Una pole position, una vittoria – la settima stagionale – ed un terzo posto. Difficilmente Rene Rast poteva scegliere un modo migliore per concludere questa trionfale stagione del Dtm 2019. Ad Hockenheim, nell’ultimo appuntamento stagionale, il tedesco ha fatto ancora la voce grossa nonostante il secondo titolo nella categoria conquistato un paio di settimane or sono al Nurburgring.
Come se ci fosse stato ancora il bisogno di dimostrare i valori in campo visti in questo 2019, Rast ha dominato la giornata del sabato, concludendo con un bel podio nella gara bagnata di domenica. Anche la fortuna si è messa dalla sua, specialmente nella prima corsa quando – partito in testa e fermatosi per il pit stop – il tedesco è uscito dalla pit lane con un Marco Wittmann arrembante e con gomme calde alle calcagna, ma con l’ingresso della safety car ad impedire un pronto attacco della Bmw #11. Il campione 2014 e 2016 ci ha quindi provato qualche giro più tardi al tornantino, ma proprio nel momento in cui sembrava poter scavare un solco, ecco la medesima pronta risposta di Rast. Sono stati questi i momenti salienti della prima gara per le prime posizioni, con un concreto Mike Rockenfeller a completare il podio. Altra gara da incubo, invece, per Nico Mueller che ha avuto parecchia sfortuna quando la safety è entrata ancor prima della sua sosta (bisogna ricordare che in regime di SC, la pit lane rimane chiusa a meno che si opti per una doppia sosta). Oltre a ciò, un drive through per una partenza irregolare ha definitivamente compromesso la sua rimonta.
A dispetto delle condizioni meteo di domenica, che avrebbero lasciato presagire una gara movimentata con la pioggia battente, l’ultima gara stagionale è stata piuttosto scarna di emozioni. Il poleman Mueller è infatti partito subito a razzo sia nella prima partenza che nella seconda, dopo la bandiera rossa per il botto di Cassidy ed il ritiro di Juncadella. E’ stata questa la ricetta per un successo che è servito per scacciare, almeno parzialmente, un finale di stagione altamente al di sotto delle aspettative. Il solito Rast si è invece prodigato in una rimonta dall’ottava casella fino al terzo posto, preceduto da un Rockenfeller davvero in palla in questo ultimo weekend stagionale. Tutta la gara è vissuta tuttavia sulla strategia diversa di Green ed Eriksson, rimasti fuori fino all’ultimo giro per effettuare la sosta. Una tattica che non ha permesso il colpaccio, ma comunque una dignitosa rimonta dal centro del gruppo. Il pilota Audi ha infatti chiuso quindi, dietro a Glock, mentre lo svedese di Bmw si è piazzato subito dietro. Brutto finale di stagione per Wittmann, in lizza per il podio ma colpito da un drive through per unsafe release.
Discorso a parte meritano le wild card provenienti dal Super Gt giapponese. Complice le difficoltà di adattamento alle gomme Hankook, non utilizzate nel Sol Levante, il solo Button è riuscito a mettere insieme qualche prestazione degna di nota. Una su tutte il sesto posto nella prima qualifica, agevolato anche da condizioni piovose, che è stato il preludio per il nono posto in gara. E se non fosse stato per un pit stop lunghissimo, l’iridato F1 2009 avrebbe potuto anche fare meglio. Nella seconda corsa è stato invece più in difficoltà, concludendo 16° davanti alla Nissan di Quintarelli, ma molto staccati. La Lexus di Cassidy-Hirakawa ha collezionato un 13° piazzamento in gara1, mentre nella seconda è stata l’uscita di pista nei primi giri a provocare la bandiera rossa.
Con questo finale di stagione, il Dtm ha ancor qualcosa da dire per questo 2019. A fine novembre, infatti, il campionato tedesco ed il Super Gt si daranno appuntamento per la “Dream Race”, che vedrà per la prima volta le vetture delle due serie correre insieme al Fuji.