La F1 sbarca per la prima volta in Qatar con le PL1 e le PL2 del venerdì. Queste due sessioni sono state molto utili alle squadre per mettere a punto le monoposto su una pista totalmente nuova e per i piloti per trovare il limite del tracciato, specialmente considerando le tante curve in cui verranno monitorati i track limits. Numerosi problemi al DRS per le due Red Bull.
La prima sessione ha visto primeggiare la Red Bull di Max Verstappen davanti all’AlphaTauri di Pierre Gasly. Bene anche Tsunoda, quinto dietro alle due Mercedes di Bottas e Hamilton. Molto probabile che Mercedes abbia usato una mappatura motore molto blanda per questa sessione di prove, quindi il pesante distacco tra le due scuderie di vertice non dovrebbe ripresentarsi in qualifica e gara. Da segnalare i numerosi passaggi pesanti sui cordoli che hanno provocato un problema all’alettone anteriore per Lewis Hamilton e uno al telaio per Mazepin. Il danneggiamento sulla Haas è stato talmente grande da non permettere al pilota russo di scendere in pista nel corso della seconda sessione per permettere ai meccanici di sostituirlo.
Durante la prima parte delle PL2 la Mercedes ha subito preso il comando delle operazioni con gomme medie grazie all’1:23:324 di Bottas, tre decimi davanti a Hamilton e quattro davanti a Verstappen. A seguire l’altra Red Bull di Sergio Perez, unico pilota ad aver già corso su questo tracciato in GP2 Asia.
Le simulazioni di qualifica sono iniziate con le due Mercedes di Bottas e Hamilton a girare sull’1:23:1 e 1:23:5. Il tempo di Bottas è stato poi cancellato perché il finlandese ha oltrepassato i limiti della pista in curva 7 ma il #77 è stato non solo in grado di fare un secondo tentativo sullo stesso livello, ma anche di migliorarsi di 6 millesimi, fermando il cronometro sull’1:23:148. Secondo e terzo tempo per l’AlphaTauri di Pierre Gasly e la Red Bull di Max Verstappen che riescono ad issarsi davanti all’altra Mercedes di Lewis Hamilton. Ribaltata la situazione rispetto alla mattinata tra i due team in lotta per il mondiale. Numerosi i parametri che hanno influito sulle prestazioni delle monoposto considerando che questa mattina la pista era molto più sporca e calda. Sulla simulazione di gara la Mercedes ha mostrato un passo migliore di un paio di decimi rispetto alla Red Bull.
La scuderia austriaca non è stata in grado di effettuare molti giri con un alto carico di benzina a causa dei numerosi problemi al DRS avuti nel corso della sessione. Il meccanismo di azionamento, infatti, continua a non mantenere il flap fisso quando questo viene aperto inducendo una pericolosa oscillazione che rischia di danneggiarlo. I meccanici hanno tenuto le due monoposto nei box per diversi minuti per tentare di “mettere una pezza” al problema, usando del nastro adesivo.
Centro gruppo molto compatto, ma indecifrabile. I grandi distacchi tra i compagni di squadra e le differenze tra le prestazioni fra mattina e pomeriggio non permettono di trarre molte conclusioni, se non l’ottimo stato di forma dell’AlphaTauri. La Ferrari è sembrata un po’ in difficoltà sulla simulazione di qualifica con Sainz decimo e Leclerc tredicesimo, ma la scuderia di Maranello usa il vecchio sistema ibrido per le prove libere, quindi in gara dovrebbe ritrovarsi più vicina alla McLaren. La scuderia inglese sembra più veloce in questo circuito rispetto ai rivali italiani, specialmente con Lando Norris, quinto a cinque decimi dalla vetta.
Bene le Aston Martin, come spesso accade al venerdì, che chiudono al sesto e nono posto con Stroll e Vettel. Tra di loro Tsunoda (+0.587 s dalla vetta) e Perez (+0.639 s). Subito fuori dalla top ten troviamo le due Alpine di Ocon e Alonso, staccate di 8 decimi da Bottas. Indietro le Alfa Romeo e le Williams, con Raikkonen e Russell a chiudere davanti a Giovinazzi, fresco di licenziamento, e Latifi. Ultima posizione per la Haas superstite di Mick Schumacher.
In basso le classifiche finali di PL1 e PL2.