La notizia era nell’aria sin dalla tarda serata di ieri, ma l’attesa ufficialità è arrivata solamente pochi minuti fa. Dopo essere stata costretta ad annullare il GP d’Australia, la Formula 1 decide saggiamente di modificare ulteriormente il calendario di una stagione che scatterà con parecchio ritardo rispetto alla programmazione originaria.
Ad essere rinviati – e per il momento dunque non cancellati come Melbourne – sono infatti anche il GP del Bahrain ed il GP del Vietnam, rispettivamente 2^ e 3^ tappa di quello che avrebbe dovuto essere il Mondiale 2020 del Circus. “Alla luce della sempre maggior diffusione globale del COVID-19 e dopo aver concluso un confronto tra la FIA, il Bahrain International Circuit, la Bahrain Motor Federation, la Vietnamese Motorsports Association e la Vietnam Grand Prix Corporation, si è deciso in maniera concorde di rinviare entrambe le gare, che si sarebbero dovute disputare nel weekend del 20-22 marzo in Bahrain e nel fine settimana del 3-5 aprile in Vietnam” – si legge nel comunicato della FIA diramato pochi minuti fa – “Dopo l’annuncio dell’annullamento del GP d’Australia ed il continuo sviluppo e mutamento della situazione globale legata al COVID-19, la Formula 1, la FIA e gli organizzatori hanno preso queste decisioni per assicurare la salute e la sicurezza dello staff, dei partecipanti al campionato e dei fan. E’ questa la nostra preoccupazione principale“.
“La F1 e la FIA continuano a lavorare a stretto contatto con gli organizzatori in Bahrain e Vietnam e le autorità locali per monitorare la situazione“ – prosegue il comunicato – “Ci prenderemo il tempo necessario per valutare la fattibilità di potenziali date alternative per entrambi i GP, che potrebbero essere disputati nel corso dell’anno se la situazione dovesse migliorare. Alla luce di ciò, la Formula 1 e la FIA si aspettano di poter iniziare il campionato in Europa alla fine di maggio ma, alla luce del costante aumento di casi di COVID-19 negli stati europei, anche questa situazione verrà costantemente tenuta sotto osservazione“, concludono infine FIA ed F1.
Dopo l’assordante silenzio di cui si sono resi protagonisti nella serata di ieri, questa volta anche Chase Carey e Jean Todt hanno rilasciato alcune dichiarazioni sull’argomento. “La situazione globale in merito al COVID-19 è in continuo divenire ed è davvero difficile da prevedere, quindi credo sia giusto prenderci del tempo per valutare meglio la situazione e prendere le decisioni giuste” – ha detto il baffuto volto di Liberty Media – “Abbiamo preso questa decisione in accordo con la FIA e gli organizzatori per assicurare la sicurezza di tutti coloro che sono coinvolti nella F1 e dei nostri fan. Il GP del Bahrain è una gara che si è sempre dimostrata molto divertente, quindi non vediamo l’ora di poterla reinserire nel nostro calendario non appena sarà possibile. In più, attendiamo con ansia la gara inaugurale in Vietnam, per portare lo spettacolo della Formula 1 in una delle città più emozionanti del mondo”. A fare eco alle parole di Carey ha poi provveduto Jean Todt: “Bisogna innanzitutto proteggere le persone“ – ha esordito infatti il Presidente della FIA – “Assieme alla Formula 1, la Bahrain Motor Federation, la Vietnamese Motorsports Association e gli organizzatori locali, rinviare sia il GP del Bahrain che quello del Vietnam, assieme al GP d’Australia, era l’unica decisione possibile alla luce delle informazioni che abbiamo in nostro possesso”. “Continuiamo ad avere fiducia nelle indicazioni e gli avvisi che ci arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dai governi, e continueremo a lavorare assieme a loro per tutta la durata di questo periodo per salvaguardare i tifosi, i concorrenti e tutto il mondo del motorsport“, ha concluso Jean Todt.