Tra i piloti moderni, Mattias Ekstrom rappresenta sicuramente uno dei massimi esempi di fedeltà al marchio. A partire dal Superturismo 1999, non si contano i campionati in cui il pilota svedese ha preso parte al volante di un’Audi, in un rapporto di collaborazione che ha condotto alla conquista di 2 titoli DTM e di un Mondiale Rallycross.

Questa strettissima relazione sta per giungere ad un livello ancora più alto, dal momento che il 42enne di Falun ha annunciato che il suo nuovo team privato, EKS JC, è al lavoro assieme alla compagnia sudafricana Rally Technic sulla realizzazione di un’Audi Quattro A1 da rally, da far debuttare in alcune gare locali e internazionali già a partire dalla presente stagione.
La vettura è studiata per rispettare le normative Rally 2, fattore che le consentirebbe di essere iscritta ai Mondiali WRC-2 e WRC-3, e sarà dotata di un motore da 1600 cc turbocompresso in grado di sviluppare circa 267 cv e di un cambio sequenziale a 5 marce. Come previsto dai regolamenti, e come suggerito dallo storico nome “Quattro” utilizzato fin dagli ’70 – ’80, la vettura sarà ovviamente a trazione integrale.
Per il momento sarà prodotto un solo esemplare, testato dal Campione del Mondo Junior 2018 Emil Bergkvist e destinata all’uso personale di Ekstrom, ma per il futuro non è esclusa la possibilità di vendere o noleggiare auto ad altri privati.
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Di seguito le dichiarazioni del pilota svedese:
Quando è stata lanciata la nuova generazione di Audi A1, abbiamo subito pensato di basarci su essa per costruire qualcosa. E, dal momento che tutti conoscono la mia passione per i Rally, la decisione è stata quella di realizzare una Rally Car.
La macchina è pronta, rimane solo da fare il setup. Ci servono tanti km di test e tante informazioni. Non abbiamo ancora fissato una data per il lancio, ma è probabile che iscriveremo la macchina ad alcune gare tra la primavera e l’estate.
Ciò che è chiaro è che, purtroppo, non si tratta di un rientro ufficiale nel Mondiale per la casa tedesca, vincitrice del titolo Costruttori nel 1982 e nel 1984 ed entrata nella leggenda di questo sport durante l’era delle Gruppo B, ma di un’impresa sostanzialmente personale alla quale auguriamo la massima fortuna!