fino a far diventare il motorsport parte integrante della mia quotidianità. Ad oggi, tramite FuoriTraiettoria, sono accreditato Formula 1 e Formula 2.