La F2 è andata in scena a Jeddah per il secondo appuntamento stagionale. Weekend disastroso per i due leader del campionato Pourchaire e Boschung che però mantengono le prime due posizioni grazie all‘ottimo fine settimana in Bahrain. In Arabia Iwasa ha vinto la Sprint Race e Vesti la Feature mentre ancora scarseggiano i risultati per alcuni dei protagonisti più attesi come Martins e Bearman.
Qualifiche F2 Jeddah: dominio di Martins davanti a Bearman e Pourchaire
Il weekend di Jeddah sembrava iniziato bene per Martins, capace di conquistare la pole position e i due punti ad essa correlati nella giornata d venerdì con ben 7 decimi di vantaggio sul primo degli inseguitori: Oliver Bearman. Terzo posto per l’allora leader del campionato Theo Pourchaire davanti al pilota dell’Academy Alpine Jack Doohan. Hanno chiuso in top ten anche Daruvala, Iwasa, Vesti, Maini, Boschung e Crawford.
Sprint Race: Iwasa bravo a gestire tra le safety car, Martins si conferma il più veloce
Giusto il tempo di invertire la top ten per formare la griglia di partenza della Sprint Race e tutto era pronto per la prima gara del weekend. Il primo dei venti giri ha visto Iwasa e Martins mettere in mostra tutto il loro talento: i due piloti, partiti rispettivamente in quinta e decima posizione, si sono portati in prima e sesta nel giro di soli 6 km. Di tutt’altra pasta Maloney, finito in testacoda in curva due senza contatti mentre lottava nelle retrovie con Novalak. Macchina spenta e Safety Car costretta a fare la sua prima apparizione in pista. La top ten durante questa neutralizzazione vedeva due dei sei piloti Red Bull al comando, Iwasa e Crawford, seguiti da Boschung, Maini, Daruvala, Martins, Bearman, Doohan, Pourchaire, Vesti, Correa e Leclerc.
Dopo la ripartenza avvenuta nel corso del quinto giro Crawford ha subito perso la seconda posizione superato da Boschung mentre peggio, molto peggio, faceva Maini, capace di perdere la posizione nei confronti di Daruvala, Bearman e Martins nel corso del quinto giro e da Pourchaire nel corso del sesto grazie a un attacco “da lancio”* del francese. Una manovra che il buon Theo ha provato a ripetere durante il giro successivo per sopravanzare Martins, ma che si è trasformata in un attacco kamikaze nel momento in cui Pourchaire è arrivato talmente lungo da travolgere l’incolpevole Bearman che si trovava davanti ai due francesi in lotta. Safety Car in pista per altri 3 giri e 5 posizioni di penalità per Pourchaire in vista della Feature Race.
*[Chiamasi “attacco da lancio” una manovra in cui il pilota si lancia senza timore e senza istinto di conservazione alcuno all’interno dell’avversario senza alcuna certezza di successo della stessa]
Alla ripartenza Crawford ha perso posizioni ed è scivolato fino alla quinta dietro a Iwasa, Boschung, Daruvala e Martins. Subito dietro a Iwasa invece è andata in scena una bella lotta fatta di sorpassi e controsorpassi tra Boschung e Daruvala che ha visto l’indiano prevalere sullo svizzero. Tempo un giro e anche Martins è riuscito a sopravanzare il neutrale Ralph. I primi tre, Iwasa, Daruvala e Martins, hanno così iniziato a darsi battaglia. Gli attacchi di Daruvala si sono scontrati contro la ferrea difesa di Iwasa. Nel tentativo di conquistare la gloria della vittoria l’indiano ha però esposto il fianco agli attacchi del prode Martins che ne ha approfittato senza remore per portarsi in seconda posizione. Ispirato da cotale lotta anche Vesti, ai margini della zona punti, approfittava della sua velocità per sopravanzare Doohan e Crawford. La classifica finale ha così visto Iwasa trionfare davanti a Martins (che ha portato a casa anche il punto per il giro più veloce) e Daruvala. Boschung, Maini, Vesti, Doohan e Hauger invece sono andati ad occupare le restanti posizioni a punti. Grazie al quarto posto Boschung è riuscito a sopravanzare Pourchaire in testa al campionato mentre Crawford si è visto privare della gioia di conquistare il suo primo punto stagionale proprio all’ultimo metro perdendo un arrivo in volata con Hauger.
Feature Race: Martins fa e disfa, Bearman pure. Ne approfitta Vesti
Alla partenza della Feature Race da 28 giri Bearman è stato subito bravo a bruciare Martins e conquistare la prima posizione. Dietro di loro partiva bene anche Vesti passato da sesto a quarto. Al termine del primo giro un contatto tra Cordeel e Benavides in lotta per la gloriosa penultima posizione costringeva la direzione gara a imporre il regime di Virtual Safety Car per recuperare la macchina di Benavides. Solo un danno all’ala anteriore per Cordeel, che così ha potuto ripararla ai box e continuare la sua corsa staccato di 30 secondi dal penultimo.
Alla ripartenza Bearman ha subito provato a costruire un bel margine sugli inseguitori arrivando ad avere 1.8 secondi su Martins, ma nel far ciò ha probabilmente stressato troppo le gomme e il suo tesoretto ha iniziato ad essere eroso giro dopo giro. Al termine del sesto giro è iniziato il valzer dei pit stop con Doohan, Vesti, Iwasa, Maini e Pourchaire. Un giro dopo era il turno di Bearman, Martins, Daruvala e Boschung. Il comando della gara è passato quindi nelle mani dei piloti che avevano scelto di partire con gomme più dure ovvero Leclerc, Fittipaldi, Hadjar, Maloney, Verschoor e Stanek. A partire dal decimo giro è iniziata la parabola discendente di Bearman: l’inglese ha subìto un attacco da Martins in curva 1 in cui però il francese lo ha sopravanzato andando oltre i limiti della pista. Posizione restituita e attacco ritentato con successo al giro successivo. Nello stesso giro Bearman è stato anche superato dal compagno di squadra Vesti prima di andare lungo in curva 23. Nei giri successivi Martins e Vesti si sono rubati a vicenda il giro più veloce mentre Bearman ha confermato di non gradire curva 23 finendoci in testacoda e perdendo le posizioni su Doohan, Daruvala e Iwasa.
Martins, vedendo le difficoltà del rivale della Prema, ha probabilmente deciso di finire in testacoda pure lui in curva 4 al giro successivo in segno di solidarietà. Ritiro per il campione della F3 2022 e regime di Virtual Safety Car invocato nuovamente per questa sua PERZIANATA.
Tra il 18° e il 23° giro i piloti che erano partiti con le gomme più dure hanno effettuato la sosta obbligatoria per passare alla mescola più morbida: è così iniziata una rincorsa alla ricerca dei punti perduti. Rincorsa che ha visto il giro veloce passare di mano in mano finché non è terminato in quelle di Leclerc e Bearman perdere una posizione dietro l’altra nei confronti di chi si era appena fermato. La classifica finale ha così visto Vesti vincere davanti a Doohan e Daruvala. A punti anche Iwasa, Hauger, Verschoor, Fittipaldi, Leclerc, Hadjar e Bearman. Ingloriosamente fuori dai punti coloro che occupavano le prime 4 posizioni in classifica in campionato prima della gara: Pourchaire tredicesimo, Boschung diciottesimo, Maini dodicesimo e Maloney diciassettesimo.
Jeddah piangere
Pourchaire esprime il suo rammarico dopo aver conquistato ben zero punti in Arabia
In basso le classifiche piloti e team dopo il weekend di Jeddah.