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Cosa sapere sulla stagione 2025 della F1 Academy





Scatta da Shanghai la terza stagione della serie femminile, con nuove regole, nuovi team, nuove pilote un nuovo calendario con sette appuntamenti, tutti a contorno della Formula 1. Ecco una pratica guida sulla stagione 2025 della F1 Academy.

F1 Academy 2025
© F1 Academy

Il calendario

Alla F1 Academy sta riuscendo ciò che non era riuscita a fare la W Series: sopravvivere. La serie femminile riservata a vetture di Formula 4, dopo una prima stagione anonima nel 2023 in cui i vari appuntamenti non vennero neanche trasmessi (eccetto l’ultimo di Austin), nel 2024 è diventata serie di supporto alla F1, venendo così trasmessa dagli stessi broadcast che trasmettono la categoria regina. Sempre nel 2024 sono stati introdotti i punti per la Superlicenza e il limite di permanenza massima di due anni (per evitare che si trasformi in una “gabbia dorata” per le ragazze) ed è stata creata inoltre un’academy kartistica. Infine, la vincitrice della serie vince un sedile in un campionato di livello superiore, come la Formula Regional europea o la GB3.

Come detto, tutti i round saranno a supporto della F1: saranno sette, e ognuno di questi conterà di due gare.

  • 21-23 marzo -> Shanghai, Cina
  • 18-20 aprile -> Jeddah, Arabia Saudita
  • 2-4 maggio -> Miami, Stati Uniti
  • 13-15 giugno -> Montreal, Canada
  • 29-31 agosto -> Zandvoort, Paesi Bassi
  • 3-5 ottobre -> Marina Bay, Singapore
  • 20-22 novembre -> Las Vegas, Stati Uniti

QUI potete trovare il calendario completo, con l’aggiornamento di tutti gli orari delle sessioni.

Format di gara

Come detto, quest’anno continueranno ad esserci due gare per weekend, per un totale di 14 corse. Se però lo scorso anno assegnavano entrambe punteggio pieno, quest’anno solo la gara della domenica (o del sabato, a Las Vegas) assegnerà il classico punteggio FIA (con un punto addizionale per il giro più veloce); la gara del sabato vedrà invece la griglia invertita per i primi otto qualificati, e verranno assegnati punti solo ai primi 8, con lo schema 10-8-6-5-4-3-2-1, lo stesso usato nelle Sprint Race della Formula 2 o in Formula 1 dal 2003 al 2009. Anche qui verrà assegnato un punto per il giro più veloce all’interno della top 10. La pole, infine, varrà due punti (quindi il sistema sarà lo stesso della F2). Sarà invece la stessa la durata di gara, da circa 70 km o da 30 minuti più un giro.

Team e piloti

La grande novità quest’anno è l’ingresso del team Hitech, che porterà il totale delle vetture presenti a 18. La squadra inglese schiererà due pilote a tempo pieno, la canadese Nicole Havrda (proveniente dalla Formula Regional Americas) e dall’australiana Ava Anagnostiadis (reduce da una stagione nella F4 indiana), mentre la terza macchina sarà affidata ad una wild card che cambierà ad ogni evento (incombenza che lo scorso anno spettava a Prema): per il round di Shanghai correrà Wei Shi, proveniente dalla F4 cinese.

Per quanto riguarda le altre squadre, i cambiamenti sono ovviamente dettati dal limite delle due stagioni. Restano al loro posto in Prema Doriane Pin e Tina Hausmann, mentre Nina Gademan, già apparsa come wild card lo scorso anno a Zandvoort, fa il suo esordio a tempo pieno sostituendo Maya Weug, a sua volta emigrata in MP Motorsport. La squadra olandese, al fianco di Weug, schiererà due rookie, l’australiana Joanne Ciconte (che ha corso in vari campionati di F4) e la danese Alba Hurup Larsen (che ha come mentore Kevin Magnussen).

In Campos resta Chloe Chambers, che viene affiancata dalla brasiliana Rafaela Ferreira e dalla britannica Alisha Palmowski (che ha ben figurato lo scorso anno nel round di Lusail come wild card). In Rodin, salutata la campionessa 2024 Abbi Pulling, approdano la britanniche Chloe Chong (già presente nella serie nel 2023) e Ella Lloyd (presente a Singapore come wild card la scorsa stagione), e l’austriaca Emma Felbermayr (che correrà anche nella F4 spagnola). Infine, in ART Grand Prix restano la statunitense Lia Block e la brasiliana Aurelia Nobels, mentre fa il suo debutto a tempo pieno (dopo essere apparsa lo scorso anno a Miami) la statunitense Courtney Crone.

Tutte le pilote sono supportate da team di F1 o da vari brand, compresa la stessa F1 Academy. Quelle su cui puntare maggiormente sono certamente Doriane Pin, Nina Gademan, Maya Weug, Alisha Palmowski e Ella Lloyd. Tutte le monoposto sono delle vetture di Formula 4 prodotto da Tatuus con delle modifiche all’aerodinamica rispetto a quelle che corrono nei principali campionati nazionali di F4, spinte da un motore fornito da Autotecnica e con gomme Pirelli

N.TeamPilotaNaz.Sponsor
3Prema RacingNina GademanNEDAlpine
28Prema RacingDorian PinFRAMercedes
78Prema RacingTina HausmannSWIAston Martin
5Rodin MotorsportEmma FelbermayrAUTSauber
20Rodin MotorsportElla LloydGBRMcLaren
27Rodin MotorsportChloe ChongGBRCharlotte Tilbury
14Campos RacingChloe ChambersUSARed Bull Ford
18Campos RacingRafaela FerreiraBRARacing Bulls
21Campos RacingAlisha PalmowskiGBRRed Bull
12MP MotorsportAlba Hurup LarsenDENTommy Hilfiger
25MP MotorsportJoanne CiconteAUSF1 Academy
64MP MotorsportMaya WeugNEDFerrari
7ART Grand PrixCourtney CroneUSAHaas
22ART Grand PrixAurelia NobelsBRAPuma
57ART Grand PrixLia BlockUSAWilliams
2Hitech TGRNicole HavrdaCANAmerican Express
11Hitech TGRAiva AnagnostiadisAUSTag Heuer
24*Hitech TGRWei ShiCHIJuss Sports

*Wild Card per il round di Shanghai





Tags : f1 academyf1 academy 2025
Alfredo Cirelli

The author Alfredo Cirelli

Classe 1999, sono cresciuto con la F1 commentata da Mazzoni, da cui ho assorbito un'enorme mole di statistiche non propriamente utili, che prima che Fuori Traiettoria mi desse la possibilità di tramutarle in articoli servivano soltanto per infastidire i miei amici non propriamente interessati. Per FT mi occupo di fornirvi aneddoti curiosi e dati statistici sul mondo della F1, ma copro anche la Formula E (categoria per cui sono accreditato FIA), la Formula 2, la Formula 3, talvolta anche la Indycar e, se ho tempo, anche tutte le varie formule minori in giro per il mondo.