E’ ormai trascorsa più di una settimana dal GP del Canada e dalla tanto discussa penalità di 5″ comminata a Sebastian Vettel, eppure la F1 – che sta iniziando a preparare i bagagli per recarsi al Paul Ricard – continua a parlare imperterrita di ciò che è successo durante il 48° giro della corsa andata in scena sull’Ile de Notre Dame.
Nel corso degli ultimi sette giorni sono state innumerevoli le voci che si sono sollevate tanto (e tante) a favore del #5 della Ferrari quanto a difesa della decisione presa dalla Direzione Gara, ma tra tutti coloro che hanno espresso la propria opinione in merito a quanto accaduto sul circuito “Gilles Villeneuve” solamente in pochi hanno puntato apertamente il dito nei confronti della mancanza di uniformità di giudizio, vero ingranaggio difettoso della macchina regolamentare del Circus. Tralasciando i media – più nazionali che internazionali – che hanno evidenziato come episodi simili del recente passato siano a volte stati giudicati in maniera totalmente differente, infatti, tra la moltitudine di opinioni che il mondo della F1 ha ascoltato in questi giorni quasi nessuna ha sottolineato come sia inutile sproloquiare per giorni e giorni se poi, nel momento in cui si renda necessario prendere delle decisioni concrete, si facciano orecchie da mercante e si nasconda la testa sotto la sabbia facendo finta che nulla sia successo.
Tra i pochi che hanno tentato di accendere i riflettori su tale questione figura Cyril Abiteboul, che interrogato sull’argomento da Motorsport.com non ha esitato a dire come la pensa sull’argomento. “Ogni volta che si verifica un incidente simile a quello andato in scena tra Vettel ed Hamilton noi parliamo, parliamo e parliamo, ma poi alla fine andiamo avanti“ – ha infatti dichiarato il Managing Director del team Renault – “Questo è uno dei problemi della F1 attuale: non c’è coerenza nell’applicazione delle decisioni. Il fatto è che se pensiamo che ci sia un problema dovremmo anche fare in modo che possa essere risolto prima di finire nuovamente nel dimenticatoio. E lo stesso dovremmo fare anche per quanto riguarda le regole”.
“Non voglio esprimermi in modo specifico sull’episodio del Canada perché, sinceramente, non l’ho visto dato che ero concentrato sulla nostra gara, ma se siamo di fronte ad un problema credo sia il caso di analizzarlo a fondo. Di quello che è successo ne abbiamo discusso a caldo la domenica e abbiamo proseguito anche lunedì, dopodiché però siamo andati avanti. Penso invece che se ci sentiamo di avere di fronte un problema reale dovremmo sederci tutti attorno ad un tavolo per discuterne“, ha concluso Abiteboul nel tentativo di mettere in risalto la mancanza di “giurisprudenza” che caratterizza una F1 apparentemente incapace di imparare qualcosa dai propri errori.