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4 RuoteFormula 1Su pista

Norris: “Max è andato oltre il limite, se non lo avessi evitato mi sarei ritirato dalla gara”





Lando Norris chiude in seconda posizione il GP del Messico e recupera così 10 punti su Max Verstappen, solo 6° alla bandiera a scacchi dopo una penalità di ben 20 secondi per comportamenti scorretti nel duello ruota a ruota con il rivale. Dopo la gara, Norris riflette sulla sua battaglia con Verstappen e sull’andamento generale del weekend.

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© McLaren Media Centre

Ci risiamo. Dopo appena una settimana dal controverso duello tra Norris e Verstappen in quel di Austin, i due rivali sono stati protagonisti in Messico di una nuova battaglia ruota a ruota, che ha visto però uscire vincitore il #4 della McLaren. Il campione del mondo in carica questa volta esagera in ben due occasioni dopo la ripartenza dalla Safety Car: prima in curva 4 accompagna fuori pista – con tanto di lieve toccatina – il britannico, il quale stava tentando un sorpasso all’esterno, poi si lancia in un disperato tentativo all’interno di curva 8 che porta entrambi fuori pista, favorendo (come ad Austin) Charles Leclerc, che in un solo colpo passa da quarto a secondo. Max Verstappen prenderà una penalità di 10 secondi per ciascuna delle scorrettezze, per un totale di 20 secondi da scontare al primo (e unico) pit stop della gara, finendo così fuori dalla lotta per il podio e arrivando infine sesto, dietro anche a entrambe le Mercedes. Norris, a causa del tempo perso con Verstappen, non riesce a recuperare terreno sufficiente su Sainz, vincitore del GP, e chiude “solamente” secondo, guadagnando 10 punti nel mondiale piloti.

Nel post-race show su F1-TV, Lando Norris commenta così il suo duello con Verstappen: “Prima di una gara mi aspetto sempre di avere delle belle battaglie, pulite. Ovviamente mi aspetto duelli duri con Max. Non voglio lamentarmi, perché questo è ciò che amo: cominciare una gara sapendo che avrò delle belle battaglie in pista. Ma cose come quelle di oggi sono un po’ oltre tutto ciò per come la penso io, e ovviamente anche per come la pensano i commissari. Penso che non sia come a molti piaccia correre. Ho tanto rispetto per Max, e voglio duellare duramente con lui, ma se oggi non avessi fatto quello che ho fatto, se non lo avessi evitato mi sarei probabilmente ritirato. Ho comunque giocato le mie carte, sapevo cosa aspettarmi. Ho guadagnato punti, ora dobbiamo semplicemente mantenere la testa bassa.

La McLaren è sembrata la vettura più veloce in Messico, specialmente nel secondo stint quando, una volta liberatosi del “tappo” Verstappen, Norris ha potuto mostrare tutto il potenziale della MCL38 su gomma dura, recuperando terreno su entrambe le Ferrari, che sembravano avviate verso una doppietta. Il #4 riesce a superare Leclerc, ma il distacco da Sainz è troppo grande e deve accontentarsi del secondo posto. “La gara è stata buona sia per il passo che per la strategia” riflette Norris. “Riuscire a stare in corsa, non avendo nessun contato e mantenendo la macchina tutta intera ci ha permesso di rimanere in lotta fino alla fine, quando avevamo un passo molto competitivo. Mi sarebbe molto piaciuto avere qualche giro in più, ma Carlos oggi è stato davvero forte, soprattutto nel primo stint. Nel primo stint è complicato fare qualcosa perché tutti sono sulla stessa mescola con lo stesso numero di giri. Avere aria pulita in quella fase è paradisiaco. Nel secondo stint eravamo chiaramente la macchina migliore. Ci rassicura sapere che il pacchetto oggi fosse buono, non ci aspettavamo forse di essere così competitivi. Stiamo parlando di piccoli dettagli, non è che la nostra macchina oggi fosse più veloce della loro (Ferrari ndr). Un po’ è gestione, un po’ può essere altro, per esempio il vento è cambiato ad un certo punto: nel primo stint era in una direzione per cui facevo abbastanza fatica, a metà gara è cambiato e la macchina è tornata competitiva immediatamente. Non sempre si riduce tutto a chi ha la macchina più veloce in un dato giorno. Oggi ho guidato bene, sono contento dei punti che abbiamo ottenuto, anche se le Ferrari ci stanno raggiungendo. Ho fatto il meglio che potevo.

Norris si trova ora a 47 punti da Verstappen con 4 gare rimanenti (più due sprint), alla guida di una McLaren sempre più in forma al contrario di una Red Bull sempre più affaticata. Il mondiale piloti sembra più aperto e teso che mai, ed episodi come quelli di Austin e Messico potrebbero rivelarsi decisivi in un eventuale finale testa a testa tra i due. Nel frattempo Ferrari è pronta ad approfittare di eventuali passi falsi dei rivali per ambire al mondiale costruttori. L’appuntamento ora è per il prossimo weekend in Brasile, a concludere il trittico tutto americano.





Tags : f1f1 2024gp messiconorrisverstappen
Mattia Pantiri

The author Mattia Pantiri

Classe 1997, seguo assiduamente la F1 dal 2010, ed essendo tifoso Ferrari potete immaginare il resto. Vivo a Leiden, in Olanda, dove sto facendo un dottorato in fisica. Scrivo da un anno e mezzo per Fuori Traiettoria, principalmente vi racconterò la Formula 1 e qualche volta anche la Indycar.