I protagonisti della Dakar 2022 possono tirare un sospiro di sollievo: subito dopo la Stage 1B, complicatissima Speciale da 334 km che ha messo in difficoltà moltissimi protagonisti della corsa, nessuno di loro dovrà affrontare la tanto temuta tappa Marathon.
Quest’ultima, a differenza di quanto accadeva nelle passate edizioni, era stata piazzata da David Castera e dagli altri organizzatori della gara già nel corso della prima settimana di gara. La peculiarità della tappa Marathon, per coloro che non lo ricordassero, è quella di mettere ulteriormente alla prova uomini e mezzi privando i piloti dell’assistenza delle rispettive squadre: al termine della prima delle due giornate consecutive che compongono la tappa Marathon, infatti, i protagonisti della Dakar non tornano al bivacco e dunque non hanno modo di ricevere aiuto esterno dai meccanici. Una volta tagliata la linea del traguardo, ci si accampa, ci si prende autonomamente cura del proprio mezzo sperando di avere effettuato a regola d’arte le giuste riparazioni e ci si addormenta, in attesa del via della Stage successiva che ricondurrà – stavolta sì – fino al bivacco e all’annessa assistenza.
Capite bene che affrontare una simile sfacchinata sia tutt’altro che semplice, soprattutto se immediatamente dopo una Stage che ha messo duramente in difficoltà praticamente tutti i concorrenti. Ecco perché, con ogni probabilità, qualcuno deve avere fatto affidamento alla più classica delle danze della pioggia. Perché sì, nel caldissimo deserto sabbioso dell’Arabia Saudita la tappa Marathon è stata annullata – e trasformata in due giornate di gara tradizionali con l’assistenza al traguardo – a seguito di… un’alluvione.
Un fortissimo acquazzone ha colpito la regione settentrionale del paese sin da ieri pomeriggio, inondando letteralmente Al Artawiyah, località in cui i piloti avrebbero dovuto accamparsi al termine della Stage 2. L’ASO non ha dunque potuto fare che prendere atto della situazione e modificare il proprio programma: la carovana della Dakar 2022 domani non farà più tappa ad Al Artawiyah ma farà direttamente rotta verso Al Qaisumah. Le sezioni cronometrate della Stage 2 e della Stage 3 pare siano destinate a rimanere invariate, mentre a subire dei cambiamenti saranno gli itinerari di trasferimento: tanto a fine giornata di domani quanto martedì mattina verranno infatti effettuate delle modifiche al percorso che non dovrebbero comunque causare particolari stravolgimenti.
La Dakar 2022, quindi, perde la propria tappa Marathon: stando alle parole di David Castera, infatti, la scelta di farla andare in scena già nel corso della prima settimana era stata dettata da motivi prettamente logistici. “Non volevamo arrivare in maniera diretta ad Al Qaisumah, quindi abbiamo trovato una tappa intermedia” – ha spiegato il Direttore di Gara a Motorsport.com – “Tuttavia, sarebbe stato impossibile arrivare fin lì con tutto il personale impiegato nella corsa”. “È per questo che abbiamo deciso di fare la Marathon così presto: se non l’avessimo fatta in quel momento non ne avremmo avuta neppure una quest’anno. Non avevamo altra scelta”, ha infine concluso Castera. Che però, dopo essere riuscito ad avere la meglio sulla logistica, è stato comunque sconfitto dal meteo.