E’ andato in scena in quel di Misano il secondo ritorno in Italia in due anni del DTM. Niente gare in notturna e conseguente atmosfera atipica in questa edizione 2019, che ha comunque regalato emozioni a go-go. Marco Wittmann ha infatti vinto gara 1 partendo addirittura dalla pit lane, mentre Nico Mueller ha rilanciato Audi in una seconda corsa ricca di colpi di scena.
Da come era iniziato il weekend pareva facile prevedere un dominio della casa dei quattro anelli nelle due gare, con la top five di tutte le sessioni libere, qualifiche comprese, occupata dai piloti di Ingolstadt. Le corse, si sa, sono però tutta un’altra cosa, ed anche in questa occasione se ne è avuta la conferma. Già, perché guardando la griglia di gara 1 in pochi avrebbero scommesso solo qualche spicciolo sull’ultimo dei partenti, addirittura dalla pit lane, Marco Wittmann. Impossibilitato a prendere parte alle qualifiche, il pilota Bmw si è rifatto alla grande nella prima corsa, mettendo a segno un vero e proprio colpaccio. Con una strategia azzardata, il tedesco si è infatti fermato al primo giro per la sosta obbligatoria, sperando nell’intervento della safety car per guadagnare terreno durante i pit di tutti gli altri piloti. Cosa che, complice un po’ di inevitabile fortuna, è puntualmente successa. Il ritiro della Bmw di Erikkson ha infatti permesso a Wittmann di trovarsi in testa con quasi mezzo minuto di vantaggio sugli inseguitori, ma anche con delle gomme già usurate e con ancora metà gara da disputare. Il driver del team Bmw Rmg è stato però impeccabile nella gestione dei suoi pneumatici, riuscendo a gestire tutto il margine senza troppi fronzoli. Una strategia simile è stata adottata anche dall’Aston Martin di von Habsburg, ma con lo spagnolo scivolato mestamente nelle retrovie complice anche una vettura ancora lontana dalle migliori. Niente da fare dunque per Renè Rast, partito dalla pole, e Loic Duval, a chiudere il podio con la seconda Audi al traguardo. La top five è stata quindi completata da Spengler e da Mueller, mentre Aberdein non ha sfruttato la prima fila chiudendo ottavo.
Ancor più imprevedibile è stata invece gara2, partita con gli stessi presupposti della prima: cinque Audi davanti a tutti nella griglia. A poche curve dal via la classifica ha però subito uno scossone, con un contatto a tre che ha visto Wittmann costretto al ritiro alla Quercia. Uno zero pesante per il pilota Bmw, rimasto a guardare mestamente tutto il resto della corsa ai box. Dopo una partenza pessima, Rast ha quindi pensato bene di sfruttare l’occasione del ritiro di uno dei suoi rivali al titolo per scavalcare Mueller prima e Frijns poi e prendere la testa della corsa. Peccato che la dea bendata ne avesse anche per lui, con una foratura alla posteriore destra che lo ha costretto alla sosta forzata. Nella sfortuna è andata ancora bene al tedesco di Audi, dato che si trovava nella parte finale della pista e nella fase di gara più indicata per i pit stop, e quindi con tutte le chance di rimontare ancora intatte. Non è andata cosi’ invece per Frijns, mandato in testacoda da Duval nella lotta per il podio e con una manciata di posizioni perse. Di tutto ciò ne ha quindi approfittato Mueller, guardingo nelle prime posizioni ed abile a gestire con scioltezza la seconda parte di gara. Per lui la vittoria non è stata quindi un grosso problema, mentre dietro impazzava la bagarre per il podio. Un rimontante Phillip Eng è infatti riuscito a prendersi il secondo posto con un sorpasso da manuale su Rast al Tramonto, e racimolando anche qualche punto in classifica proprio al tedesco di Audi, terzo al traguardo. Bella anche la lotta per le posizioni di rincalzo, con Frijns quarto, seppur con parecchio da recriminare, ed un bravo Pietro Fittipaldi in quinta piazza con una strategia differente. Eriksson, infine, è riuscito ad avere la meglio nel finale su Aberdein per la sesta piazza, anch’egli con un sorpasso al Tramonto.
Capitolo a parte merita Andrea Dovizioso, presente una tantum con le quattro ruote. Il pilota Ducati, al suo debutto nella serie, ha preso via via più confidenza con la sua Audi RS5, riuscendo a mettersi dietro anche qualche vettura in qualifica. Non male anche la fase di bagarre in gara, che lo ha visto dodicesimo in gara 1. Un risultato al quale poteva ambire anche nella corsa domenicale, non fosse stato per un testacoda prima della Misano che lo ha fatto scivolare al 15°. Per lui sicuramente un’esperienza positiva che, chissà, non potrà ripetersi in futuro in momenti extra motociclistici.
Dopo i primi tre round la classifica del Dtm vede Rast ancora in testa con 93 punti, 10 in più di Eng. Mueller è invece a quota 76, mentre Wittmann attardato con 68 punti. Prossimo appuntamento nel weekend del 5-7 luglio a Norisring: