Dopo la protesta presentata dalla Racing Point la scorsa settimana nei confronti della squadra di Enstone, gli steward della Federazione Internazionale hanno squalificato il team transalpino dal GP del Giappone, quello in cui Daniel Ricciardo e Nico Hulkenberg si erano piazzati rispettivamente sesto e decimo.
L’origine di tutto sarebbe il sistema di ripartizione di frenata, che era appunto stato l’oggetto del reclamo presentato dalla squadra inglese. Il team di Silverstone, infatti, lamentava che il sistema utilizzato dai rivali fosse collegato al GPS: una simile soluzione, capace di variare automaticamente la ripartizione della forza frenante in base alla posizione della monoposto sul tracciato, avrebbe secondo loro garantito un enorme vantaggio ai due piloti di giallo-nero vestiti. Il reclamo (un dossier composto da ben dodici pagine) è stato accolto dalla FIA, che dopo il GP del Giappone aveva sequestrato i volanti dell’australiano e del tedesco per poterli esaminare meglio, dandosi poi tempo fino a mercoledì (ieri, ndr) per poter decidere. E la decisione, appunto, è arrivata, anche se è stata meno di grave di quanto si pensasse dato che si era addirittura paventata un’esclusione dalla classifica costruttori. Ad entrare nella zona punti della classifica del GP del Giappone sono quindi Stroll sulla Racing Point e Kvyat sulla Toro Rosso, mentre Leclerc, Gasly e Perez guadagnano una posizione (due nel caso del messicano). Sicuramente questo sarà uno degli argomenti che terrà banco questo weekend durante il prossimo GP del Messico. E non è detto che la questione finisca qui…