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Cos’è successo nella domenica della F. Regional EU e F4 Italian Championship a Imola





La giornata conclusiva del primo round di FRECA e Formula 4 Italian Championship è volta al termine, consegnando i primi verdetti alla classifica: vediamo cosa è successo

L’ultima giornata dell’ACI Racing Weekend ha mostrato quali sono i valori in campo e chi possono essere i favoriti per questa stagione nelle formule minori.

F. Regional

La mattinata è iniziata con la qualifica dei due gruppi della Formula Regional EU by Alpine, con il favorito Andrea Kimi Antonelli che ha dovuto arrendersi ai problemi elettrici della propria Tatuus senza registrare alcun tempo valido. La pole position del gruppo B è andata quindi ad Haverkort di Van Amersfoort.

Per quanto riguarda il gruppo A, il miglior tempo è andato a Stenshorne.

Questa quindi la griglia di partenza definitiva della gara della domenica:

La griglia di partenza di gara 2

Haverkort ha preso la leadership da Tim Tramnitz, R-ace GP, in un improvviso colpo di scena al via dalla prima fila. Alle spalle del duo, si scatena la battaglia nel gruppo e la safety car Alpine viene immediatamente richiamata quando Rafael Camara finisce a muro e fuori gara dopo un contatto con Joshua Dufek che elimina entrambi i piloti in prossimità della curva del Tamburello. Andrea Kimi Antonelli è costretto al pit-in e al ritiro a causa del perdurare dei problemi alla vettura che gli avevano impedito di fare le qualifiche nella mattinata. Il pilota bolognese di Prema, deve accontentarsi di un fine settimana agrodolce con la seconda posizione in Gara 1. Haverkort dimostra tutta la sua esperienza in una perfetta ripartenza da safety car, non lasciando spazio a nessun tentativo di rubargli la leadership.

Stenshorne ha colto l’occasione poco dopo la ripartenza e ha conquistato la seconda posizione con una manovra perfetta in uscita dalla Variante Alta su Bohra. Nel gruppo Michael Belov (G4 Racing) diverte i tifosi con bellissimi sorpassi per scalare la classifica. Poi Duerksen e Giusti si sono scontrati, un contatto che è costato al pilota paraguaiano la perdita di due posizioni sulla griglia di partenza della gara successiva.

Anche in questo caso, una ripartenza in regime di safety car non ha impensierito il leader indiscusso della corsa Haverkort, ma la bagarre si è infuriata alle sue spalle, con Owen Tangavelou (Trident) e Belov che sono usciti di pista mentre erano affiancati. Per il pilota di G4 Racing, gara 2 si conclude con uno stop anticipato.

Andrea Antonelli fuori dalla propria vettura durante la gara

Roman Bilinski ha affrontato nuovamente la sfortuna, dopo il ritiro in Gara 1 a causa di problemi al cambio, parcheggiato a bordo strada nelle ultime fasi di Gara 2. Giornata difficile anche per Prema Racing, con il pit-in di Lorenzo Fluxà, tutti e tre i piloti della scuderia italiana non hanno potuto concludere la gara.

La gara è ripartita dall’ultima neutralizzazione nell’ultimo giro, quando Haverkort ha dimostrato ancora una volta il suo controllo sulla gara non mettendo a repentaglio il suo dominio, e l’ordine d’arrivo finale, dietro all’olandese, ha visto Stenshorne in P2 e Bohra completare il podio. La quarta posizione dopo una gara brillante è andata al francese di MP Motorsport, Victor Bernier; seguito dal pilota peruviano di R-ace GP Matias Zagazeta. P6 al messicano Santiago Ramos, pilota RPM, che già lo scorso anno aveva dimostrato un’eccezionale costanza nelle sue prestazioni. Settimo Dilano Van’T Hoff, MP Motorsport, che ha difeso la posizione nella dura battaglia con il compagno di squadra Sami Meguetounif. Quest’ultimo è stato poi penalizzato di 10 secondi per essersi mosso prima del segnale di partenza della gara e il pilota junior della Sauber di ART Grand Prix, Marcus Amand, anch’egli duramente coinvolto nella battaglia con i due, è passato in P8. Macéo Capietto, francese della RPM, ha concluso l’ultima gara del fine settimana in P9 e Charlie Wurz, ART Grand Prix, ha chiuso in testa alla classifica dei primi dieci.

Kas HAVERKORT, vincitore di gara 2 © Dutch Photo Agency.

F4

Nella terza gara che ha visto scontrarsi i piloti dei gruppi A e C si è partiti letteralmente col botto: Ugochukwu è rimasto fermo nella prima piazzola, è stato evitato da tutti fuorché da Andrea Frassineti, che l’ha colpito ribaltandosi poco più avanti. Entrambi i piloti sono usciti indenni dalle proprie Tatuus.

Appena dopo l’espola bandiera rossa la gara è ripartita, ora nella misura ridotta di 20 minuti + 1 giro. Nicola Lacorte, figlio d’arte e portacolori Prema, ha guadagnato di fatto la pole position partendo dalla P2 con la prima piazzola lasciata vacante da Ugo Ugochukwu.

Lacorte è pertito bene, creando un buon margine sugli inseguitori, abbastanza per consentirgli di conquistare la propria prima vittoria in campionato.

Lacorte è partito poi in pole nella finale che ha chiuso il weekend imolese ma non è riuscito a mantenere le prime posizioni per via di uno spunto peggiore rispetto agli inseguitori, con Lindblad che l’ha incalzato alla prima variante mandandolo leggermente sull’erba e facendogli perdere molta velocità per il rettilineo verso la Villeneuve.

Degno di nota è stato l’avvio del siciliano Alfio Spina, che partito ottavo ha recuperato ben 4 posizioni nelle prime tornate, passando anche Ugo Ugochukwu, partito in quinta posizione.

La prima safety car è stata causata da un contatto alla prima variante, con Carrasquedo che ha perso l’ala anteriore andando dritto verso la monoposto dell’incolpevole Matheus Ferreira. Nell’evitare il contatto anche Aurelia Nobels è finita larga, riuscendo però a continuare la propria gara.

Verso la parte finale della gara ottima prova di Alfio Spina. Il pilota di BVM tenta l’attacco su Domungues, che intimidito sbaglia la frenata e va a colpire il compagno di squadra Brando Badoer, fino a quel momento P2. La carambola porta fuori entrambi e favorisce Spina, che conquista così il secondo gradino del podio dietro a Lindblad e davanti a Ugochukwu.

Questa la classifica finale:

Questa invece la classifica piloti:

Tutti gli altri a zero punti.




Tags : f1formula 1
Christian Falavena

The author Christian Falavena

Classe '99, appassionato di tutto ciò che va forte e fa rumore, introdotto alla passione per le 4 ruote dal padre. Seguo il mondiale di Formula Uno dal 2007, leggo e scrivo di tecnica dal 2017. Musicista a tempo perso e già perito meccatronico industriale, ora aspirante ingegnere meccanico presso l'Università degli Studi di Ferrara, in cui sono Team Leader nel programma Formula Student.