Di certo non si vedranno dai 39 km cronometrati della prima PS di questa Dakar 2017 i veri rapporti di forza della 39esima edizione del Rally Raid più famoso del mondo, ma quel che è sicuro che il tragitto da Asuncion a Resistencia ha regalato qualche sorpresa in cima alle classifiche di moto ed auto.
Se infatti sulle quattro ruote ci si attendeva una partenza a spron battuto dell’armata Peugeot, che con le 3008 DKR ed il suo spiegamento di piloti incute non poco timore a tutti gli avversari, ad imporsi in questo Day 1 della Dakar è stata la Toyota Hilux del Team Gazoo Racing guidata da Nasser Al-Attiyah. Il pilota qatariota ha infatti coperto i 39 km della PS in 25’41”, staccando di 26″ un sorprendente Xavier Pons, finora inaspettato protagonista con la sua Ford Range del Team South Racing. Al-Attiyah ha dovuto anche domare un principio d’incendio sul suo Hilux al termine della prova cronometrata, ma a parte questo inghippo prontamente risolto ha subito dimostrato di non volersi piegare così facilmente al tanto sbandierato – ed ampiamente previsto – dominio delle 3008 DKR.
Battaglione Peugeot che però, a quanto pare, su esplicita richiesta di Bruno Famin – il responsabile delle attività sportive della Casa francese – è partito guardingo, cercando di verificare che sulle nuove vetture tutto funzionasse a dovere prima di pigiare a fondo sull’acceleratore. Ecco perché la prima vettura marchiata con il Leone è quella di Carlos Sainz, 4° al traguardo dietro l’altra Toyota Hilux di Nani Roma, che ha accusato 35″ di ritardo dal tempo di Al-Attiyah, riuscendo però a tenersi dietro l’altra Toyota di De Villiers.
6° è poi Sebastien Loeb con la seconda delle 3008 DKR ed il tempo di 26’36”, che gli è sufficienti per finire la PS 1 davanti ad Al-Rajhi, 36enne pilota saudita che dopo il forfait forzato di Menzies ha assunto il ruolo di prima guida nel Team X Raid e che ha chiuso la Speciale con 1’6″ di ritardo dal crono della prima Toyota. 8° è poi Despres, stretto nella morsa MINI dall’altra vettura dell’X Raid, quella affidata a Mikko Hirvonen, con il finlandese che al traguardo ha accusato 1’20” di distacco da Al-Attiyah. Chiude poi la Top Ten Van Loon su Toyota, mentre Peterhansel con la quarta ed ultima 3008 DKR non va oltre la 12esima piazza, dietro anche alla MINI di Terranova, avendo chiuso i 39 km cronometrati in 27’15”, ad 1″44 dalla cima della Classifica.
E’ 71esima poi la PanDAKAR dell’Orobica Raid guidata da Verzeletti, che arriva al traguardo della prima giornata della Dakar con il tempo di 44’45”. Inutile dire che, viste le differenze meccaniche con tutte le altre vetture in gara, la piccola Panda 4×4 in versione Rally Raid stia correndo per arrivare al traguardo e non per vincere.
Ecco la Top Ten della Classifica Auto al termine della tappa Asuncion-Resistencia (39 km):
E le sorprese, come detto in apertura di articolo, in questo Day 1 della Dakar 2017 non sono mancate neppure per le due ruote. Come per le auto, infatti, ci si attendeva una partenza lampo delle Honda ufficiali e delle KTM, ed invece davanti a tutti si è piazzata la Yamaha dell’outsider – finora – Xavier De Soultrait, capace di percorrere i 39 km della PS in 28’20”. Dietro di lui, rispettivamente a 2″ ed a 14″ di distacco, si sono piazzate altre due sorprese di questa Dakar 2017, ovvero lo spagnolo Juan Pedrero Garcia in sella alla sua Sherco e lo statunitense Ricky Brabec sulla Honda CRF450, che a sua volta ha saputo mettersi davanti alle moto gemelle di Metge e soprattutto di Goncalves, uno dei principali contendenti per la vittoria finale.
Un po’ a sorpresa, come detto poco più sopra, la prima delle KTM è solamente sesta, ed è quella dell’inglese Sunderland, che ha completato la PS in 28’49”, precedendo la Honda di Barreda Bort, un altro dei nomi da tenere d’occhio nel corso delle due settimane di gara. La Top Ten la chiudono altre tre KTM, quelle di Walkner, Farres Guell e Cervantes Montero, mentre per trovare quella dell’australiano Toby Price, vincitore dell’edizione 2016 e principale favorito per questo 2017, bisogna scendere fino alla 17esima posizione, con 1’25” di ritardo dalla vetta della corsa. Una scelta strategica? Probabile, visto che il distacco è comunque contenuto ma che soprattutto, arrivando così indietro al traguardo, non avrà l’onere di dover aprire il percorso durante la PS di domani, che sarà ben più impegnativa di questo primo passaggio.
Per quanto riguarda gli italiani, il migliore dei nostri portacolori è stato Alessandro Botturi, che al termine di una buona prova ha chiuso 13esimo ad 1’13” dal crono di De Soultrait. Bene anche Jacopo Cerutti, in 21esima posizione con la sua Husqvarna e con il tempo di 30’40”, mentre più arretrati sono Alessandro Ruoso (46°) e Manuel Lucchese (58°).
Ecco la Top Ten della Classifica Moto al termine della tappa Asuncion-Resistencia (39 km):