Ad una distanza ormai di mesi dalle ultime notizie, finalmente il Mondiale Rally è tornato a farsi vivo con un comunicato ufficiale che conferma il programma delle 6 gare ancora da disputarsi in questo travagliato 2020. Il WRC è infatti stato quello, tra i campionati maggiori FIA che giungeranno al termine, che è stato costretto alla pausa più lunga per motivi legati al COVID-19, specialmente per via della sostanziale impossibilità di transennare centinaia di km di Prove Speciali, rendendo così improbabile l’idea di sostenere gare a porte chiuse.
Tuttavia il nuovo ingresso nel calendario rappresenterà quasi certamente una gioia per tutti gli appassionati, o almeno per quelli europei: a fare il proprio debutto nella massima competizione, diventando così la 34esima nazione ad ospitare un Rally Iridato, sarà il Belgio, che ha conquistato i delegati FIA candidando come riserva il Rally di Ypres.
La gara fiamminga, non è assolutamente una corsa a caso: si tratta di uno degli eventi rallistici più famosi del panorama internazionale, tra quelli non legati al WRC, ed è stato per anni uno degli appuntamenti di punta all’interno dell’European Rally Championship. Sarà inoltre la prima volta dal lontano Rally di Catalogna 1996 che la corsa conclusiva della stagione si terrà interamente su asfalto, fattore che potrebbe rivelarsi determinante nel caso di un probabile arrivo in volata al termine di una stagione che comprende solo 8 gare.
Il panorama dei vincitori è altresì di livello stellare, se si considera che la corsa non è mai stata inserita in un Mondiale: fioccano nomi come Jean Ragnotti, Miki Biasion, Henri Toivonen, Walter Rohrl, e più di recente Thierry Neuville e Kris Meeke, mentre hanno partecipato senza successo Ari Vatanen, Michèle Mouton, Juha Kankkunen, Colin McRae e Didier Auriol. Nel 2019 a vincere fu Craig Breen su Volkswagen Polo GTI R5.
È peraltro con grande curiosità che si attende l’ultima giornata di corsa, che si svolgerà interamente nei dintorni del Circuito di Spa-Francorchamps, con la Power Stage che promette di inserire nel proprio percorso la celebre sezione dell’Eau Rouge – Radillon. Una conclusione decisamente atipica per un Campionato del Mondo, che verrà sicuramente accolta da qualche critica da parte dei puristi, ma sulla quale preferisco sospendere il giudizio. Vedremo se i fatti daranno ragione agli organizzatori.
Purtroppo, però, l’aggiunta del Belgio non è un benevolo atto della FIA, ma è piuttosto dettata dal bisogno di garantire il numero minimo di 8 gare necessario ad omologare il Campionato, in seguito alla cancellazione del Rally del Giappone. La corsa del Sol Levante, rientrante dopo un decennio all’interno del circuito principale, è stata purtroppo abbandonata per via delle nuove restrizioni messe in atto dal governo giapponese, nonché a causa delle ovvie difficoltà nell’organizzazione di trasferte intercontinentali in questo delicato periodo storico. Per rivedere una gara in casa di Toyota, dovremo dunque attendere il 2021.
Di seguito il calendario definitivo del WRC 2020:
Round | Rally | Date |
1. | Monte-Carlo | 23 – 26 January |
2. | Sweden | 13 – 16 February |
3. | Mexico | 12 – 15 March |
4. | Estonia | 4 – 6 September |
5. | Turkey | 18 – 20 September |
6. | Germany | 15 – 18 October |
7. | Italy | 29 October – 1 November |
8. | Belgium | 19 – 22 November |