Wadi Ad Dawasir riaccoglie la Dakar. La città che sorge nella parte meridionale dell’Arabia Saudita non è nuova ad ospitare la carovana del celebre Rally Raid, e come accaduto nelle precedenti edizioni è infatti lei ad attendere al traguardo di una delle Stage i protagonisti della corsa. Uomini e mezzi quest’oggi se la sono dovuta vedere con la giornata più lunga di questa edizione della Dakar: 830 sono stati i km complessivamente percorsi da Al Dawadimi alla poco più sopra citata Wadi Ad Dawasir, con una sezione cronometrata da 395 km a mettere nuovamente sotto esame i piloti.
Si è conclusa con una doppietta firmata Audi la Stage 8 della Dakar 2022. Mattias Ekström e Stephane Peterhansel, al volante di quelle RS Q e-tron che sembrano tornate a esprimere una grande velocità dopo la cura rivitalizzante a cui sono state sottoposte nel corso del Rest Day, hanno infatti completato in 1^ e 2^ posizione il percorso cronometrato previsto per la giornata di oggi. Lo svedese ha impiegato 3H 43’21” per chiudere la Speciale, staccando di 49” “Mr. Dakar” e di 3’08” Sebastien Loeb, l’unico in grado di spezzare il monopolio dei Quattro Anelli nella Stage 8. Alle spalle dell’alsaziano troviamo infatti l’altra Audi, quella affidata a Carlos Sainz: “El Matador” ha tagliato il traguardo con soli 3” di ritardo rispetto al nove volte Campione del Mondo WRC, mancando così di regalare alla Casa di Ingolstadt una tripletta che avrebbe avuto del clamoroso vista la gioventù del progetto RS Q e-tron. La sensazione è che la creatura di Audi sia estremamente veloce in condizioni perfette o quasi, mentre mostri ancora il fianco (com’era peraltro prevedibile data la portata innovativa del mezzo) nel momento in cui i km sul groppone delle componenti aumentano e le ore per effettuare controlli e riparazioni diminuiscono. Nel 2023, una volta limati questi dettagli facendo tesoro dell’esperienza accumulata quest’anno, viene da pensare che Audi possa presentarsi ai blocchi di partenza della Dakar non volendo più accontentarsi di un semplice piazzamento.
5° di giornata è Henk Lategan, che precede Orlando Terranova, Mathieu Serradori e Jakub Przygonski, con Giniel De Villiers e Yazeed Al Rajhi che con le rispettive 9^ e 10^ piazza provvedono a completare la top ten della Stage 8. Solamente 11° è invece Nasser Al-Attiyah: il qatariota ha chiuso quest’oggi con 10’09” di ritardo dalla vetta, facendo dunque pensare che possa avere giocato d’astuzia per godere di una posizione di partenza più favorevole nella Speciale di domani. Sembra infatti che diverse siano le insidie nascoste a livello di navigazione nella Stage 9, e dunque partire alle spalle di diversi avversari per valutarne eventuali scelte – ed errori – potrebbe rivelarsi la strategia giusta.
D’altronde, parlando in termini di classifica assoluta, a Nasser Al-Attiyah resta ancora un discreto margine da gestire. Il qatariota mantiene saldamente la testa del gruppo, ritrovandosi ora ad amministrare un vantaggio di 37’58” nei confronti di Sebastien Loeb e di 53’13” nei riguardi di Yazeed Al Rajhi. 4° è invece Jakub Przygonski, che lotta per un posto ai piedi del podio contro Orlando Terranova: i due, distanti circa un’ora e mezza dalla vetta, sono ora separati da poco più di tre minuti.
Ecco la top ten della classifica assoluta al termine della Stage 8:
La Stage 8 è servita a Sam Sunderland per rialzare con decisione la testa. Il britannico di GasGas, che al termine della precedente Speciale si era visto scippare la leadership assoluta da Adrien Van Beveren, con la prima posizione conquistata nella tappa odierna si è ripreso ciò che gli era appartenuta sin dalla Stage 2. Sunderland è stato il più rapido a completare i 395 km cronometrati odierni: ha impiegato 3H 48’02” per tagliare il traguardo, 2’53” prima di Pablo Quintanilla e 4’11” prima di Matthias Walkner. 4° è Ricky Brabec, mentre continua l’ottima Dakar d’esordio di Mason Klein: il rookie statunitense della KTM si mette infatti alle spalle un mostro sacro come Toby Price – quest’oggi 6° – dimostrando un feeling sempre crescente con moto, navigazione e superficie. Luciano Benavides agguanta la 7^ piazza davanti a Joaquim Rodrigues, mentre Adrien Van Beveren termina la Speciale al 9° posto tenendosi dietro la Honda di Joan Barreda.
Perde terreno Kevin Benavides, 13° al termine di questa Stage 8, mentre prosegue l’apprendistato di Danilo Petrucci. Il ternano anche quest’oggi non ha assolutamente sfigurato tra i veterani della categoria, tenendo un ritmo costante – in una tappa non particolarmente semplice dal punto di vista della navigazione – che gli ha permesso di chiudere in 25^ posizione pagando 23’54” di ritardo dal crono di Sunderland.
Quest’ultimo, come anticipato poche righe più sopra, è tornato a guidare la mandria delle due ruote in sella alla sua GasGas. Il britannico nella classifica assoluta ora ha un margine di 3’45” nei confronti di Matthias Walkner e di 4’43” su Adrien Van Beveren, tornato a occupare il gradino più basso del podio dopo la Stage 8. Pablo Quintanilla sale in 4^ piazza mentre, approfittando della giornata non ottimale di Lorenzo Santolino (oggi 20°), Joan Barreda agguanta la top five assoluta.
Ecco la top ten della classifica assoluta dopo la Stage 8: