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F1, PL2 GP Sochi: Bottas comanda davanti a Hamilton. Giovinazzi a muro





La classifica di queste PL2 potrebbe essere usata come griglia di partenza della gara nel caso in cui domani arrivi il diluvio universale sul circuito di Sochi. Nel dubbio Bottas ha fatto segnare ancora una volta il miglior tempo davanti al compagno di squadra. Bene anche Norris e Gasly. La sessione è stata interrotta da una bandiera rossa a causa di un testacoda di Giovinazzi terminato contro le barriere.

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Bottas, il finlandese volante di Sochi | © LAT Images

Le due notizie di giornata sono legate al cambio di power unit: in McLaren una perdita idraulica ha costretto la casa inglese a sostituire il motore Mercedes sulla monoposto di Daniel Ricciardo. Il pilota australiano ha perso i primi 25 minuti della sessione però non verrà penalizzato in gara perché gli elementi montati erano già stati utilizzati in gare precedenti. Discorso diverso per Max Verstappen: come anticipato nel corso delle PL1 l’olandese ha sostituito l’unità propulsiva tra le due sessione. Al contrario di Ricciardo però la Red Bull ha montato un nuovo motore sulla monoposto #33 e ciò costringerà l’olandese a partire dal fondo della griglia insieme a Leclerc.

A metà delle PL2 si sono registrati anche due testacoda in uscita da curva 10. Protagonisti Leclerc e Giovinazzi. Leclerc si è girato nel giro di uscita dai box, quindi con gomme ancora fredde. Il pilota monegasco si è fermato in traiettoria mentre sopraggiungeva la Red Bull di Sergio Perez che è riuscito ad evitarlo. L’alfiere dell’Alfa invece ha colpito le barriere con vigoria distruggendo l’alettone posteriore. La direzione gara è stata costretta ad esporre la bandiera rossa per permettere ai commissari di rimuovere la monoposto #99.

Passando ai tempi, Mercedes ha confermato la sua forza segnando i tempi più veloci: 1:33:593 per Bottas, 1:33:637 per Hamilton. Anche sul passo gara la squadra tedesca è sembrata irraggiungibile per gli altri. Se proprio volgiamo andare a cercare il pelo nell’uovo nelle prestazioni Mercedes, c’è da dire che Hamilton è arrivato lungo durante una simulazione di pit stop, facendo cadere un meccanico. Per fortuna nessuna conseguenza per il malcapitato. Dietro le imprendibili frecce nere troviamo Gasly e Norris. Il pilota francese ha beneficiato di una scia per far segnare il tempo più veloce nel primo settore, ma la sua terza prestazione non è solo frutto di fortuna. L’Alpha Tauri #10 ha mostrato anche un ottimo passo gara con tanta benzina prima di perdere l’alettone anteriore passando sui cordoli in uscita da curva 2. La McLaren di Norris invece, oltre ribadire il ruolo di terza forza del team inglese, ha fatto intravedere qualche problema di stabilità al posteriore con diversi sovrasterzi nel corso delle PL2.

Non male le Alpine in quinta e ottava posizione con Ocon e Alonso. Tra di loro si inseriscono Verstappen e Sainz. Il pilota olandese, sebben distante un secondo dalla vetta in classifica, ha girato con ottimi passaggi nella simulazione di gara. Qualche grattacapo in più però per quanto riguarda la scelta dell’assetto da usare. Il #33 infatti si è lamentato di non riuscire a sorpassare una Williams per la poca velocità massima in rettilineo. Se questo inconveniente non venisse risolto la gara si potrebbe rivelare un calvario per lui. Nona e decima posizione per Vettel e Leclerc. Il tedesco è stato costantemente più veloce del compagno di squadra Stroll (quindicesimo) fin da questa mattina mentre il monegasco si è concentrato più sul passo gara.

 

Il più veloce tra i team di bassa classifica è stato Kimi Raikkonen, dodicesimo. Dietro di lui Russell e Giovinazzi, autore di un incidente a 20 minuti dal termine. Williams e Alfa Romeo hanno fatto segnare prestazioni molto simili sia durante le simulazioni di qualifica che sui long run, vedremo se qualcuno di loro riuscirà ad andare a punti. Chiudono la classifica, come da tradizione, le due Haas di Mazepin e Schumacher. La monoposto di proprietà americana è molto difficile da guidare e costringe i piloti ad effettuare molte correzioni e talvolta li porta a bloccare le ruote in frenata.

Discorso a parte per Ricciardo e Tsunoda. Il pilota australiano, dopo esser rimasto ai box nei primi 25 minuti per permettere ai meccanici di completare la sostituzione della PU, ha condensato il programma di lavoro nella restante parte della sessione e ha trovato traffico durante la simulazione del giro veloce. Il suo tempo (diciassettesimo a 1.5 s da Norris) non è quindi rappresentativo. Non ha scusanti invece Tsunoda, ancora una volta staccatissimo da Gasly.

In basso la classifica finale della PL2.

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Tags : bottasf1giovinazzimercedessochi
Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io