Seconda ora di prove libere a Monza: tempo di affinare l’assetto, provare il passo gara e simulare la qualifica. Ecco cosa è successo durante le PL2.
Durante il primo run quasi tutti i piloti sono scesi in pista con le medie ad eccezione di Bottas sceso in pista con le soft e Ocon, Albon, Ricciardo e Schumacher scesi in pista con le hard. I piloti hanno alternato giri lanciati a giri di raffreddamento dal momento che la gomma permetteva di effettuare più passaggi senza perdere performance. In questo primo run le prime 4 posizioni sono state conquistate dalle due Ferrari e dalle due Red Bull. Verstappen, girando in 1:22:303, è riuscito a precedere di soli 4 millesimi di secondo Charles Leclerc mentre Sainz è rimasto staccato di meno di due decimi. Ancora in difficoltà Perez rispetto al compagno di squadra dal momento che il messicano non è riuscito a scendere sotto il mezzo secondo di distacco. Ancora più indietro le Mercedes, sempre con le medie, distanti 7 decimi e un secondo con Russell e Hamilton.
A metà sessione sono iniziate le simulazioni di qualifica. Proprio mentre la maggior parte dei piloti provava il giro secco la Haas di Schumacher si è ammutolita alla seconda variante lasciando il tedesco a piedi e costringendo il direttore di gara ad esporre la bandiera rossa per recuperare la monoposto. Un venerdì da dimenticare per Mick: il #47 non è riuscito ad effettuare neanche 10 giri in giornata poiché le PL1 erano state effettuate dal pilota di riserva Antonio Giovinazzi. Dopo la bandiera verde i team sono riusciti a completare le loro simulazioni con i seguenti risultati.
Carlos Sainz, che partirà dal fondo della griglia insieme a Hamilton e Tsunoda per aver cambiato anche la centralina prima della sessione, è riuscito a chiudere la sessione di PL2 in testa girando in 1:21.664. Bene anche la Ferrari di Leclerc in terza posizione e staccato di 193 millesimi dal compagno di squadra. Tra i due piloti in giallo si è inserito l’onnipresente Max Verstappen, 143 millesimi più lento di Sainz. Più indietro Perez (6°, +0.730 s) che conferma il mezzo secondo di distacco dal compagno di squadra anche con le mescole più morbide. Le Red Bull e le Ferrari hanno avuto diverse difficoltà in staccata di curva 1: diversi bloccaggi per entrambi i piloti Red Bull e lunghi per Verstappen, Leclerc e Sainz. Per il momento la Ferrari è sembrata un po’ più in forma rispetto ai rivali austriaci, ma Verstappen è Verstappen. I due team hanno anche mostrato un passo gara simile, forse un po’ meglio la Ferrari all’inizio, ma fare previsioni è azzardato, soprattutto guardando alla gestione gomme delle ultime gare.
Bene la McLaren di Norris, quarto a 674 millesimi dalla vetta, che ha preceduto le due Mercedes di Russell (5°, +0.722 s) e Hamilton (7°, +0.839 s). Su questa pista il team di Stoccarda dovrebbe essere più in difficoltà rispetto a Zandvoort. Chiudono ancora in top ten le due Alpine, con Ocon e Alonso in ottava e nona posizione. Dietro di loro Albon (10°, +1.171 s), che ormai si è abbonato ai confini della zona punti. Daniel Ricciardo ha chiuso le PL2 in undicesima posizione davanti alle due Alfa Romeo di Zhou e Bottas. Il finlandese è apparso in difficoltà con la monoposto, finendo sulla ghiaia in uscita dalla seconda di Lesmo per ben due volte e bloccando le gomme diverse volte. Dietro le Alfa ecco comparire le Alpha (Tauri) di Gasly e Tsunoda. Il pilota giapponese continua a collezionare penalità: dopo aver preso 10 posizioni di penalità per esser giunto a 5 reprimende il buon Yuki è stato messo sotto investigazione per non aver rallentato a sufficienza in regime di bandiera gialla.
In fondo alla classifica, come da tradizione, le due Haas, le due Aston e Latifi. Il team inglese, che porta un’ala posteriore a bassissimo carico, ha anche provato a fare giochi di scia con i due piloti, ma con scarsi risultati.
In basso la classifica completa delle PL2.