Durante le PL2 del GP di Gran Bretagna le squadre hanno dovuto recuperare il tempo perso durante la prima sessione di prove libere. Il programma di lavoro, simile per tutti, ha visto un primo run seguito dalla simulazione di qualifica e poi dalla simulazione di gara. Al termine della sessione Carlos Sainz ha preceduto Lewis Hamilton e Lando Norris.
Date le numerose novità portate dai team, diversi hanno utilizzato la flow viz per validare i risultati ottenuti in fase di progettazione. Tra questi a spiccare è stata la Williams, che ha coperto di vernice rossa l’intero lato destro della monoposto di Albon. Flow viz usata anche in casa Ferrari sull‘ala posteriore della monoposto di Leclerc.
Durante il primo run si sono viste tutte le mescole di gomma in pista mentre ogni squadra seguiva il proprio programma di lavoro. Ferrari e Red Bull sono scese in pista con gomme medie facendo una decina di giri. La squadra italiana è parsa qualche decimo più veloce dei rivali austriaci nei primissimi giri, segno di una migliore messa a punto iniziale, per poi mantenere il vantaggio durante tutto il primo run. La Mercedes ha invece differenziato la scelta tra i due piloti, montando gomme medie sulla monoposto #44 e le hard sulla #63. Il sette volte campione del mondo è rimasto a qualche decimo dalle Red Bull a parità di mescola mentre Russell ha fatto segnare tempi alti, probabilmente perché aveva imbarcato un maggior quantitativo di benzina. La stessa strategia di utilizzare mescole diverse nel primo run è stata adottata anche da Haas, Aston Martin, Alpha Tauri e Alfa Romeo. I piloti di Alpine e Williams hanno usato le soft nella parte iniziale della PL2 mentre l’unica squadra ad aver montato le hard su entrambe le monoposto è stata la McLaren.
Intorno a metà sessione i team hanno iniziato ad effettuare le simulazioni di qualifica. Con le mescole più morbide Sainz è riuscito a migliorarsi di circa mezzo secondo portandosi in testa alla classifica dei tempi mentre Leclerc ha avuto più difficoltà ed è riuscito ad abbassare il suo tempo di solo un decimo, chiudendo al quinto posto a 462 millesimi dal compagni di squadra. I due piloti della Red Bull Verstappen e Perez hanno abbassato i loro crono rispettivamente di sette e tre decimi, ma non sono andati oltre la quarta e settima posizione. Bene le Mercedes, che hanno mostrato un buon passo gara mentre nella simulazione di qualifica Hamilton è andato meglio del compagno di squadra, piazzandosi in seconda posizione sette decimi davanti a Russell. Le McLaren dovrebbero giocare il ruolo di quarta o quinta forza: Norris ha compiuto un notevole salto di prestazioni durante la simulazione di qualifica, riuscendo ad issarsi in terza posizione, mentre Ricciardo, nono, è ancora una volta molto staccato dal compagno di squadra. Se in pista la scuderia inglese è andata meglio del solito, fuori pista continua a rendersi protagonista di alcuni episodi fantozziani. Dopo aver visto i suoi piloti tirarsi in faccia palle da yoga al giovedì, il team ha assistito a un pit stop dove i meccanici hanno fatto cadere la monoposto dal carrello posteriore per poi provare a montare una ruota posteriore al contrario (dal lato chiuso del cerchio). Il secondo posto nella classifica DHL per i migliori pit stop potrebbe essere a rischio.
Tra i team in grado di lottare per le zone alte della classifica troviamo anche Alpine. La casa francese, dopo aver portato numerosi sviluppi per la gara inglese, ha chiuso la sessione con Alonso sesto a sette decimi dalla vetta e Ocon dodicesimo. Il centro classifica è, come sempre, molto combattuto e le squadre in grado di lottare per i posti ai margini della zona punti dovrebbero essere Alfa Romeo, Aston Martin e Alpha Tauri. Aston Martin, considerando le prestazioni durante le prime gare, è forse il team che si è migliorato di più. Percorso inverso per la Haas che con il passare delle gara sta continuando a scendere in classifica.
In basso la classifica finale dei tempi.