Sembrano essersi stabilizzate nel corso della notte le condizioni fisiche di Juan Manuel Correa, il secondo dei tre piloti coinvolti nello spaventoso incidente che durante il 2° giro di Gara 1 della Formula 2 in Belgio si è portato via Anthoine Hubert.
Il pilota statunitense, quando è stato diramato il comunicato ufficiale della FIA con cui veniva data la triste notizia della tragica scomparsa del #19, versava ancora in condizioni critiche nell’ospedale di Liegi, dove era stato trasportato a seguito di una prima stabilizzazione avvenuta nel centro medico del circuito di Spa-Francorchamps.
La monoposto #12, quella di Correa per l’appunto, è quella che nell’incidente ha involontariamente colpito la vettura di Hubert, venendo letteralmente disintegrata nella parte anteriore, capottandosi e strisciando per diverse decine di metri sull’asfalto con HALO ed airscope. Le condizioni del giovane pilota statunitense erano sin dall’inizio apparse meno gravi di quelle del suo sfortunato collega francese, ma è evidente che, viste le forze in gioco e considerata la brutale dinamica dell’impatto, neppure per Correa ci fosse tranquillità circa le sue condizioni di salute.
A fare chiarezza sul quadro clinico del #12 è stato stamane un comunicato stampa rilasciato dal suo entourage, che dopo una notte passata con il fiato sospeso ha fornito qualche informazione in più circa le sue condizioni di salute. “Avendo subito fratture ad entrambe le gambe ed una lieve lesione spinale“ – si legge – “Correa è stato operato ed è ora ricoverato in terapia intensiva. Al momento le sue condizioni sono stabili“. “E’ stato portato in elicottero presso l’ospedale dove è stato operato” – prosegue il comunicato – “E’ rimasto cosciente per tutto il tempo fino al suo ingresso in sala operatoria”.
“Rivolgendo i vostri pensieri e le vostre preghiere a Juan Manuel, vi preghiamo di fare la stessa cosa per gli amici e la famiglia di Anthoine Hubert. Nel motorsport siamo una famiglia, ed oggi abbiamo perso uno dei nostri familiari. Ulteriori aggiornamenti sulle condizioni di Juan Manuel saranno resi pubblici quando disponibili”, chiude in maniera laconica e malinconica il comunicato.