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F1, pioggia di investigazioni dopo le qualifiche del GP d’Australia





Al termine delle qualifiche del GP d’Australia ben 8 piloti (Leclerc, Perez, Vettel, Tsunoda, Stroll, Latifi, Zhou e Albon) hanno catturato l’attenzione dei commissari per infrazioni varie. Al termine delle investigazioni sono state elargite sanzioni per Stroll, Vettel, Tsunoda e Albon mentre gli altri quattro se la sono cavata senza conseguenze.

investigazioni
© Clive Mason/Getty Images/ Red Bull Content Pool

Stroll e Latifi erano stati messi sotto investigazione per l’incidente che li ha visti protagonisti durante il Q1 delle qualifiche del GP d’Australia. Dopo aver rivisto le immagini e sentito i due piloti i commissari hanno dato 3 posizioni di penalità e tolto due punti sulla patente a Stroll per aver causato il contatto. Il canadese dell’Aston Martin è stato giudicato colpevole a causa della sua “mancanza di consapevolezza della situazione durante la manovra di sorpasso di Latifi“.

L’incidente tra i due canadesi Stroll e Latifi

Le investigazioni hanno riguardato anche l’altro pilota di casa Aston Martin, Sebastian Vettel, per non aver rispettato il limite di velocità in pit lane durante il suo unico giro di qualifica. Poco spazio alle interpretazioni in questo caso e 600 euro di multa per il team. Decisamente un sabato da dimenticare per la squadra inglese che in mattinata aveva visto i suoi due piloti finire contro le barriere durante le PL3.

Sergio Perez era invece finito sotto investigazione per non aver rallentato a sufficienza in regime di bandiera gialla. I commissari, dopo aver rivisto la telemetria in cui la squadra ha mostrato come il pilota avesse frenato 50 metri prima rispetto al giro precedente, hanno scagionato il messicano che potrà mantenere la sua terza posizione in griglia.

Non così fortunato Albon, che si era fermato in pista al termine del Q1. Sulla monoposto numero 23 erano presenti solo 330 millilitri di benzina e quindi non è stato possibile prelevare il litro necessario per effettuare le analisi. Il pilota anglo-thailandese di conseguenza è stato squalificato dalla sessione.

Leclerc, Tsunoda e Zhou sono invece stati convocati dai commissari per aver percorso il giro di rientro ai box troppo lentamente. Al termine delle investigazioni si è deciso per un “no further action” per il monegasco della Ferrari e il cinese dell’Alfa Romeo mentre il #22 dell’AlphaTauri è stato punito con una reprimenda, già la terza della stagione. Ricordiamo che da quest’anno la penalità di 10 posizioni sulla griglia scatta dopo cinque reprimende e non più dopo tre. La differenza di trattamento è data dal fatto che Leclerc e Zhou hanno girato lentamente per far passare diverse vetture che erano impegnate nel loro giro veloce mentre Tsunoda è andato piano senza motivo rientrando ai box al termine delle qualifiche.





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Fabio Catalano

The author Fabio Catalano

Appassionato di motorsport e dinosauri, motivo per cui provo a inserire riferimenti a questi ultimi negli articoli di Formula 1. D’altronde se lo fa AO Racing posso farlo anche io