8°, distante quasi 2” dal crono di Charles Leclerc e, soprattutto, dopo avere abortito gli ultimi due giri veloci che gli avrebbero verosimilmente consentito di agguantare la pole position nelle qualifiche del Gran Premio di Singapore.
È così che le TV e i giornalisti di tutto il mondo hanno incontrato Max Verstappen al termine delle prove ufficiali di Marina Bay, quelle che rischiano di costringere il Campione del Mondo in carica a una delle gare più complesse dell’intera stagione 2022. L’olandese, che proprio a Singapore era consapevole di avere in canna il primo Match Point nei confronti di Charles Leclerc, nella domenica asiatica sarà chiamato a un’impresa tutt’altro che semplice: risalire la china in un toboga cittadino fino a riagguantare Sainz, Hamilton, Perez e proprio il #16 della Ferrari, pronti a scattare dalle primissime file dello schieramento.
A complicare la vita del #1 ha provveduto uno dei pochi veri sbagli fatti dagli uomini di Milton Keynes nel corso di questa stagione. Entrambi i tentativi abortiti da Max Verstappen, tanto il primo che era zeppo di settori fucsia quanto il secondo che gli avrebbe comunque permesso di conquistare la pole, sono stati infatti condizionati da un solo e unico fattore: l’errore, commesso dal muretto Red Bull, nel calcolo del carburante imbarcato a bordo della RB18.
Dopo essersi sfogato con un team radio contenente più “bip” di un messaggio scritto in alfabeto Morse, è stato proprio Max Verstappen a confermare quella che sin dall’inizio era parsa l’ipotesi più quotata. “Avevamo finito la benzina, e se avessi completato quell’ultimo giro non avrei avuto abbastanza carburante sulla vettura” – spiega il #1, facendo riferimento al quantitativo minimo di carburante che ciascuna monoposto deve avere al termine delle qualifiche per non incappare nella squalifica dalla sessione – “Questi sono aspetti che possono essere controllati nel Q3, dunque ce ne saremmo dovuti rendere conto prima. Non è accaduto, ed è stato sempre questo il motivo per cui ho dovuto abortire il giro precedente”.
“Mi avevano chiesto di dare tutto nell’ultimo passaggio, ma con il senno di poi si è rivelata una decisione sbagliata” – ha aggiunto l’olandese – “Io però non sono a conoscenza del livello di carburante presente in auto, e non è davvero accettabile quello che è accaduto. So bene che non è accettabile neppure quando sono io a sbagliare qualcosa, ma entrambe le parti devono cercare di fare il proprio lavoro nel miglior modo possibile. Quello che è successo oggi semplicemente non dovrebbe accadere”. “La gara è ora compromessa: questo non è un circuito come Spa o Monza, dove si può superare agevolmente per poi cercare di vincere. Domani penso che dovrò affrontare una corsa molto frustrante, durante la quale passerò molto tempo bloccato dietro ad altre vetture”, ha infine concluso Verstappen. Alle cui parole bisognerà smettere di credere una volta per tutte se domani, dopo appena cinque giri, dovesse già ritrovarsi alle spalle dei primi quattro.